“Fascisti su Tinder” di Daniele Fabbri non lo dovevo neanche comprare, neanche sapevo che esistesse. Ma sono passato per sbaglio davanti allo stand dove poteva essere acquistato, lo ho visto, lo ho comprato, e infine mi sono innamorato ancora di più di Daniele Fabbri.
Perchè in “ritardo” ? Perchè “Fascisti su Tinder” è uno spettacolo del 2018, ma che Daniele Fabbri ha deciso di portare su libro solo a Febbraio 2019, e io lo ho comprato solo adesso, a Ottobre 2019, al Romics, e neanche dovevo comprarlo.
Io Daniele Fabbri lo ho conosciuto quando scrisse “Quando Ciera Lvi” , o meglio, ho saputo della sua esistenza in quel momento. In realtà scoprii che facesse Stand-Up Comedy solo pochi mesi fa, quando in preparazione al fatto che dovessi andare ad assistere al suo spettacolo “Fakeminismo” cominciai a vedere i video dei suoi pezzi su YouTube. Da quel momento venni a sapere anche di Fascisti su Tinder e ci rimasi veramente male al pensiero che non fossi riuscito a vedere lo spettacolo. Ma appunto al Romics ho avuto la mia rivincita.
Infatti il libro di Fascisti su Tinder di Daniele Fabbri è la transizione dello spettacolo su carta. In realtà anche se lo spettacolo nomina i fascisti, si comincia a parlare del collegamento che c’è tra loro e tinder solo a pagina 47.
“Ciao,se hai tra le mani questo libro e sei anche fascista, puoi leggerlo senza timori fino a pagina 47, perchè mai e poi mai mi sarei messo a scrivere un testo incentrato totalmente sul prendere per il culo i fascisti”
Ma prima di arrivare ai fascisti, Daniele Fabbri parla di quello che è Tinder, e come lo ha cominciato ad usare, partendo dal post-relazione, passando delle esperienze che ha avuto su Tinder, fino ad arrivare al collegamento tra Tinder e il fascismo. Tra i primi due punti però, secondo me, c’è quello che metterei al primo posto come “colpo di genio” dello spettacolo. Ovvero dove il comico parla delle molestie alle ragazza. Ci arriva parlando di come lui abbia paura dell’approcciarsi, visto che l’approccio è diventato un tema molto teso. Considero questa parte un colpo di genio appunto per il modo in cui Daniele ne parla, un modo che non finisce con il ridere di una molestia ad una ragazza, e non finisce neanche per il farti “arrabbiare” per il scherzare sopra un argomento del genere. Sembra una cosa da poco, infondo è il suo lavoro, far riderci su, e spesso, troppo spesso, non si rimane sul riderci su, senza cominciare a rifletterci.
Ma arriviamo al punto dove Daniele Fabbri collega Tinder ai fascisti, un punto in cui il “libro” vira molto più sul riflettere su quello che è il fascismo, ovviamente sempre con l’uso delle comicità.
Ma in questa parte mi ha dato l’impressione di essere più “serio”. Anche qui però abbiamo il colpo di genio, cioè i “fascisti del terzo millennio”.
“Fascisti del terzo millennio un cazzo! Che c’hai del terzo millennio? La barbetta hipster? C’avete facebook ? Pure mia zia ce l’ha, e mia zia non è una zitella del terzo millennio, è una zitella! Aveste almeno, chessò, le spade laser tricolore! Andaste in giro a fare le ronde sugli hoverboard, come dei cazzo di Darth Fener! Quello era un fascista del terzo millennio! Voi non siete fascisti del terzo millennio, siete fascisti NEL terzo millenni: una cosa vecchia fuori contesto!”
Questo libro mi piace, si riesce a leggerlo e sentirsi allo spettacolo, riesci a percepire quelli che sono i tempi comici di Daniele, e se lo conosci riesci a sentire la sua voce. Che romantico che sono.
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