The Ocean – Phanerozoic II: Mesozoic | Cenozoic

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I the Ocean tornano a farsi sentire con la seconda parte del loro progetto a tema paleontologico: Phanerozoic II. Si tratta del nono album della band ultimo di una carriera fatta di continue sperimentazioni nel Post-metal. Phanerozoic II è diviso in due parti, una prima (Mesozoic) più dura ricordante lo stile dell’album precedente, ma con ancora più sperimentazione e più potenza ed una seconda (Cenozoic) che sembra invece riportare I The Ocean indietro nel tempo, cercando una sorta di punto d’incontro tra stili già esplorati negli album più vecchi della band.

The Ocean - Phanerozoic II: Mesozoic | Cenozoic 1
L’attuale formazione dei The Ocean

La metafora dei The Ocean del periodo geologico come rapporto umano

Come ci hanno abituato i The Ocean dai tempi di Precambrian, ogni canzone ha il titolo di un periodo geologico, ed ognuna di loro è una metafora del rapporto umano con la terra o con altri esseri umani. Phanerozoic II non inizia con calma le prime due canzoni, Triassic e Jurassic | Cretaceous che compongono la prima parte, riguardano la rottura di un rapporto ormai divenuto tossico, senza più possibilità di comprensione tra le parti.

In Triassic i The Ocean paragonano il rapporto alle vaste distese desertiche che coprivano gran parte della terra durante il periodo geologico. Jurassic | Cretaceous, il primo singolo estratto, vanta il ritorno alla voce di Jonas Renkse dei Katatonia che si accosta nuovamente a Loïc Rossetti. Questo è il capolavoro dell’album, La canzone contiene la durezza di pezzi come Cambrian: Eternal Recurrence, di Phanerozoic I, ma con un aumento di complessità per esempio con tempi dispari e sezioni più calme, ricordando molto i Tool, per poi tornare alla potenza arrivando persino ad inserire dei blast beat velocissimi degni del black metal. I The Ocean rappresentano la rottura come un evento devastante ed ineluttabile, proprio come un enorme asteroide.

Il primo singolo estratto da Phanerozoic II con la partecipazione di Jonas Renkse dei Katatonia

La seconda parte di Phanerozoic II (Cenozoic), ricorda molto come struttura l’album Precambrian

La seconda parte di Phanerozoic II (Cenozoic), ricorda molto come struttura l’album Precambrian: un inizio molto pesante per poi alleggerirsi molto. La prima canzone Paleocene è un urlo di sofferenza, è come se I The Ocean volessero rappresentare un disperato tentativo di raccogliere i pezzi dopo una catastrofe. La canzone seguente Eocene riprende uno dei riff fondanti di Jurassic | Cretaceous, per costruire l’intero brano su di esso, rappresentando i rimasugli del disastro ed il non ammettere che sia tutto finito. Oligocene è il secondo singolo estratto, come il titolo suggerisce è un pezzo strumentale, minimalista. I The Ocean con questo pezzo basato su una lenta incessante melodia malinconica, rappresenta accuratamente la desolazione del periodo geologico e di chi è stato completamente sconfitto.

Video ufficiale del secondo singolo estratto da Phanerozoic II

Phanerozoic II continua con un altro pezzo doppio, Miocene | Pliocene. Dopo la sconfitta arriva la realizzazione di essere destinati a ripetere questo ciclo di nascita ed estinzione continua. Il pezzo è martellante all’inizio, definibile un’evoluzione dello stile stabilito in Heliocentric | Antropocentric (2010), mentre il finale è disperato, ritorna quel black metal che ben si sposa con questi sentimenti negativi.

I pezzi successivi elaborano ulteriormente su questo tema, arrivando però ad accettare il ciclo, ad elevarsi al di sopra, nell’ultima canzone i The Ocean riutilizzano strofe appartenenti a pezzi della prima parte (Mesozoic), come a testimoniare un’interiorizzazione, aver imparato dai propri errori finalmente.

Phanerozoic II è un album interessante e colto

Phanerozoic II è un album interessante, è colto come tutti i lavori dei The Ocean e quindi richiede più di un ascolto per essere compreso a pieno. Il suono è l’ormai stabilito amalgama di strumenti classici, distorsioni percussioni a cui La band ci ha abituato, ma che riesce comunque a sorprendere ed innovare. La contrapposizione della prima parte devastante e della seconda più triste e lenta può far storcere il naso, ma i The Ocean riescono a rendere bene questo passaggio nel tema, la storia raccontata dall’album. La seconda parte appare più lunga della prima contenendo più canzoni, questo sovverte le aspettative create dalla prima parte, non necessariamente un difetto.

Detto questo, provare per credere, Phanerozoic II è completamente disponibile gratuitamente sul canale Youtube della Metal Blade Records, ascolto consigliatissimo.

Eugenio Gabrielli
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