Una Nessuna Centomila voci contro la violenza sulle donne: Campovolo è già storia

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L’appuntamento con la storia è stato rimandato per due anni, ma finalmente l’11 giugno 2022 Campovolo ha accolto Una Nessuna Centomila in quello che è stato un evento unico ed irripetibile nel panorama artistico italiano. Chiamarlo concerto è riduttivo per quello che sette divas italiane – accompagnate da sette colleghi uomini – hanno saputo portare sul palco e regalare a centomila cuori che hanno battuto dall’inizio alla fine per sei ore e mezzo.

Erano le ore 19.30 in punto quando è iniziato Una Nessuna Centomila e Radio Bruno ha presentato sul palco il primo nome delle sette donne che si sono esibite nella lunga serata. È toccato a Fiorella Mannoia l’onere e l’onore di dare il benvenuto, iniziando il suo mini live con Sally. In un evento dedicato alla violenza di genere non poteva poi esimersi dal cantare Combattente, per poi lasciare il posto a Nessuna conseguenza. “I potenti che bombardano i civili, qualunque essi siano, mi fanno schifo” ha sottolineato appena dopo aver interpretato Il peso del coraggio, uno dei brani più forti e significativi in questo determinato periodo storico. L’arena si scatena poi con l’inno Quello che le donne non dicono. A salire sul palco con lei è stato Caparezza, l’artista è entrato sul finire di Generale, splendida cover di De Gregorio. E poi insieme hanno salutato il pubblico con Vieni a ballare in Puglia, dove hanno infiammato le centomila persone.

È poi arrivato il tempo di Emma, presentata da Rai Radio2, che si conferma un autentico animale da palcoscenico, una gigante in un luogo che farebbe tremare le gambe a chiunque, ma non a lei. “Le cose devono cambiare, ma non con le parole, con i fatti. E noi oggi abbiamo fatto un fatto bellissimo”, ha detto dopo essersi esibita con Amami, primo brano della sua scaletta. Dopo aver infiammato l’arena con Sarò libera, L’amore non mi basta e La mia città, è stato il momento di chiamare sul palco Brunori Sas con il quale ha duettato in Luci Blu e La Verità. Congedato il collega tra gli applausi scroscianti dei presenti, Marrone ha ripreso ad esibirsi con Stupida allegria, Io sono bella Fortuna. La chiusura della sua parte è stata affidata alla sanremese Ogni volta è così. La sua e stata botta di vita ed adrenalina infinita.

La terza in ordine di uscita è Alessandra Amoroso presentata da Radio 101. È Immobile il brano con il quale ha deciso di inaugurare la sua carrellata di esibizioni. Poi è toccato alle ormai classiche Estranei a partire da ieri e Stupida. Poco prima di esibirsi in Inutile Canzone che chiama sul palco Diodato per cantare con lei. I due creano una magica alchimia quando interpretano Fai rumore, uno dei duetti più belli della serata. È ormai una festa quando l’artista salentina intona Comunque andare, Sorriso grande e Vivere a colori con la quale ha chiuso.

È Radio Kiss Kiss che invece chiama sul palco Giorgia che arriva scatenata più che mai con Il mio giorno migliore e la cover di Kylie Minogue Please no stop the music. Non possono mancare i momenti più intimi con Gocce di memoria, mentre si balla in Credo e Tu mi porti su. Dopo essersi esibita con Non mi ami, entra in scena il suo ospite: Sottotono, con il quale si esibisce in Mastroianni e nella cover di Bob Marley, Turn Your Lights Down Low. A chiudere il mini love è stata la grazia del brano Di sole e d’azzurro. Ma uno dei momenti più belli della sua parte è quando il pubblico ha deciso di intonare dal nulla E poi. Todrani ha preso la palla al balzo ed ha fatto un piccolo inciso a cappella: brividi.

A differenza delle sue colleghe, Elisa non sceglie di salire sul palco da sola, ma insieme al suo ospite della serata: Tommaso Paradiso. Sono Sola in the night e Non avere paura i brani con i quali hanno deciso di intrattenere il pubblico di Una nessuna centomila. Non possono mancare le sanremesi O forse sei tu e Luce, così come la bella e delicata Anche fragile. Spazio a brani del suo repertorio inglese come No hero e Together che hanno fatto ballare centomila persone. A chiudere sono state le canzoni scritte per lei da Ligabue, giusto per rimanere a tema Campovolo. Con Gli ostacoli del cuore e A modo tuo ha salutato i presenti in arena ammaliati ed incantati.

Il rock tutto italiano di Gianna Nannini è stato chiamato sul palco da Radio RDS che si è presentata con L’aria sta finendo e Fotoromanza. Il primo duetto con Coez arriva in Motivo, il secondo invece in Come nelle città. La rocker fiorentina prosegue a spron battuta con degli autentici classici del suo repertorio artistico, parlo di L’America e Latin Lover, ma anche di Bello è impossibile Sei nell’anima. È con Meravigliosa creatura che decide di salute i centomila presenti e congedarsi. 

A chiudere l’evento è stata Laura Pausini la quale ha incentrato il suo mini live sul tema cardine della serata: la lotta contro violenza sulle donne. È nel suo spazio che delle attrici hanno raccontato le storie di donne che hanno subito una violenza. Nella sua trequarti d’ora ci sono stati anche i preziosi messaggi di Alessandro Cattelan, Luca Argentero e Roberto Bolle. Il brano con il quale ha scelto di aprire il suo spazio è stato Invece no, per poi lasciare lo spazio alla potenza di Resta in ascolto e Come se non fosse stato mai amore. Tutti a cantare a squarcia gola Tra te e il mare, così come Frasi a metà e Scatola. Ma è con Eros Ramazzotti che si crea uno dei momenti più attesi e coinvolgenti dell’evento, un duetto di pesi massimi su Più bella cosa che riaccende all’improvviso le energie di centomila persone all’una inoltrata. Poi spazio ad Io sì, con la quale si è esibita al piano. Mentre è con Simili che abbraccia il pubblico sul finale.

Ma potevano mai lasciarci senza un duetto? Ovviamente no. Alle ore 1.40 Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini tornano sul palco di Una nessuna e centomila per intonare You’ve got a friend. È stato questo uno dei momenti più belli e simbolici del live. Sette colleghe, sette amiche, sette donne sul palco che hanno deciso di riunirsi, ancora una volta, per una giusta causa. Per dire “basta” alla violenza sulle donne.

L’eleganza di Mannoia, l’energia di Emma, la classe di Alessandra, la grazia di Giorgia, la qualità di Elisa, il rock di Gianna, l’infaticabile Laura. L’insaziabile voglia di centomila persone di musica. Sei ore e mezza di un evento che già è stato consegnato agli annali della musica italiana. E le lacrime di Amoroso e Marrone, che in quel 21 giugno 2009 per Amiche per l’Abruzzo non c’erano, ne sono la prova.  A più eventi come questo.

Isabella Insolia
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