Interamente prodotto da Niccolò Contessa (che insieme a Tutti Fenomeni ha composto anche le musiche) e anticipato dai singoli Valori aggiunti, Trauermarsch e, ora, Qualcuno che si esplode, “Merce funebre” è il primo disco di Giorgio Quarzo Guarascio, vero nome di Tutti Fenomeni, 23enne romano emerso dalla scena del Soundcloud rap ma che da subito si è spostato verso territori altri, inediti e inafferrabili.
Tutti Fenomeni è l’onda anomala che travolgerà la musica italiana. È nuovo e vecchio insieme. Classico e moderno. Passato e futuro.
Un cantautore post-moderno, un Battiato cresciuto nell’era della trap. La versione pericolosa e lisergica dell’itpop. Oppure la negazione perfetta di tutto quanto scritto poco sopra.
Le canzoni di Tutti Fenomeni sono come un frullatore dentro il quale convivono le influenze musicali più disparate, ma anche un gusto notevole per lo sberleffo che si evince fin dal modo in cui vengono scritti i testi: un insieme di citazioni pescate dagli ambiti più diversi (come ad esempio testi di filosofia e brani della Dark Polo Gang, sembra impossibile ma è così) e decontestualizzate fino al punto di acquisire nuovi significati. Ma non pensate che sia nonsense, perché il senso c’è eccome.
Basta ascoltare il nuovo singolo Qualcuno che si esplode, un brano che sembra un piccolo manifesto generazionale senza per forza volerlo essere.
“Merce funebre” uscirà il prossimo venerdì 17 gennaio per 42 Records e Sony Music.
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