Lo spoileriamo subito: il concerto last minute di Kanye West previsto per la fine di ottobre non si farà. O meglio, si farà, ma non a Reggio Emilia. E non sarà neanche un vero e proprio concerto
L’arrivo di Kanye West in Italia non è passato inosservato. Sicuramente Kanye West si aspettava di tornare a far parlare di sé come un rivoluzionario – dopo che le sue uscite scalzo o con i collant al posto dei pantaloni non hanno ricevuto la risonanza sperata – eppure ha ottenuto solo critiche. Forse come società non siamo ancora pronti a considerare chi si fa ritrarre durante un rapporto sessuale su una gondola durante il Festival di Venezia come un pioniere. Sicuramente è un problema nostro. Un limite.
Il suo prossimo album è in lavorazione e per la produzione ha deciso di passare il suo tempo a farsi ispirare proprio dall’Italia: è passato per Venezia, Genova, Firenze sempre insieme alla sua compagna – per così dire – Bianca Censori. Nel corso di queste apparizioni, le ha provate tutte: ha fotografato lei praticamente fasciata e bendata, ha tentato di vestirsi con tutte le cose più orribili messe in vendita nel pianeta, si è persino interessato a comprare nella sua interezza la Toscana (per devastare definitivamente questo paese?).
Come tanti viaggiatori prima di lui, ha trovato il tesoro dove pochi altri avevano avuto il coraggio di guardare: a Reggio Emilia. Reggio Emilia è una ridente cittadina dell’Emilia Romagna, che nonostante ne porti una parte nel nome riesce ad essere uno dei luoghi più anonimi e inospitali della regione.
Per far sì che almeno ogni tanto si possa pensare di divertirsi in questo luogo, anni fa è stata creata la RCF Arena, situata in quello che per i più era conosciuto come Campovolo (Campovolo in provincia di RE, un inside joke tra noi poveri reggiani ormai sconsolati). Altri prodi cavalieri avevano provato a conquistare Reggio Emilia – sì, sto parlando ovviamente di Harry Styles – ma nessuno prima d’ora era veramente riuscito a far diventare la city il centro dell’attenzione mediatica.
Kanye ha colto la sfida e l’ha vinta: ha annunciato un concerto a sorpresa. Prima il 13 ottobre (casualmente la data di uscita del film di Taylor Swift al cinema), poi ha cambiato idea e l’ha spostata al 20, poi al 27. Il palco è stato montato, i biglietti sono persino apparsi per un po’ di tempo su Ticketone, ma infine tutto è svanito nell’ombra.
Per giorni non si è capito cosa sarebbe successo e persino la stampa si è lanciata in speculazioni: secondo il Resto del Carlino, le tempistiche erano troppo strette, secondo Rockol, il problema era di tipo burocratico. Rolling Stone ha parlato direttamente con uno dei membri della società C.Volo proprietaria della RCF Arena, che ha detto di aver organizzato tutto per tempo e aver dovuto annullare a causa della “produzione americana”. Dal cantante, comunque, nessuna novità, assoluto silenzio.
Dopo quasi dieci giorni di trash e imbarazzo prolungati, quando ormai la notiziabilità della faccenda stava cominciando a sfumare, ecco che il rapper Dolla Sign mette un post su Instagram che riapre la questione. “¥$ – multistadium listening event – November 3rd”: il post dice solo questo, i simboli sono i loro, la data è chiara.
Quello che non è chiaro è il luogo, ma a Reggio Emilia ormai non c’è più un palco, non ci sono i biglietti in vendita e, soprattutto, non c’è più la voglia di stare dietro a Ye. Come hanno scritto i giornali reggiani: “A Reggio la vita riprende come prima”, una licenza poetica per dire che la città ritorna a sprofondare nella sua irrilevanza.
Alla fine della giornata – tra l’altro – il concerto non sarà un vero e proprio concerto bensì un listening party. Ai fan sarà concesso ascoltare in anteprima alcuni brani inediti e magari sentire un’interpretazione delle loro canzoni preferite (se a Kanye gira così). Per il resto del tempo, si tratterà soprattutto di guardare il cantante divertirsi sul palco in compagnia di amici e colleghi.
Mentre noi stiamo qui a interrogarci, lui è già tornato negli Stati Uniti da giorni. Quello che voleva l’ha ottenuto, finalmente di lui si è parlato e si è assicurato che – ancora una volta – basta un suo cenno per far smuovere tutti. Anche questa volta, però, scarseggiano i commentatori che parlano di genio incompreso, pioniere e #KingDelRap. Sono molti di più quelli che parlano di folle, egocentrico, megalomane. Non sarà ora di cambiare strategia pubblicitaria? O bisogna aspettare il vero e proprio flop?
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