Guernica – N.O.I., recensione

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Ai tempi della pandemia globale la musica cerca altre forme, altri spazi da occupare ed altri modi di mettersi al servizio di cause importanti. È il caso dei Guernica, storica band campana, che esce a sorpresa con il suo quarto album N.O.I. – Nessun Ordine Imposto.

Un disco doppio caratterizzato da quella duplice dimensione musicale. La prima parte è Foglie – undici brani elettrici – e la seconda Nuvole – undici acustici. Esce in free download dal sito o dal BandCamp dei Guernica, che invitano caldamente a una donazione per ogni download. Il ricavato raccolto sarà interamente destinato all’Associazione BabbaAlRum, che lo impiegherà per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per medici e operatori sanitari.

Guernica nascono nel 2002 e da allora nel 2005 pubblicano un disco omonimo che suggella l’orizzonte sonoro del gruppo, all’insegna di un rock di stampo classico. Nel corso degli anni successivi la band ha lavorato tra promozione, videoclip, concerti (anche con nomi del calibro di Avion Travel e Teresa De Sio) e colonne sonore, nel 2013 ha concluso i lavori per un quarto album poi sospeso per gli impegni di D’Alessio (prima a X-Factor con gli Ape Escape, poi con il Banco del Mutuo Soccorso, al posto del grande Francesco Di Giacomo). Oltre a Tony D’alessio i Guernica sono Goffredo De Prisco e Massimo Testa alle chitarre, Diego Iannaccone al basso e Enzo Scorzeto alla batteria.

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Guernica

È la stessa band a parlarci del loro ultimo lavoro discografico partorito in un momento molto particolare: N.O.I. rappresenta la sintesi e la naturale evoluzione del percorso intrapreso con Senza Censure. I nostri brani sono sinceri, non abbiamo mai posto limiti al genere musicale. Ci sentiamo pienamente rappresentati sia nella versione energica che in quella più intima. In un momento come questo, che ha preso un po’ tutti alla sprovvista, abbiamo ritenuto giusto dare un nostro contributo. Pubblicare un doppio album con 22 brani è un passo importante e per questo abbiamo voluto attendere le condizioni più favorevoli. Dare un contributo di solidarietà ha quindi rappresentato il movente ultimo di un percorso più lungo e complesso. Ma si tratta di una decisione condivisa da tutti e per questo giusta.

Il sound dei Guernica ricorda modelli del rock progressive italiano degli anni 70 ma anche nomi come i Timoria, più recenti. La band si mette a nudo mostrando sia la sua anima più energica che quella intima con arrangiamenti in grado di descrivere al meglio tutte le sfaccettature del loro sound e delle loro influenze.

Raffaele Calvanese
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