Nope, il nuovo film di Jordan Peele, uscirà sugli schermi italiani l’11 agosto, distribuito da Universal Pictures Italia.
C’era grande attesa per l’ultimo lavoro di Jonathan Peele, il cineasta statunitense classe 1979, che si è imposto come una delle stelle più fulgide del cinema hollywoodiano a partire dall’uscita di Scappa- Get Out, gioiellino capace di combinare in maniera mirabile generi disparati come horror, thriller, humor, e vincitore del Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale nel 2018.
Attesa aumentata anche grazie al battage pubblicitario, lo stesso Peele infatti un anno fa aveva diffuso le prime foto di scena, ma non aveva rivelato dettagli tali da soddisfare la curiosità di pubblico e critica.
Sicuramentela suddetta attesa non è stata tradita; perché ancora una volta il regista, sceneggiatore e produttore di New York mostra al mondo il suo straordinario talento, la sua capacità di rendere un film potente e originale e quella di “amalgamare” elementi appartenenti a diversi generi cinematografici, in questo caso horror e fantascienza.
Un piccolo accenno alla trama, la vicenda di due fratelli che vivono in uno sperduto paesino della California che assistono ad un fenomeno paranormale, ci fa capire che uno degli intenti di Peele era quello di omaggiare gli sci-fi movies degli Anni Cinquanta e Sessanta.
Le differenze fondamentali rispetto ai classici del genere sono la forte presenza dell’elemento horror a discapito della suspense e soprattutto una maggiore spettacolarizzazione.
A differenza di Scappa- Get Out e Us (qui la nostra recensione), Nope è infatti un block-buster più che un film d’autore. Non a caso abbiamo come direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema che ha scelto di girare la pellicola con telecamere Imax, molto probabilmente pensando al grandioso impatto in una sala cinematografica.
Concludendo, Nope è un gran film, da vedere assolutamente, ma lontano dal potersi definire un gioiello come i precedenti.
Nell’incipit dell’articolo, ho fatto riferimento all’attesa che c’era per Nope. Le reazioni della critica sono state decisamente positive; chi scrive crede che siano state esagerate in qualche occasione.
La pellicola di Peele è sicuramente tecnicamente ineccepibile, il racconto avvincente e mai banale, il cast funziona meravigliosamente (in primis il quasi “scontato” Daniel Kaluuya), ma non paragonerei Nope a Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo. Nella maniera più assoluta.
Non a caso Scott Menzel della Hollywood Critics Association ha definito Nope come “il film più ambizioso di Jordan Peele, ma anche il più debole. Il primo atto è superbo, ma il secondo diventa un brutto lungometraggio di M. Night Shyamalan con elementi alla Spielberg”. (qui il tweet).
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