Filippo Neviani, in arte Nek, si è esibito sul palco del Teatro Augusteo di Napoli. Noi di Shockwave eravamo presenti per documentare la grandissima serata!
Ieri – lunedì 20 gennaio – Nek ha portato in scena nella splendida cornice del Teatro Augusteo di Napoli uno degli ultimi concerti de “Il mio gioco preferito – European tour”, che dallo scorso novembre l’ha visto protagonista sui palchi dei teatri di tutta Italia e nei club europei.
Non certamente il pubblico delle grandi occasioni, anche se non è da sottovalutare il fatto che si trattava di un freddo lunedì sera di gennaio. Ad ogni modo i fan partenopei che hanno occupato platea e galleria del teatro napoletano sono riusciti comunque a far sentire al loro idolo il meritato calore.
Il concerto
Pochi minuti dopo le 21 le luci si abbassano ed ecco finalmente Nek prendere possesso del palcoscenico, accolto da un applauso scrosciante da parte dei presenti in sala. Il live ha inizio, in maniera un po’ inusuale, con un piccolo set acustico, durante il quale Filippo imbraccia una chitarra ed esegue alcuni brani piuttosto datati, su tutti Cuori in tempesta.
“Buonasera Napoli!“, saluta il cantautore emiliano, il pubblico risponde presente con un boato, anche se sui brani non c’è quel trasporto che ci si aspettava, almeno in questi primi frangenti. La scaletta non poteva che alternare pezzi contenuti nel suo ultimo album La storia del mondo e i suoi più grandi successi, come Sei grande.
Ad accompagnarlo sul palco una band di tutto rispetto, composta da quattro musicisti: lo storico polistrumentista Emiliano Fantuzzi, il batterista Luciano Galloni, il chitarrista Max Elli e infine la new entry Silvia Ottanà al basso. Per l’occasione Filippo presenta i suoi compagni di viaggio dilettandosi in un discreto napoletano, strappando non poche risate alla platea.
Uno dei brani più apprezzati del nuovo Nek è certamente Fatti avanti amore, ma a scaldare i fan, in particolare modo quelli della prima ora (un pubblico piuttosto adulto quello che ha occupato le poltrone dell’Augusteo), sono pezzi come Se una regola c’è e Ci sei tu. Spazio anche per un medley in chiave elettronica, riuscito però solo a metà.
A questo punto ci si muove a grandi passi verso l’epilogo dello show, un primo indizio è rappresentato dall’esecuzione di Laura non c’è, il primo vero successo del cantautore emiliano, probabilmente ancora la sua canzone più conosciuta e di fatto intonata a memoria da tutti i presenti. Su Se telefonando, invece, Filippo scende in platea a raccogliere l’abbraccio dei suoi fan.
Per il gran finale, invece, è il pubblico, sopratutto i più giovani, ad avvicinarsi al palco: arrivano le tanto attese Lascia che io sia (brano con il quale Nek vinse il Festivalbar nel 2005), Almeno stavolta e Se io non avessi te. Il cantautore emiliano, infine, si congeda dai suoi fan con una versione acustica di E da qui.
La scaletta
Tu sei, tu sai
Cuori in tempesta
Vivere senza te
La storia del mondo
Cielo e terra
Fatti avanti amore
Dimmi cos’è
Sei grande
Se una regola c’è
Sul treno
Differente
Mi farò trovare pronto
Ci sei tu
Vulnerabile
Cosa ci ha fatto l’amore
Freud / Uno di questi giorni / Nella stanza 26 / Unici
Musica sotto le bombe
Alza la radio
Laura non c’è
Attimi
Sei solo tu
Io ricomincerei
Se telefonando (Mina cover)
Lascia che io sia
Almeno stavolta
Se io non avessi te
E da qui
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