Ibrido, il nuovo EP di Federa [Recensione]

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Ibrido è il nuovo lavoro di Federa, artista napoletana che torna con un lavoro in studio pubblicato con l’etichetta Tippin’Factory e distribuito da ADA Music Italy Warner.

Il titolo non è casuale perché in questi sei brani Federica Vezzo riesce a mescolare diversi generi, la produzione dell’ep ha visto affiancare alla stessa autrice Calmo in qualità anche di arrangiatore, Calmo figura anche nel brano Nun ce ne ascimme cchiù.

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Ad un primo ascolto torna subito alla mente il connubio che si creò tra Giorgia e Pino Daniele ai tempi di Mangio troppa cioccolata. Le atmosfere e il sound vagamente jazz/r’n’b anni 90 richiama proprio quel genere di produzione. La voce di Federa si destreggia benissimo tra le situazioni più intime e quelle in cui spinge maggiormente, scivola tra italiano e napoletano alternando ritmi e intonazioni che di volta in volta sottolineano le diverse ambientazioni delle canzoni.

È la stessa autrice a raccontare la genesi di questo ep «IBRIDO è arrivato dopo un po’ di anni di studio, ricerca e silenzio. È la mia fotografia dallo spazio di ciò che sono, sono stata e di ciò che sto diventando, con le immagini e i momenti che realmente vivo, anzi viviamo, nel quotidiano, con il giusto mix di leggerezza e profondità»

A proposito di fotografia dallo spazio in Astronauti vediamo un altro featuring importante, infatti nei crediti c’è Ugo Crepa, la canzone infatti è arricchita da un inserto del rapper campano. Al disco hanno partecipato, oltre al già citato Calmo alias Luigi Ferrara anche Luca Notaro alle chiatarre e Claudio Attonito alla batteria.

Sei brani, che affondano nelle radici cantautorali e che sanno esprimere atmosfere contemporanee e al contempo delicate, un disco che ci restituisce l’anima artistica di Federa in un ep dalle sonorità ben mescolate tra loro. All’ascoltatore non resta che farsi contaminare da un percorso senza punti di riferimento prestabiliti ma con un’orizzonte ben chiaro.

Raffaele Calvanese
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