Kings of Convenience live a Villa Ada – Live Report

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I Kings of Convenience ritornano nella capitale, precisamente a Villa Ada, location dove si è tenuto il loro ultimo concerto nel 2004, anno in cui uscì uno dei loro più grandi successi – Misread – riempendo l’intero parco con 5000 persone.

Proprio un anno fa – e dopo ben 12 anni –  i due norvegesi, Erlend Øye ed Eirik Glambek Bøe, sono ritornati sulle scene con un nuovo album “Peace or Love” facendo riecheggiare quel  loro classico sound indie folk, ormai punto fermo della band.

Prima dei Kings of Convenience ad esibirsi è stato Marco Castello, già conosciuto per far parte de La Comitiva gruppo che ha collaborato con Erlend Oye.
Marco Castello ha pubblicato anche lui nel 2021 il suo primo album e a presentarlo sul palco è stato proprio il nostro norvegese ormai siracusano che con un buonissimo italiano ha presentato l’artista definendolo come il suo cantautore preferito.
Il live sembra essere apprezzato tra il pubblico; prendendo l’attenzione sia di pubblico nuovo che di quello affezionato al cantautore cantando tutti i brani di “Contenta tu”.

Dopo l’esibizione di Marco Castello,  i Kings of Convenience con le loro due chitarre salgono sul palco creando subito un’atmosfera calda e intima con un pubblico in totale silenzio in attesa dell’inizio del live.

Ad aprire le danze Comb my Hair, direttamente da Peace or Love per poi proseguire con brani del medesimo album. I due non fanno fatica ad interagire con il pubblico: Eirik racconta subito che hanno deciso di risuonare a Villa Ada come nel 2004 per la suggestività del luogo all’epoca colmo di 5000 persone; proseguendo in italiano Erlend spiega che il live di diciotto anni fa era stato programmato prima dell’uscita di Missread e i biglietti venduti erano intorno ai 300, ma dopo un mese con l’uscita del loro singolo di successo gli spettatori diventarono 5000 riempendo completamente Villa Ada.

Non mancano i vecchi brani come Homesick, Mrs. Cold, Love is a Lonely Thing e Misread. Il pubblico si lascia andare cantando i seguenti brani ma senza sovrastare le due chitarre e ogni tanto aiutando Erlend ed Eirik con lo schiocco delle dita.

 Ma quando è la volta di Fever ad accompagnare i Kings of Convenience arriva La Comitiva e quella atmosfera intima se ne va con una folata di vento e tutto prende un ritmo più incalzante. E con trombe, batteria, piano, basso e chitarre si è cominciato a saltare e a ballare fino a fine concerto. Quando poi il pubblico ha chiesto il bis il duo è tornato sul palco con la cover Una ragazza in due de I Giganti, la quale ha visto un aspettato buon italiano di Eirik. Infine il concerto è stata chiusa da 24-25.

Un live emozionante che poteva a lungo annoiare vista la staticità del sound ma come previsto i Kings of Convenience hanno saputo emozionare il pubblico ad ogni canzone grazie alle loro voci che si sono legate perfettamente e alle due chitarre in perfetta armonia.

Beatrice Sacco
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