Il compositore e polistrumentista di fama internazionale Stefano Lentini firma la soundtrack di “Mare Fuori”, la fiction, in onda oggi su Rai2 in prima serata, con Carolina Crescentini, Valentina Romani e Carmine Recano diretta da Carmine Elia, con il quale l’artista ha già lavorato alle due stagioni de “La Porta Rossa”.
La musica di Stefano Lentini della serie è nata attorno a tre universi sonori che derivano dalla sceneggiatura. Due dei protagonisti – il giovane concertista classico Filippo e la talentuosa musicista zingara Naditza – suonano entrambi il pianoforte, ma con un approccio antitetico, che rispecchia non solo la loro provenienza culturale, ma anche caratteri completamente differenti: Filippo è un virtuoso, tecnico e freddo, mentre Naditza ha il cuore sulle dita, fa esplodere l’arte che è dentro di lei, non ha mai studiato eppure riesce a suonare qualsiasi cosa. Queste direzioni pianistiche già segnano un importante nucleo melodico della serie, delineando così il primo dei tre universi.
Il secondo è rappresentato dalla musica del carcere ovvero quella dei ragazzi, alcuni dei quali probabilmente non hanno nemmeno mai visto un pianoforte a coda. Loro conoscono il rap, la trap, l’hip-hop: è qui che nasce la collaborazione con RAIZ, descritta da Stefano Lentini così: «Ci siamo detti solo una cosa: questo rap inventiamocelo, non cerchiamo di imitare uno stile o la tendenza del momento, facciamo piuttosto un Rap come lo immaginiamo noi, senza limiti estetici o stilistici».
Sono nate in tal modo tre canzoni: “Mare Fuori”, densa, dolorosa, ma che contiene un urlo di speranza intima, un rap mescolato al pop, alle mille sfaccettature di arpeggi di chitarre che si inseguono fino a sbocciare in una danza pulsante ed esplosiva; “Tic Toc (Non è andata così)”, la storia di uno dei protagonisti, un ragazzo che parla al padre camorrista che gli ordina di compiere un atto immondo e che sul finale è accompagnato da un Coro di Voci Bianche; “Ddoje Mane” (Due Mani), un titolo che in napoletano suona come “Domani”, un inno, una preghiera fatta di consapevolezza e riscoperta di sé.
Infine, il terzo è quello della musica orchestrale, realizzata con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino: il luogo dove sacro e profano si incontrano, dove cori di voci bianche si mescolano a suoni profondi e densi in una narrazione circolare in cui bene e male parlano il linguaggio della vita.
«Non esistono colonne sonore facili da creare, – racconta Stefano Lentini – ma quella di “Mare fuori” è stata da subito una sfida straordinaria. 26 scene in cui i due protagonisti suonano il pianoforte (e nessuno dei due attori è pianista), i ragazzi del carcere che cantano Rap, la musica di vite drammatiche che si incrociano. Abbiamo risposto con una colonna sonora eclettica, sfaccettata, mai di genere, nel tentativo di creare uno stile nuovo, non conforme a nessuna consuetudine musicale e narrativa, uno stile che fosse in grado di narrare una storia unica in una città unica con personaggi unici.
Il primo pensiero per questa colonna sonora è stata la prigione: dopo aver letto la sceneggiatura, ho sentito la necessità di acquistare un bouzuki. Solo ora, mi rendo conto che è stato lo strumento iconico con cui Mauro Pagani accompagnava De André in Crêuza de mä, il “Viottolo di mare” che ha segnato la mia formazione e che è riemerso in me. Con questo strumento ho scritto i temi dei ragazzi, “Child (Tempo che frana)”, “Requiem del Mare” e “Canto dei canti”. Poi ho ripreso in mano la chitarra dodici corde, uno strumento che ho suonato tantissimo da ragazzo e che avevo abbandonato. I brani per pianoforte sono stati mossi dal mio amore per Chopin che rimane uno dei miei totem mistici».
È già online il video di “O Mar For”, cantata da Matteo Paolillo con la partecipazione speciale di Raiz e interpretata dallo straordinario cast della serie (https://www.youtube.com/watch?v=1TE3uEJL4s4) e il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da oggi, mercoledì 23 settembre.
«Sono stato coinvolto in “Mare Fuori” in primis come attore – spiega Raiz -. Il mio è un personaggio che appare poco ma è importante in quanto responsabile della “cattiva educazione” di uno dei protagonisti di cui è il padre. Una volta sul set il regista Carmine Elia mi ha chiesto anche un contributo musicale e mi ha messo in contatto con Stefano Lentini, autore della colonna sonora. Con Stefano ci siamo intesi molto bene. Il progetto era produrre canzoni che attraversassero diversi mondi, il rap, la melodia e mantenessero la comprensibilità anche se scritte prevalentemente in napoletano. Sono nati così diversi pezzi che sottolineano molto bene i momenti più drammatici della fiction».
Qui la tracklist completa di Mare Fuori (Colonna Sonora Originale della Serie Tv) | Stefano Lentini:
“Requiem del Mare”, “‘O Mar For [ft. Icaro, Lolloflow & Raiz]”, “Improvviso per pianoforte alla Stazione”, “Tic Toc (Non è andata così) [ft. Raiz]”, “O core mio [ft. Carolina Gentile]”, “La Rivolta”, “Suite delle Mura (Caro Mare)”, “Sonata dell’Incontro per pianoforte a quattro mani”, “Mare Fuori [ft. Raiz]”, “Suite Notturna in Do minore – Act 1 – Quella Notte”, “Suite Notturna in Do minore – Act 2 – Impromptu”, “Suite Notturna in Do minore – Act 3 – Il Sogno”, “Canto dei Canti”, “Ddoje Mane [ft. Raiz]”, “Le voci dentro urlano (Carcere)”,“Moon (dal Presto del Chiaro di Luna)”, “Child (Tempo che frana)”, “Il combattimento (C’è un mare fuori)”, “Partita per pianoforte e orchestra – Ouverture”, “Partita per pianoforte e orchestra – Adagio”, “Partita per pianoforte e orchestra – Sonata”, “Cantata del Mare”, “Preghiera dal Mare”, “Ritorno a Casa”, “Breve Adagio dal Chiaro di Luna di Ludwig van Beethoven”, “De Vita Beata”, “Discorso dal Profondo”, “The Sea Beyond”, “Mare Mosso”, “Soffia il Vento e ho Paura”, “Spoken Word”, “Bambini perduti”, “Un giorno il cielo è bello”.
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