Vo’ on The Folks, torna il Festival della World Music

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Al via sabato 11 febbraio la 27esima edizione di Vo’ on The Folks, alla Sala della Comunità di Brendola (VI), 4 serate con grandi nomi della world music e del folk, provenienti da 10 nazioni.

Al via il Vo’ on the Folks. La storica rassegna veneta dedicata alla world music e al folk, diretta da Paolo Sgevano, giunge alla XXVII edizione e presenta come da tradizione un programma di quattro appuntamenti con musicisti provenienti da Svezia, Mongolia, India, Canada, Irlanda, Tunisia, Iran, Svizzera, Albania e Italia. Dall’11 febbraio al 25 marzo 2023 la Sala della Comunità di Brendola, in provincia di Vicenza, accoglie alcune tra le più interessanti realtà della musica etnica contemporanea presentando un cartellone che coniuga tradizione e innovazione. Tra gli ospiti attesi quest’anno: gli scandinavi Symbio, le italo-albanesi Hana, l’evocativo Enkhjargal Trio dalla Mongolia, l’irish music dei Willos’ e il multietnico quartetto Khayal.

Fin dal 1996, Brendola – la porta dei Berici – ha accolto musiche, tradizioni, storie e culture diverse unite in nome della massima libertà espressiva.

Ad inaugurare l’edizione 2023 di Vo’ on the Folks sarà un doppio concerto in programma sabato 11 febbraio. In scena dalle ore 21 il duo Hana, progetto nato dall’incontro tra Hersi Matmuja (artista albanese che ha rappresentato il suo paese all’Eurovision Song Contest del 2014, voce dell’Orchestra di Piazza Vittorio) e la polistrumentista vicentina Ilaria Fantin, attiva da oltre 15 anni nel campo della musica antica e tradizionale, già al fianco di Petra MagoniPatrizia Laquidara e dell’arpista Kateřina Ghannudi.

A seguire, l’unica tappa italiana del combo svedese Symbio, una delle più interessanti realtà della scena folk nordeuropea. Il duo composto da Johannes Geworkian Hellman (ghironda) e LarsEmil Öjeberget (fisarmonica, kickboxing) presenta in esclusiva a Brendola l’ultimo album “Endeavour”, pubblicato lo scorso anno. Il terzo lavoro del gruppo premiato agli Swedish Folk & World Music Awards nel 2016 e più di recente al Folk Alliance International di New Orleans, segue il successo dei precedenti lavori, “Phoresy” (2016) e “Rising” (2018).

La seconda serata del festival, in programma sabato 25 febbraio, vede protagonista il virtuoso del morin khuur, un antico strumento a due corde in crine di cavallo simbolo del popolo mongolo, Enkhjargal Dandarvaanchig. Il musicista e cantante originario di Ulan Bator, ambasciatore musicale della Mongolia, sarà accompagnato in scena da Solongo Damdin (al khuuchir) e Tungalag Purevdorj (alla yatga). Insieme danno vita a una musica evocativa ispirata dai paesaggi dell’Asia orientale, con un repertorio che spazia da composizioni tradizionali alle sonorità contemporanee.

Terza atto della rassegna sabato 11 marzo con i Willos’, un progetto internazionale residente in Toscana che propone un repertorio di musiche folk irlandesi e brani originali. La band – che include la violinista irlandese Stephanie Martin, la cantante e tastierista canadese Fiona King, il virtuoso della cornamusa Massimo Giuntini (ex Modena City Ramblers), Lorenzo Del Grande ai flauti, Luca Mercurio alla chitarra e bouzouki e Giulio Putti al bodhràn (percussioni irlandesi) – presenta dal vivo l’ultimo lavoro discografico dello scorso anno, “From Now On”.

A chiudere la XXVII edizione del Vo’ on the Folks, sabato 25 marzo, saranno le sonorità multietniche di Khayal (in arabo significa immaginazione). Il quartetto – che comprende l’intensa voce della cantante svizzera Raphaëlle Brochet, il violino dell’indiano Baiju Bhatt, le percussioni dell’iraniano Shayan Fathi e l’oud del tunisino Amine Mraihi – presenta dal vivo un concerto che fonde musica classica indonesiana, la cultura indiana e quella persiana.

Organizzato dalla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola e Frame Evolution, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Brendola e la Banca delle Terre Venete, il “Vo’ on the Folks” rappresenta uno spazio privilegiato per la riscoperta e la tutela di preziose tradizioni da conservare e tramandare, rilette in chiave contemporanea. Come testimoniano gli artisti che si sono esibiti a Brendola in questi 27 anni: Enzo AvitabileHevia, Kocani Orkestar, Joana Amendoeira, Antonella Ruggiero, Jim Hurst, Carmen Souza, Mick O’Brien, Riccardo Tesi & Banditaliana, Tannahill Weavers, Mercedes Peon, Mairtin O’Connor, Hamid Ajbar, solo per citarne alcuni.

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