Vatican Girl – La scomparsa di Emanuela Orlandi è una docuserie scritta e diretta da Mark Lewis (vincitore di un Emmy per Giù le mani dai gatti: Caccia a un killer online) e prodotta dalla pluripremiata società di produzione televisiva inglese RAW in uscita su Netflix il 20 Ottobre.
Quello di Emanuela Orlandi è uno (dei tanti) casi che segnano la storia del nostro paese più nel male che nel bene. Una scomparsa che è in qualche modo metafora di un paese in cui nella stessa storia si fondono molte delle principali linee narrative capaci di raccontare gli anni 70′ e 80, in cui guerra fredda, malavita, politica interna e una società non ancora completamente emancipata si fondevano in un mix a volte letale.
Il 22 giugno 1983, infatti, Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni che viveva nella Città del Vaticano, è scomparsa in circostanze misteriose. Il caso, che ha colpito tutta Italia, è rimasto insoluto per 39 anni. Ad oggi, come dice anche la serie, è l’unica cittadina vaticana ad essere scomparsa in circostanze mai chiarite. Lo stesso Vaticano, al centro delle indagini sulla scomparsa di Emanuela dopo quasi quarant’anni continua a trincerarsi dietro il silenzio più totale sulla vicenda.
A condurci in questo viaggio a ritroso in un tempo che sembra lontanissimo del nostro paese sono molti dei diretti protagonisti dei fatti dell’epoca. Personaggio principale di Vatican Girl, suo malgrado, è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Insieme a lui, il giornalista Andrea Purgatori, che ha seguito il caso sin dall’inizio come corrispondente sul campo. Insieme a loro si aggiungeranno via via giornalisti stranieri, filmati d’epoca, e attori più o meno influenti nella vicenda.
Vatican Girl si muove, attraverso le sue quattro puntate da un’ora, come in una spirale che parte dai suoi cerchi più larghi per stringere sempre di più il focus dell’indagine, aggiunge di volta in volta nuovi elementi, nuovi personaggi, da quelli più conosciuti fino agli ultimissimi risvolti sulla vicenza.
La storia Emanuela si intreccia così con le dinamiche legate all’attentato a Giovanni Paolo II, alla Banda della Magliana e, stando alle ultime interviste, ad una rivelazione di una sua amica restata fino ad ora nell’ombra secondo la quale la motivazione principale della sua scomparsa sarebbe legata ad un caso di abusi sessuali. Come sappiamo questo tema rappresenta la grande spina nel fianco del Vaticano che ha faticato, non poco, a fare i conti con questo tipo di denunce in tutto il mondo. Il caso di Emanuela sarebbe, perciò, uno se non forse il primo in cui (stando alla ricostruzione di Vatican girl) il Vaticano ha scelto la strada dell’insabbiamento a qualsiasi costo.
La serie offre dunque un nuovo spaccato di una delle storie del nostro paese più intricate e soggette alla strumentalizzazione. Gli attori in campo sono di primaria grandezza e dunque di primaria grandezza erano i segreti da coprire, di mezzo la storia delle persone, quella della famiglia Orlandi spezzata in modo insanabile da meccanismi che non hanno avuto remore a passare sopra alle loro storie in funzione di qualcosa (a loro dire) di più grande.
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