Willem Dafoe è stato tra i protagonisti al Ventotene Film Festival, in cui ha dichiarato: “Al lavoro su due nuovi film con Robert Eggers e Guillermo del Toro”.
Il fitto programma del Ventotene Film Festival, ideato e diretto da Loredana Commonara, prosegue all’insegna dei primi ospiti d’eccezione dell’edizione 2020. Il 25 luglio è stato il giorno di Willem Dafoe, attore candidato agli Oscar che, in collegamento con la giornalista Silvia Bizio e con Loredana Commonara, ha ricevuto il prestigioso Premio Vento d’Europa – Wind of Europe International Award e ha ripercorso il lungo lavoro di preparazione che ha preceduto le riprese del pluripremiato Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel (2018), proiettato al Festival subito dopo l’incontro.
«È stato molto stimolante per me fare questo film [Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità]» ha dichiarato l’attore in collegamento con la giornalista Silvia Bizio, in esclusiva per il Ventotene Film Festival.
«Mi piace lavorare con Julian Schnabel, penso sia un grande regista. Penso anche che questo non sia il solito film biografico, ma un’opera in grado di insegnarci a vedere in modo diverso. Si crea qualcosa di potente se un film riesce a trasmettere o a comunicare un nuovo modo, un rinnovamento del modo di vedere. Ad esempio, dopo aver imparato a dipingere per le riprese del film, posso dire che non vedo più gli alberi allo stesso modo: la prima cosa che vedo non è l’albero in sé, ma un gioco di colori e forme».
Non sono mancate le prime anticipazioni sui progetti futuri dell’attore: «Lavorerò con Robert Eggers [regista di ‘The lighthouse’], ad un film intitolato ‘The Northman’. Ad agosto dovremmo iniziare a girare con lui in Irlanda del Nord. Successivamente mi unirò a Guillermo del Toro a Toronto, dove sta girando un film chiamato ‘Nightmare Alley’, una rivisitazione del classico con Tyrone Power. Se tutto va bene, ritornerò presto alla routine perché amo lavorare e fare film».
Nella stessa giornata, presso il Centro Umberto Terracini sono stati proiettati i corti finalisti del concorso #OPEN FRONTIERS YOUNG#, realizzati interamente da studenti italiani e segnati da temi come l’integrazione, il rispetto dei diritti umani e l’Europa solidale: Io Voglio Vivere (Liceo Petrarca di Arezzo), Pensa (Associazione culturale La Macchia di Sezze Romano), Pausa del Cuore (Istituto Margherita di Savoia di Roma). I titoli vincitori dei concorsi #OPEN FRONTIERS# e #OPEN FRONTIERS YOUNG# verranno quindi annunciati ufficialmente nel corso della serata di chiusura del Festival, domenica 2 agosto.
Il 25 luglio il pubblico ha inoltre potuto assistere alla proiezione di Sea Sorrow, Il Dolore del Mare del Premio Oscar Vanessa Redgrave, tra i cinque titoli della sezione REGISTE EUROPEE IN SCENA, selezione di film premiati nei più importanti festival internazionali, a riprova di come sia cresciuta la quantità e la qualità di film diretti da donne.
Il 26 luglio è stato il giorno della proiezione omaggio di Giù la testa, dedicata alla memoria di Ennio Morricone, ma, soprattutto, è stata la giornata dell’incontro con PERNILLE FISCHER CHRISTENSEN (Orso d’argento al Festival di Berlino 2006). La regista danese ha ricevuto il Premio Julia Major, conferito a personalità femminili che si sono affermate nel cinema, nella musica, nella letteratura e nei diritti civili e che ricorda la presenza sull’isola di Julia, la figlia dell’imperatore Augusto, femminista ante litteram. All’incontro è seguita la proiezione del film della regista Becoming Astrid (2018), incentrato sulla vita della scrittrice Astrid Lindgren, autrice di “Pippi Calzelunghe”.
«Nel corso della mia carriera ho sempre voluto dedicarmi alle storie incentrate su personaggi femminili» dichiara la regista danese, intervistata in collegamento dalla giornalista Elisabetta Colangelo. «Per questo film mi sono concentrata sugli anni giovanili della vita di Astrid Lindgren, gli anni della ribellione, della crescita e della realizzazione di questa autrice, nel percorso per diventare se stessa. Quella di Astrid è la storia di ‘come si diventa grandi’ ed è una storia universale, molto importante non soltanto per le donne ma anche per gli uomini, per far capire loro qualcosa in più sulle donne stesse e sui rapporti tra i due sessi in generale».
La regista ha poi regalato al Festival alcune anticipazioni sui proprio progetti futuri: «Attualmente sto lavorando a due serie televisive, un social drama intitolato ‘Cry Wolf’, le cui riprese sono già terminate e una storia in sei parti da me scritta, ambientata nel XVI secolo e incentrata su due donne che combattono per il potere. Speriamo di poter iniziare le riprese nel giro di pochi mesi».
Tra i prossimi appuntamenti del Festival gli incontri, in collegamento in esclusiva per il Ventotene Film Festival, con ospiti d’eccezione come Terry Gilliam, Paolo Sorrentino, Teona Strugar Mitevska, Paola Cortellesi e Emanuela Rossi.
Tutti i dettagli relativi al programma sono disponibili al sito ufficiale: www.ventotenefilmfestival.com
Il Ventotene Film Festival viene realizzato grazie al contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, della Regione Lazio e del Comune di Ventotene, sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo.
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