Mi Ami Festival – Photogallery e Live Report del giorno 3

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MI AMI FESTIVAL 2024 DAY 3

“AL PROSSIMO BACIO”

Sono passati 18 anni dalla prima edizione del Mi Ami, iconico festival a Milano che unisce tutti i sottogeneri emergenti e le diverse facce della musica italiana. Questo è il terzo ed ultimo appuntamento per raccontare quello che è successo nel giorno di chiusura ed in tutta l’edizione del Mi Ami 2024.

DAY 3: CANTAUTORI E BAND INTERNAZIONALI

Il terzo ed ultimo giorno del festival è stato contraddistinto dalla presenza di band internazionali sul palco Dr. Martens e da momenti di inusuale cantautorato italiano sui palchi Champion e Jack Daniel’s.

Anna Castiglia, ad esempio, accompagnata dalla sua chitarra acustica e dal suo canto particolare, ricco di versi veloci e taglienti, si è confermata come naturale erede del patrimonio artistico di Brunori Sas o Vinicio Capossela.

Dall’altra parte, Lucio Corsi ha offerto una performance estremamente versatile, spaziando in un range artistico veramente ampio. È salito sul palco con il suo caratteristico travestimento e trucco, spostandosi tra pianoforte, armonica, chitarra elettrica e acustica, alternando frenetici stage diving a dolci canzoni chitarra e voce.

Il suo set è stato uno dei più completi in questa edizione e la sua scrittura fantasiosa piena di riferimenti goliardici al mondo animale (in stile Esopo) è un’alternativa particolare alla scena autoriale contemporanea.

Mentre i due si esibivano sui rispettivi palchi adiacenti all’ingresso, sull’ultimo palco del festival si sono alternati Erlend Øye & La Comitiva e Bar Italia, due band internazionali con approcci musicali molto diversi. Spensieratezza contro cupezza, suoni crudi contro chitarrine mediterranee.

Erlend Øye, noto per i Kings of Convenience, ha presentato brani registrati con il nuovo gruppo “La Comitiva“, che include Marco Castello. La loro proposta leggera e disincantata, priva di grandi bassi o batteria, ha offerto un’atmosfera intima e rilassata. Al contrario, i Bar Italia, hanno trasportato il pubblico in un nuovo mondo post-punk, ipnotico, forse non troppo valorizzato dalla presenza del sole serale. Il loro show “sporco”, viscerale, leggermente straniante, ha creato un contrasto interessante rispetto ai due nomi confinanti nel tabellone.

Il terzo giorno ha visto anche una conferma sulle alte aspettative di due gruppi emergenti:

Tamango e Mago del gelato.

I primi, noti grazie a Instagram, hanno dimostrato di avere anche molta sostanza, con un set deciso,”suonato” e con riarrangiamenti innovativi di tutte le canzoni.

I secondi, con il loro mood funky/groove, hanno conquistato il pubblico riportando il suono distintivo di questa edizione del festival.

La chiusura generale sul palco centrale è stata in mano ai Phoenix, storica band francese. Il gruppo è salito sul palco alle 23 per un’ora e mezza di pura energia, mettendo in mostra tutta la capacità musicale costruita negli anni sui principali palcoscenici mondiali. Thomas Mars, instancabile, si è mosso tra visual e canzoni evergreen, portando il pubblico in una facile adorazione.

Durante il set c’è stato spazio anche per una sorpresa: un featuring con Calcutta e Giorgio Poi, accolti da un boato generale. Un momento strano, particolare e decisamente “indie”, destinato a diventare un cult del MI AMI Festival. Uno di quei momenti in cui la musica passa in secondo piano ed il momento stesso diventa storia.

3 TOP CANZONI DELLA SERATA:

  1. “Fiordilatte” Phoenix, Calcutta, Giorgio Poi
  2. “Magia Nera” Lucio Corsi
  3. “Amsterdam” Erlend Oye & La Comitiva

3 MOMENTI ICONICI:

  1. L’assurdo dj set di Sidobe DJ feat Troppo Kimberly
  2. Il momento regala fiori dei Tamango
  3. Lo stagediving finale con baci e abbracci di Thomas Mars dei Phoenix

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