Summer fading (late love song) è l’ultimo singolo di Solo, progetto musicale che spazia tra diversi generi e che torna con un brano dalla struttura stratificata.
SOLO ha 4 singoli: “Stati emozionali” ispirato dall’elektronische musik di Stockhausen, “Don’t shoot the piano player (it’s all in your head)” brano dal sapore psichedelico, “Something (you don’t need)” dal sound più legato all’indie/pop e “Propaganda in my eyes, again (you’re erased)”.
Questi singoli che anticipano l’uscita dell’album solista, “The importance of words (songs of love, anti-capitalism and mental illness)” rendono l’idea della pluralità di ispirazioni e di generi che vanno a comporre la tavolozza di colori con cui Solo assembla la sua musica.
Summer fading (late love song) è solo l’ultimo esempio della capacità compositiva di questo progetto che che spazia dallo shoegaze alla psichedelia passando per venature pop e riferimenti grunge. Lo stesso autore ci parla del suo ultimo lavoro
“Summer fading (late love song)” è un brano cangiante nel tempo tanto nel testo quanto nella musica, a voler per l’appunto sottolineare con la musica come una persona cambi nel tempo, e come cambi il suo rapporto con la vita e con i propri sentimenti “.
Un pezzo sul tempo che scorre, e su come questo, e le esperienze che viviamo, ci influenza, anche nel nostro rapporto con l’amore. La canzone si struttura in tre parti: nella prima un bambino cerca di interpretare quel sentimento di innamoramento di cui si sente così tanto parlare dappertutto, fra le influenze degli adulti e quelle dei media; nella seconda parte del brano l’interrogativo è posto dal punto di vista di un adolescente; nella parte finale arrivano gli interrogativi dell’età adulta. Una canzone che ripercorre una parabola di vita e che apre la strada ad un album che si preannuncia molto ricco di spunti.
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