Vasco Rossi torna al cinema con il suo docu-film sui due anni del tour “VascoNonStopTour” fatto nel 2018 e nel 2019. Tour che, nel 2019, ha segnato un altro dei suoi tanti record, cioè quello di essere l’unico artista ad aver fatto sei date consecutive a San Siro. Un film che ci mostra un Blasco inedito.
Per un musicista e fan di Vasco Rossi come me è molto raro sapere come si “costruisce” un concerto di Vasco Rossi a livello “strumentale”. E’ raro vedere come il Blasco e i suoi musicisti “costruiscono” un concerto, in base a cosa si sceglie la scaletta, come un tecnico del suono lavora per far sentire il concerto ad 80mila persone per sei volte a San Siro, come si creano dei nuovi arrangiamenti di vecchie canzoni che poi vengono portare live. Con questo film ho trovato quello che cercavo: ritornare con la memoria ai due concerti visti (nel 2018 e nel 2019) e contemporaneamente sapere come viene gestito un suo concerto. Ma se da una parte abbiamo il “Vasco Rossi inedito”, dall’altra si ha il rischio di finire per fare un film che non soddisfi il fan medio, a cui interessa vedere solo il concerto. Una sfida difficile, di cui il regista, Pepsy Romanoff, si prende la responsabilità.
Dopo Modena Park Vasco Rossi vuole ricominciare: nuovo sound, “nuova” band ma soprattutto un nuovo modo di affrontare i concerti anche attraverso la “costruzione” della scaletta, decisa insieme a Vince Pastano.
Il film “VascoNonStopTour” 018+019 riesce a raccogliere in due ore e venti tutto quello che c’è stato dietro questi due anni di tour, e quello che è il Vasco Rossi post Modena Park. Il Blasco ripete quello che fece nel 2014, quando dopo l’uscita dello storico chitarrista Maurizio Solieri prese quello che è l’attuale produttore musicale e chitarrista Vince Pastano, decidendo di passare a suoni “più pesanti” (definiti dallo stesso Vasco Rossi “più metal”). Ecco in questi due tour la new entry per avere un nuovo sound è Beatrice Antolini, una polistrumentista voluta dallo stesso Vasco Rossi. Dopo il nuovo sound, si passa alla scaletta. Una scaletta in cui il Blasco rispolvera dei vecchi pezzi riarrangiati come nel caso di “Cosa Succede in Città” nel 2018 e “Ti Taglio la Gola” nel 2019. Un rifacimento dei pezzi che comincia molti mesi prima delle prove, e in rari casi può essere fatto anche durante le prove.
Un film che soddisfa tutti, da chi vuole rivivere le emozioni dei due tour a chi magari oltre a rivivere le emozioni dei concerti si interessa anche ai dettagli che ci sono dietro ogni concerto.
Da musicista trovo questo film un giusto compromesso tra chi magari come me si interessa anche alla parte “strumentale” dei due tour (grazie alle scene girate nello studio di registrazione a Bologna), e a chi interessa “solo” vedere il Blasco sul palco, che canta le sue canzoni. Una missione riuscita, portata a termine da Pepsy Romanoff (che si occupò già di altri due film su Vasco Rossi: Tutto in una Notte LiveKom15 e Vasco Modena Park: Il Film). Appunto per questo equilibrio potrebbe essere una buona occasione per chi, anche non seguendo Vasco, ammira comunque i suoi musicisti, e vuole sapere come si lavora quando si è un musicista di Vasco Rossi.
Ricordiamo che Vasco Rossi ha da poco annunciato quelle che saranno le date del suo nuovo tour “VascoNonStopFestival2020” che si terrà vedrà protagoniste le città di Firenze, Milano, Roma (per due date) ed Imola.
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