Le canzoni che escono in piena estate hanno tutte lo stesso compito: vogliono infondere spensieratezza e positività. Anche “Un motivo c’è” (terzo singolo di STRE, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali, pubblicato da Visory Records e distribuito da Believe Music) lo fa, ma in un modo tutto suo, parlando di un qualcosa che forse si è rotto indissolubilmente.
L’odio dopo l’amore è una condizione molto comune e in molti casi non ci si riesce a farsene una ragione, “Un motivo c’è” parla proprio di questo. In sottofondo un pentimento, anche se piuttosto velato perché sopraffatto dal rancore e dall’orgoglio. Il brano, nonostante la tematica, riesce ad essere spensierato, pieno di energie positive e stracolmo di ironia: anche scherzando sulle relazioni molto “chiodo schiaccia chiodo”.
“La sfida mi pongo è sempre quella, riuscire a parlare di un qualcosa di triste non in maniera pesante. Del resto è qtuello che faccio più spesso, così come avete potuto constatare con i miei scorsi due singoli.”
“Un motivo c’è” è una canzone uptempo molto ritmata e coinvolgente, dagli echi decisamente estivi, nata per sdrammatizzare una situazione vissuta (anche più di una). Musicalmente la composizione si colloca tra il pop anni 90 italiano e il brit pop, pur mantenendo una freschezza di un sound comunque moderno; che fonde il synth pop, tipico dell’itpop, e lo strumming di chitarra acustica, tipico del cantautorato nostrano.
“La musica è la mia terapia: scrivo le canzoni per stare meglio, per stare meno peggio. È per questo che tante canzoni mie che sentirete “suoneranno” allegre nonostante l’argomento. Perché quando le ho scritte volevo semplicemente tirarmi su.”
Anche in questo caso, così come nei precedenti singoli, il cantautore-regista STRE ha diretto il videoclip che accompagna la canzone, realizzato (un po’ per sperimentazione, un po’ per sfida) tutto in un unico piano sequenza.
Il video (online su YouTube dalle ore 14 di oggi) inscena un violentissimo e disperato litigio di coppia causato da un tradimento ma non è esente da alcune gag e un finale molto ironico, che rendono il tutto ancora più schiettamente tragicomico.
Anche l’artwork del brano, infatti, è stato realizzato dallo stesso STRE e presenta una piatto rotto, un chiaro riferimento a quei rapporti che si rompono “quasi” irrimediabilmente e stentano a tornare come erano prima.
BIO
STRE è il nuovo progetto del cantautore e polistrumentista napoletano Stefano Crispino. Dopo aver militato dal 2005 al 2010 in diverse formazioni in qualità di batterista, fonda da frontman e unico compositore la band Gruppo Sanguigno, progetto musicale pop/punk con il quale suona e canta per quasi 10 anni, arrivando anche ad aprire, tra gli altri, I Cani durante il tour di “Aurora”. Stefano si occupa, inoltre, della regia e montaggio di tutti i video della band, dando così sfogo anche alla sua passione per il cinema che coltiva nel suo canale YouTube tramite recensioni e rubriche cinematografiche.
In seguito a sperimentazioni di “nuovi” generi musicali, Stefano decide di ripartire da solo mettendosi in gioco con la sua anima pop e irriverente. Nasce quindi il progetto STRE, del quale cura anche tutte le produzioni musicali dei brani, missati poi dal Deposito Zero Studios (che ha recentemente missato anche brani del nuovo disco de Lo Stato Sociale) e masterizzati da Giovanni Versari. Il primi due singoli del nuovo progetto si intitolano “Remake”e “Alzheimer” e vengono entrambi pubblicati dalla label Visory Records (rappresentata a Sanremo 2021 da Random).
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