Dopo dieci anni di assenza, Al Bano torna finalmente a Napoli portando la sua inconfondibile voce al Palapartenope. Il pubblico, composto in gran parte da spettatori affezionati di lunga data, accoglie il cantante pugliese con un’ovazione calorosa, segno di un legame mai spezzato con questa terra.
Il concerto si apre con un tributo alla musica italiana: “Nel blu dipinto di blu”, il capolavoro di Domenico Modugno, risuona forte e chiaro, trasformando subito la serata in una celebrazione dell’italianità. Subito dopo, arrivano le immortali “Ci sarà“ e “Nostalgia”, due pietre miliari della canzone nostrana che riportano il pubblico indietro nel tempo, in un viaggio tra ricordi e emozioni profonde.
Al Bano si conferma un artista versatile, capace di alternare momenti di grande intensità emotiva a quelli più leggeri e festosi. “Amanda è libera”, il brano che portò al Festival di Sanremo nel 2011, regala un momento di pura commozione, con la voce dell’artista che si intreccia dolcemente con l’accompagnamento delle sue talentuose coriste.
Durante “Il 13 dicembre Santa Lucia”, Al Bano invita il pubblico a cantare più forte, coinvolgendo l’intera platea; a rendere il brano ancora più speciale è l’assolo di batteria di Maurizio De Lazzaretti, che si guadagna applausi scroscianti per la sua performance tecnica e carismatica. Nella formazione spicca anche la giovanissima bassista Arianna De Lucrezia, che con il suo talento aggiunge una freschezza inaspettata al sound della serata.
Tra i momenti più attesi, l’esecuzione di “Sempre Sempre” del 1986, un classico che fa riaffiorare ricordi e malinconia nel pubblico, composto in gran parte da spettatori di età adulta. Non mancano omaggi ad altri grandi della musica italiana: “Azzurro”, il celebre brano di Adriano Celentano, e una sentita interpretazione di “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi, che confermano la versatilità e l’immenso rispetto di Al Bano per il patrimonio culturale italiano.
Un piccolo neo della serata sono i problemi tecnici al microfono, che in alcuni momenti disturbano leggermente l’esecuzione. Ma questi dettagli non intaccano una serata piena di emozioni, in cui la voce potente e inconfondibile di Al Bano riesce sempre a primeggiare.
Il finale arriva con la tanto amata “Felicità“, un brano che trascina tutto il pubblico in piedi a cantare e battere le mani. Prima di congedarsi, Al Bano promette con emozione: “Tornerò presto a Napoli”.
Con questo spettacolo, Al Bano dimostra ancora una volta di essere un ambasciatore della musica italiana e un artista capace di emozionare e unire generazioni intere sotto il segno della sua inconfondibile voce.
A cura di Stefano STRE Crispino
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