Sabato 29 giugno 2024 lo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli ha ospitato uno spettacolo straordinario: il concerto di Nino D’Angelo, intitolato “I miei meravigliosi anni ’80…e non solo!“. L’evento, un tributo all’attività musicale e cinematografica del celebre “caschetto biondo” più famoso d’Italia dopo quelli di Raffaella Carrà e Caterina Caselli, ha registrato il tutto esaurito, con migliaia di fan pronti a celebrare il loro idolo.
Il concerto è stato un viaggio nostalgico attraverso i successi che hanno segnato un’epoca, con brani tratti dalle colonne sonore di film cult come “Un jeans e una maglietta“, “Popcorn e patatine“, “La discoteca“, “Fotoromanzo” e “Uno scugnizzo a New York“. L’atmosfera era carica di emozioni, e il pubblico ha accolto con entusiasmo ogni nota, ricordando i momenti salienti di quei film che hanno reso Nino D’Angelo una leggenda.
Un momento particolarmente toccante è stato l’omaggio alla carriera cinematografica di Nino, con la presenza di Roberta Olivieri, attrice spesso al suo fianco nelle pellicole degli anni ’80. Il loro legame artistico è stato ricordato con affetto, suscitando applausi scroscianti da parte dei presenti.
Lo spettacolo non si è limitato a celebrare il passato: D’Angelo ha infatti proposto anche alcuni dei suoi brani più recenti, che segnano la sua evoluzione artistica. Canzoni iconiche come “Chesta sera“, “Mentecuore” e le sanremesi “Senza giacca e cravatta” e “Jammo jà” sono state eseguite, seppur brevemente, mostrando la versatilità e la continua rilevanza del “poeta che non sa parlare“.
La vera sorpresa della serata è stata l’apparizione inaspettata di Marco Mengoni. Nonostante Nino avesse dichiarato in conferenza stampa che non ci sarebbero stati ospiti d’onore, l’arrivo di Mengoni ha sorpreso e deliziato il pubblico. I due artisti hanno duettato sulle note di “Marì“, regalando un momento indimenticabile che ha unito due generazioni di musica italiana.
La serata si è conclusa in un tripudio di emozioni con l’inno “Napoli“, cantato a squarciagola dai fan-tifosi, mentre lo stadio si colorava di bandiere azzurre. È stato un finale perfetto per una festa che ha celebrato non solo la carriera di Nino D’Angelo, ma anche l’amore incondizionato dei suoi fan.
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