La storia di Lila e Lenù torna sul piccolo schermo con L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta, serie evento tratta dal terzo libro della quadrilogia di Elena Ferrante.
Diretta da Daniele Luchetti che prende il posto di Saverio Costanzo, ideatore e regista delle prime due stagioni e che ha indicato personalmente Luchetti come sue ‘erede’, la terza stagione di L’amica geniale è prodotta da Fandango, The Apartment, Fremantle e Wildside in collaborazione con Rai Fiction e HBO Entertainment. Un grande schieramento per una grande serie.
Quello di L’amica geniale è un ritorno tanto atteso: gli episodi delle prime due stagioni avevano infatti fatto breccia nel cuore del 30% di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 24 anni, raggiungendo picchi di ascolto pari al 28% di share.
Dietro il successo della serie c’è il desiderio da parte delle fasce più giovani della società di conoscere il proprio passato, di farsi delle domande, di conoscere linguaggi e parole che non si usano più, di analizzare le prospettive sociali e politiche dell’epoca.
Cosa aspettarsi dalla terza stagione di L’amica geniale.
Elena e Lila sono diventate donne: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l’agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo. Ora navigano nel grande mare aperto degli anni Settanta, uno scenario di speranze e incertezze, di tensioni e sfide fino ad allora impensabili, sempre unite da un legame fortissimo e ambivalente.
La trama della terza stagione di L’amica geniale.
Nonostante L’amica geniale continui a mantenere il suo tratto distintivo di opera mondo, che passa dal particolare a trattare temi universali, nella terza serie dobbiamo aspettarci un vero e proprio cambio di stagione. La sceneggiatura firmata da Francesco Piccolo e Laura Paolucci infatti deve raccontare la frattura degli anni Settanta, gli anni del caos, delle contestazioni, descritti da una prospettiva femminile. A quell’epoca infatti la società era fortemente patriarcale, c’era una caccia feroce nei confronti delle donne, che non potevano studiare.
Le due protagoniste di L’amica geniale incarnano il binomio, la dualità tra chi fugge e chi resta ed entrambe saranno alle prese con una nuova avventura. Lila è distrutta fisicamente ciononostante non intende arrendersi e continua ad avere dentro la fame di voler continuare a lottare. Sente anche un grosso peso sulle spalle rappresentato dal dover mantenere una figlia da sola non riuscendo ad affidarsi completamente a qualcuno, soprattutto ad un uomo.
Lenù d’altra parte è alle prese con il dover imparare a gestire una casa, una famiglia, un matrimonio. Vive un momento di crisi sia a livello familiare sia personale, non sa infatti se vuole continuare a fare la scrittrice. È costretta a farsi un esame di coscienza per cercare di capire chi è e per riuscire a trovare il suo posto nel mondo.
Al contrario di quello che il pubblico potrebbe pensare però, il rapporto tra Lila e Lenù non è un rapporto di amicizia, ma di amore e odio, di rincorrersi a vicenda, di sfidarsi.
Le due attrici protagoniste, Gaia Girace e Margherita Mazzucco, hanno fatto lo sforzo di crescere nella serie nonostante la loro età, entrambe infatti sono appena maggiorenni. Eppure sono risultate perfettamente credibili, così come i loro personaggi sono dovute diventare mature prima del previsto avendo vissuto un’adolescenza fuori dal comune. Non è stato necessario nessun cambiamento fisico ma sono state sufficienti le loro grandi doti recitative per raccontare appieno la storia, e le battaglie, di due ragazze madri negli anni Settanta.
Incontri e scontri della vita di Lila e Lenù.
Alla presentazione del suo libro, Elena incontra inaspettatamente Nino e realizza che l’infatuazione per lui non l’ha mai abbandonata ed inizia a maturare dubbi sull’imminente matrimonio.
Elena e Pietro devono però recarsi a Napoli per conoscere i futuri suoceri. Qui Elena viene a conoscenza delle gravi condizioni di Lila, causate dagli estenuanti orari di lavoro e dall’ambiente insalubre. Elena decide di fare qualcosa per provare a migliorare la sua situazione e, complice la sua fama di scrittrice, riesce a pubblicare un articolo sulla condizione delle donne in fabbrica.
Pietro ed Elena si sposano in Comune e subito dopo le nozze cominciano ad avere i primi diverbi: Elena infatti vorrebbe dedicarsi alla scrittura prima di restare incinta e per di più è diventata una fervente sostenitrice della causa femminista.
Lila ed Enzo non posso occuparsi di Gennarino così chiedono a Elena di tenerlo con sé fino all’inizio della scuola. L’amica si vede costretta ad accettare finché un episodio non turba sua figlia. Una volta tornata a Napoli, Elena scopre con grande disappunto che sua sorella sta frequentando affettivamente uno dei Solara.
Il penultimo episodio di L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta è forse quello più intenso di tutta la stagione.
Il matrimonio di Elena è sempre più in crisi, Pietro è distante e lei si sente trattata come una serva. La fiamma che le bruciava dentro si sta affievolendo sempre di più. Un giorno, alla porta di casa Airota, si presenta Nino Sarratore. Lui e Pietro stringono amicizia e si congedano con la promessa di rivedersi. Elena viene scossa dall’incontro con Nino e come una fenice che risorge dalle sue ceneri, ritrova l’ispirazione per scrivere.
Il primo a leggere il manoscritto, un saggio sulla creazione della donna in funzione dell’uomo, è proprio Nino mentre Pietro è sempre troppo impegnato per prestare interesse a sua moglie. Sentendosi trascurata, Elena sarà protagonista di un colpo di scena finale in cui potrebbe essere la passione a trionfare.
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