Nessuno ricorda niente è l’ep d’esordio dei Santamarya.
La band originaria del territorio di Viterbo dopo aver lanciato alcuni singoli finalmente approdano alla prima produzione sulla media lunghezza.
Nessuno ricorda niente infatti è a metà strada tra l’EP e l’album, non solo per il numero dei brani ma anche per la discreta qualità dei brani presentati. I punti di riferimento fin dalla prima traccia sono le band del panorama alt rock britannico ed americano.
Sono gli stessi Santamarya che ci descrivono il concept del loro ep d’esordio
” Nessuno ricorda niente è un viaggio nella memoria. Un viaggio nei ricordi dei ragazzi di provincia, traillusioni e speranze che cambiano, appartamenti vuoti e film spaventosi che non ci facevano guardare…”
Nessuno ricorda niente si avvale della produzione artistica di Giorgio Maria Condemi e la partecipazione di artisti come Cesare Petulicchio, Roberto Martinelli (Zucchero, Gino Paoli), Carmine Iuvone e Nadja Maurizi. L’album riesce a mescolare la lingua italiana con l’approccio indie rock internazionale e risulta scorrevole pur nella varietà delle diverse tracce. In un panorama musicale dominato dalle influenze pop melodiche anni 80 questo EP suona come un ritorno ad un territorio musicale che nasceva proprio dalle ceneri di quella epoca musicale.
Un EP che rappresenta un punto di vista privilegiato da parte di una generazione che è germogliata sulle macerie del nuovo millennio, provando a farsi strada in un continuo revival musicale che si crogiolava sulla nostalgia. Un tempo e un modo di interpretare la realtà che prova in qualche modo a riscrivere la storia attraverso le canzoni.
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