Giovedì 12 giugno, le luci dello Stadio Diego Armando Maradona hanno acceso una serata indimenticabile: Elodie ha calcato il palco in un’atmosfera carica di energia, emozione e quel senso di comunione che solo il pubblico partenopeo sa regalare.
Un debutto in grande stile
Per la prima volta in carriera, Elodie ha affrontato un’arena così imponente: uno degli stadi più iconici d’Italia, intitolato al leggendario Diego Armando Maradona . Non si è trattato di un semplice concerto, ma di un vero e proprio show, parte del suo tour The Stadium Show 2025, che sta segnando un momento di svolta nella sua carriera.
Scaletta potente e corale
La cantante ha proposto un mix dinamico dei suoi brani più noti e delle tracce tratte dal suo ultimo album Mi ami mi odi, uscito lo scorso 2 maggio. Dalla componente più urban e ritmica (“Tribale”, “Black Nirvana”) a momenti più intensi (“Mi ami mi odi”, “Dimenticarsi alle 7”), la performance ha messo in luce la versatilità di Elodie. Tra i momenti clou, una cover dedicata a Donna Summer (“I Feel Love”) e il medley finale con richiami elettronici, dj set incluso.
Ospite dell’anima napoletana: Gigi D’Alessio
A rendere speciale la serata è stato l’intervento di Gigi D’Alessio, icona della musica partenopea. I due hanno duettato su una struggente “Una magica storia d’amore” e su un classico come “Io vorrei 2024”, regalando al pubblico un momento di autentica condivisione popolare.
Un’esibizione corale e calibrata
Il palco è stato progettato per valorizzare ogni singolo passaggio vocale e coreografico. Lo show ha fluito tra brani iconici, fusioni elettroniche – con l’inserimento di dj set alla Nina Kraviz – ed evoluzioni scenografiche che hanno trasformato lo stadio in un universo di luci e suoni.
Accoglienza e resa scenica
Il pubblico si è dimostrato entusiasta sin dal primo accordo, rispondendo con canti, onde luminose dai cellulari e coreografie spontanee. Il collegamento simbolico tra la grinta di Maradona e la forza espressiva di Elodie ha conferito alla serata una tensione emotiva che andava al di là dell’intrattenimento, trasformandola in un’esperienza collettiva.
In sintesi, quella del 12 giugno non è stata solo una data storica per Elodie, ma anche una pagina importante nel racconto musicale di Napoli: un evento in cui l’artista romana ha dimostrato maturità artistica, capacità di coinvolgere un grande pubblico e la voglia di raccontarsi a 360°.
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