Festa del Cinema di Roma 2023: il programma completo

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La Direttrice Artistica della Festa del Cinema di Roma 2023 Paola Malanga e il Presidente della Fondazione Cinema per Roma Gian Luca Farinelli hanno presentato all’Auditorium di Roma la diciottesima edizione della manifestazione cinematografica, che si terrà nella Capitale dal 18 al 29 ottobre.

La Selezione Ufficiale della Festa del Cinema 2023 sarà composta dalle seguenti sezioni:

Anna Magnani protagonista dell'immagine ufficiale della diciottesima edizione
  • Concorso Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani: Concorso internazionale senza distinzione tra film di finzione, documentari e film in animazione.
  • Freestyle: Sezione non competitiva composta da titoli di formato e stile liberi, dalle serie ai videoclip, dai film alla videoarte.
  • Grand Public: Sezione non competitiva dedicata al cinema per il grande pubblico.
  • Proiezioni speciali: Sezione non competitiva.
  • Best of 2023: Sezione non competitiva composta da film provenienti da altri festival internazionali, considerati tra i migliori della stagione.
  • Storia del Cinema: Sezione non competitiva dedicata a celebri film in versione restaurata, agli omaggi e all’approfondimento della storia del cinema italiano e internazionale.

Una giuria composta da professionisti del mondo del cinema, della cultura e delle arti (che sarà annunciata successivamente) assegnerà ai film del Concorso Progressive Cinema i seguenti riconoscimenti:

  • Miglior Film
  • Gran Premio della Giuria
  • Miglior regia
  • Miglior sceneggiatura
  • Premio “Monica Vitti” alla Miglior attrice
  • Premio “Vittorio Gassman” al Miglior attore
  • Premio speciale della Giuria, a scelta in una delle seguenti categorie: fotografia, montaggio, colonna sonora originale

Programma Ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2023

UN AMOR di Isabel Coixet, Spagna, 2023, 128’
Cast: Laia Costa, Hovik Keuchkerian, Hugo Silva, Luis Bermejo, Ingrid García-Jonsson, Francesco Carril Nat fa la traduttrice e ogni giorno si trova a tradurre le storie tragiche e terribili delle donne immigrate. Stressata, molla tutto e va ad abitare a La Escapa, un paesino della Spagna rurale. La casa è malconcia e fa, letteralmente, acqua da tutte le parti. Il padrone di casa è aggressivo, il vicinato sospettoso, i maschi, in generale, corteggiatori e predatori. Come Andreas, il vicino grande e grosso che si offre di ripararle il tetto. In cambio di qualcosa. Nat, in compagnia di una cagna semirandagia, resiste all’ambiente ed entra nel gioco di una passione ossessiva. Film ombroso e imprevedibile, tratto dal best seller di Sara Mesa da Isabel Coixet (anche sceneggiatrice con Laura Ferrero), che accompagna i suoi interpreti notevoli attraverso spazi segnati da muri e rupi incombenti.

ASHIL (ACHILLES) di Farhad Delaram, Iran, Germania, Francia, 2023, 116’ | Opera prima |
Cast: Mirsaeed Molavian, Behdokht Valian, Roya Afshar, Neda Aghighi, Firouz Agheli
Nel debutto cinematografico di Farhad Delaram, due fuggitivi iraniani – un ex cineasta consumato dall’ira e dal dolore, spezzato dal solo sistema politico che la sua generazione abbia mai conosciuto, e una prigioniera politica da tempo internata in un ospedale psichiatrico – si uniscono per sfuggire alla presa di un governo corrotto. Il loro viaggio attraverso l’Iran li porterà in luoghi suggestivi, da Teheran al lago prosciugato di Urmia nella provincia nord-occidentale di Shabestar, fino al Mar Caspio e ai confini con la Turchia, in una fuga che segnerà le loro vite in modi del tutto imprevedibili. Il film trae ispirazione dall’esperienza personale del regista durante la repressione delle proteste in Iran ed è una potente testimonianza della lotta per la libertà e delle conseguenze delle azioni individuali sulla collettività.

AVANT QUE LES FLAMMES NE S’ETEIGNENT (AFTER THE FIRE) di Mehdi Fikri, Francia, 2023, 96’ | Opera prima |
Cast: Camélia Jordana, Sofiane Zermani, Sonia Faidi, Sofian Khammes, Makita Samba, Hammou Graia, Samir Guesmi
In un quartiere di immigrati di Strasburgo, un’auto brucia. Karim, venticinque anni, muore dopo essere stato arrestato dalla polizia. La sua famiglia, musulmana, piccolo-borghese, tranquilla, è riunita dal dolore. Mentre la polizia tenta di mascherare gli eventi – perquisisce, minaccia – la sorella Malika si ostina a cercare la verità e chiede giustizia. Trainate soprattutto dalle donne, le veglie si trasformano in proteste. Stringato, efficace, girato all’americana, l’esordio nel lungometraggio di Mehdi Fikri è una storia di finzione ma, come specifica una didascalia, “basata sulla reale battaglia di molte famiglie”, specchio impressionante di quello che sempre più spesso infiamma le periferie delle città francesi, ma anche delle lotte all’insegna del “black lives matter”. Protagonisti: Camélia Jordana (Due sotto il burqa, Quasi nemici) e Sofiane Zermani (in arte il rapper Fianso).

BLACK BOX di Asli Özge, Germania, Belgio, 2023, 120’
Cast: Luise Heyer, Felix Kramer, Christian Berkel, Timur Magomedgadzhiev, Manal Issa, André Szymanski, Sascha Alexander Geršak, Jonathan Berlin, Anne Ratte-Polle, Inka Friedrich, Anna Brüggemann, Marc Zinga
Nel cortile di un condominio borghese di Berlino viene eretto un contenitore nero nel quale prende posto l’incaricato dell’agenzia immobiliare che sta vendendo gli appartamenti del palazzo. Malumori, battibecchi, ripicche tra gli abitanti, che compongono un microcosmo variegato, solo a tratti solidale, più spesso indispettito e sospettoso. L’arrivo della polizia che impedisce a chiunque di uscire fa dilatare la tensione. Dopo il documentario Men on the Bridge e il thriller All of a Sudden, la regista turco-tedesca Asli Özge costruisce un ritratto acuto e paranoico della società, dei buoni vicini che si rivelano profittatori o si trasformano in aggressori, di un mondo chiuso che rimanda a J. G. Ballard e di un’ossessione dello sguardo che cita (esplicitamente) La finestra sul cortile. Prodotto dai fratelli Dardenne.

Film di apertura
C’È ANCORA DOMANI di Paola Cortellesi, Italia, 2023, 118’ | Opera prima |
Cast: Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni
Delia: una moglie, una madre, i ruoli che definiscono una donna nell’Italia del dopoguerra. Madre di tre figli e moglie di Ivano, gran lavoratore e carattere autoritario, anche se non pessimo come quello di suo padre Ottorino, che vive con loro. Tra i preparativi per il fidanzamento della primogenita e le confidenze con l’amica Marisa, l’arrivo di una lettera misteriosa fa capire a Delia che ci può essere una vita migliore. Dopo tante sceneggiature (tra le quali Gli ultimi saranno ultimi, Come un gatto in tangenziale, Ma cosa ci dice il cervello), Paola Cortellesi esordisce nella regia cinematografica con una storia scritta insieme a Giulia Calenda e Furio Andreotti e ambientata nella Roma popolare della seconda metà degli anni ’40, in bianco e nero, memore del nostro cinema di quegli anni. Protagonisti, con lei, Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli.

C'è ancora domani di Paola Crtellesi apre la Festa del Cinema di Roma 2023 - Trailer e Manifesto

COMME UN FILS (LIKE A SON) di Nicolas Boukhrief, Francia, 2023, 105’
Cast: Vincent Lindon, Karole Rocher, Stefan Virgil Stoica
Un insegnante di storia che va in aspettativa dopo uno scontro con uno studente e che non crede nemmeno più alla sua missione di insegnante. E un ragazzino rom di quattordici anni che una sera rapina un negozio insieme a due compagni più grandi e viene bloccato, proprio dal professore. Rapporto a due, paziente da una parte, recalcitrante dall’altra. Imparare per migliorare la propria situazione, ma anche scoprire gli altri per trovare una ragione di vita: cresce su questo il nuovo film di Nicolas Boukhrief (l’autore di Made in France e Tre giorni e una vita), dramma sociale che apre uno squarcio sulla comunità rom e ritratto intimo di due differenti maturazioni, tutto giocato sull’intensa interpretazione di Vincent Lindon, ancora una volta faccia a faccia con un giovane in difficoltà, come accadeva in Welcome di Philippe Lioret.

EN DAG KOMMER ALLT DET HÄR BLI DITT (ONE DAY ALL THIS WILL BE YOURS) di Andreas Öhman, Svezia, 2023, 105’
Cast: Karin Franz Körlof, Peter Haber, Suzanne Reuter, Liv Mjönes, Emil Almén, Arvin Kananian, Mattias Fransson, Filip Berg
Mentre sta lavorando per terminare in tempo un suo nuovo libro, la cartoonist Lisa viene convocata insieme alla sorella e al fratello nella fattoria di famiglia nel nord della Svezia. Sono stati i genitori a chiamarli, per un annuncio importante riguardante la foresta che la famiglia possiede da generazioni. Rapporti problematici, un trauma del passato, caratteri diversi spiazzano e mettono in agitazione Lisa e, in certi momenti, l’intera comunità. Il regista svedese Andreas Öhman (autore di Simple Simon, nella short list di otto titoli agli Oscar® 2010) esplora temi come il ritorno a casa, il coraggio di affrontare il passato, la crescita, in un susseguirsi di luci e ombre, in bilico tra umorismo amaro e dolore irrisolto, dove i brani in animazione illuminano la psicologia della protagonista, interpretata da Karin Franz Körlof.

LA ERECCION DE TORIBIO BARDELLI (THE ERECTION OF TORIBIO BARDELLI) di Adrián Saba, Perù, Brasile, 2023, 82’
Cast: Gustavo Bueno, Gisela Ponce de León, Rodrigo Sánchez Patiño, Michele Abascal, Lucélia Santos Tra la Casta Diva interpretata da Maria Callas e le canzoni di Elvis amate da un barista fanatico, tra il rosso di lampade velate e delle pareti di una stanza da letto e il nero della notte che s’infila in un’auto parcheggiata, nella quale un padre settantenne e tre figli grandi fanno i conti con le rispettive vite: si sviluppa così, in pochi giorni, il girovagare stizzito di Toribio tra caffè, ospedale, farmacia, bordello, ex fidanzate e prostitute, e dei suoi figli, disastrati, bizzarri, umanissimi. Ambientato in una Lima malinconica e prevalentemente notturna, un gioco di caratteri grottesco, a volte straziante a volte ironico, scritto e diretto da Adrián Saba, il più promettente dei giovani cineasti peruviani (El Limpiador, El soñador) e interpretato da Gustavo Bueno e da Gisela Ponce de León.

FREMONT di Babak Jalali, Stati Uniti, 2023, 88’
Cast: Anaita Wali Zada, Gregg Turkington, Jeremy Allen White
Fremont, città della Bay Area, viene chiamata anche Little Kabul, perché ospita una delle più grandi enclave di afghani negli Stati Uniti, là immigrati in cerca di un senso di comunità. Questo è ciò che Donya (Anaita Wali Zada) sta cercando: comunità, connessione, amore. Il regista britannico-iraniano Babak Jalali (Frontier Blues, Land) cattura la dimensione esistenziale di Donya con leggerezza contemplativa e, insieme alla co-sceneggiatrice Carolina Cavalli (la regista di Amanda, del quale Jalali ha curato il montaggio), sottolinea dinamiche in cui la rigidità burocratica e il capitalismo spietato possono essere paralizzanti. Intermezzi espressionistici disegnano la natura inquietante delle interazioni sociali tra gli sfollati e i disorientati. Girata in un bianco e nero raffinato, la descrizione di un mondo di emarginati e solitari, logorati ma anche capaci di compassione e cambiamento.

HOLIDAY di Edoardo Gabbriellini, Italia, 2023, 102’
Cast: Margherita Corradi, Giorgia Frank, Alessandro Tedeschi, Alice Arcuri, Alessia Giuliani, Flavio Furno, Massimo Mesciulam, Alessio De Persio, Alessio Raffaghelli, Francesca Maselli, Anna Argenti, Asia Spina Genova: Veronica, una ragazza diciottenne accusata di avere ucciso la madre e il suo amante, esce di prigione. Con l’aiuto dell’amica Giada cerca di affrontare il mondo, i media e un’adolescenza interrotta. Gabbriellini (alla terza regia dopo B. B. e il cormorano e Padroni di casa) gira un noir dalle molte sorprese, dove la generazione Z emerge come di rado si vede al cinema: in tutte le sue velleità e confusioni, incompresa ma anche vittima di stereotipi che è la prima ad alimentare. L’autore mostra una volontà di non piacere a tutti i costi e uno sguardo ambiguo e carnale che sono altrettanto preziosi nel nostro cinema. Margherita Corradi e Giorgia Frank guidano la narrazione (anche in flashback) e Luca Guadagnino produce.

HYPNOSEN (THE HYPNOSIS) di Ernst De Geer, Svezia, Norvegia, Francia, 2023, 98’ | Opera prima |
Cast: Herbert Nordrum, Asta Kamma August
Una ragazza, in primo piano su uno sfondo rosso, racconta una storia molto intima e traumatica; due spettatori approvano: Vera e André, compagni nella vita e nel lavoro, sono pronti per presentare la loro start-up per la salute riproduttiva delle donne a “Shake Up”, un weekend di ritiro durante il quale i progetti selezionati vengono illustrati a potenziali investitori. Comincia così l’acida e disturbante opera prima dello svedese Ernst De Geer, interpretata da Asta Kamma August (figlia di Pernilla e Bille August) e Herbert Nordrum (il protagonista di La persona peggiore del mondo), viaggio grottesco non solo nel mondo delle start-up, ma soprattutto nella volatilità e negli imprevedibili mutamenti dei ruoli femminili e maschili.

MI FANNO MALE I CAPELLI di Roberta Torre, Italia, 2023, 83’
Cast: Alba Rohrwacher, Filippo Timi
Una bella signora bionda sulla spiaggia, orme, onde, lei che raccoglie qualcosa dalla sabbia. Poi si avvicina a un ragazzo e gli dice di essersi perduta. Da una casa vicina un uomo la osserva: Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, la accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film di Monica Vitti, La notte, L’eclisse, Deserto rosso, Teresa la ladra, Amore mio aiutami, Polvere di stelle. Antonioni, Michele Placido, Alberto Sordi, con il quale lei dialoga attraverso uno specchio, abiti, cappelli, sentimenti, sperdimenti. Dopo tante storie dal Sud e il Riccardo shakespeariano e le sue favolose signore, Roberta Torre tratteggia con eleganza, partecipazione e pudore un omaggio a Monica Vitti e alla forza del sogno. Alba Rohrwacher volteggia tra ricordi e illusioni, mentre un Filippo Timi dolente cerca di trattenerla nel nostro mondo.

THE MONK AND THE GUN di Pawo Choyning Dorji, Bhutan, Stati Uniti, Francia, Taiwan, 2023, 107’
Cast: Tandin Wangchuk, Deki Lhamo, Pema Zangmo Sherpa, Tandin Sonam, Harry Einhorn, Choeying Jatsho, Tandin Phubz, Yuphel Lhendup Selden, Kelsang Choejay
Nel 2006, il re del Buthan decide di abdicare e vengono indette le elezioni democratiche, per la prima volta nella storia. Bisogna perciò insegnare alla popolazione come si vota in un Paese i cui segnali di modernizzazione sono i televisori (a tubo catodico) che trasmettono un film di 007. Le peregrinazioni degli addetti che vanno a istruire la popolazione e dei sostenitori dei tre partiti in lizza s’intrecciano con quelle di un americano che vuole acquistare un fucile antico da un monaco, in un bizzarro percorso che mescola umorismo, armi di ogni epoca, eccentriche cerimonie religiose e acuti tocchi sociali. Scrive e dirige Pawo Choyning Dorji, apprezzato fotografo prima di debuttare nella regia (e sceneggiatura) con Lunana – Il villaggio alla fine del mondo, che entrò nella cinquina dei film stranieri candidati all’Oscar®.

PEDÁGIO (TOLL) di Carolina Markowicz, Brasile, Portogallo, 2023, 101’ | Opera prima |
Cast: Maeve Jinkings, Kauan Alvarenga, Thomás Aquino, Aline Marta Maia, Isac Graça
Cubatão, città della regione metropolitana di São Paulo, che si vanta di un primato ecologico ma è tra le più industrializzate del Brasile, sospesa tra il verde della campagna e i fumi della polluzione. Lo skyline contraddittorio di Cubatão domina il secondo film di Carolina Markowicz (autrice del durissimo Charcoal, 2022), e tra le pieghe della città si muovono Suellen, addetta al pagamento del pedaggio sulla trafficatissima autostrada, e suo figlio Tiquinho, diciassettenne appassionato di dive classiche, che si riprende mimando le loro canzoni, indossando golfini rosa e circondato di luci stroboscopiche. Le esibizioni di Tiquinho finiscono on line e Suellen è in imbarazzo, per cui decide di iscrivere il figlio a un seminario di riconversione sessuale. Surreale e quotidiano, un dramma di tutti i giorni intinto nell’ironia.

PELURI – KUOLEMA ON ELÄVIEN ONGELMA (LA MORTE È UN PROBLEMA DEI VIVI) di Teemu Nikki, Finlandia, Italia, 2023, 97’
Cast: Pekka Strang, Jari Virman, Elina Knihtilä, Hannamaija Nikander, Pihla Penttinen
Vestono di nero, giacca e cravatta, scarpe un po’ a punta, capelli impomatati all’indietro, e guidano una nera Volvo, “la solida, vecchia Volvo, dove si può fumare”: un carro funebre con il quale Risto e Arto, i due vicini di casa che s’incontrano per caso e diventano amici, trasportano salme, spesso “eccentriche”. Risto ha il vizio del gioco, ad Arto manca una grossa porzione di cervello, a uno piace il jazz, all’altro il rock finlandese degli ‘80, ed entrambi hanno una vita disastrata. Tra commedia e noir, tra Kaurismäki e il primo Winding Refn, il nuovo lungometraggio del finlandese Teemu Nikki (vincitore di Orizzonti Extra a Venezia 2021 con Il cieco che non voleva vedere Titanic) è un buddy movie laconico e sanguigno.

UN SILENCE (A SILENCE) di Joachim Lafosse, Belgio, Francia, Lussemburgo, 2023, 100’
Cast: Daniel Auteuil, Emmanuelle Devos, Matthieu Galoux, Salomé Dewaels, Jeanne Cherhal Argomento scomodo: l’abuso famigliare e il silenzio. Il belga Joachim Lafosse, al suo decimo lungometraggio, plasma un film sensibile e profondo affidandosi alle sfumate interpretazioni di Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos. L’equilibrio familiare di un celebre avvocato crolla improvvisamente dopo venticinque anni, quando i figli decidono di iniziare la loro personale ricerca di giustizia. Fin dagli esordi della sua carriera, Joachim Lafosse ha realizzato un cinema intimo, scrutando in particolare gli aspetti disfunzionali delle relazioni affettive, sondando tutti i nostri difetti e le nostre contraddizioni più latenti. Un Silence si concentra principalmente sull’idea della condivisione attraverso la parola, provando con grazia e sensibilità a mostrare come sia così difficile, al giorno d’oggi, parlare e aprirsi.

SWEET SUE di Leo Leigh, Regno Unito, 2023, 97’ | Opera prima |
Cast: Maggie O’Neill, Tony Pitts, Harry Trevaldwyn
Matura londinese single, con una vita famigliare incasinata, Sue passa il tempo tra il suo negozio Sue’s Party Palace, le visite alla madre in un istituto e il pub, dove appare all’inizio in giacca di pelle rossa, mentre l’appuntamento della serata le dà buca per telefono. E Sue si sbronza un po’. La sua vita ha una svolta quando, al funerale del fratello, incontra Ron, biker attempato con un eccentrico figlio gay e influencer. Maggie O’Neill (attrice inglese celebre in tv, da EastEnders a L’ispettore Barnaby) dà corpo, energia, sorriso e tenerezza a un personaggio umanissimo e talvolta maldestro che pare uscito (come tutti gli altri) dai primi, acuminati tv movie di Mike Leigh, padre di Leo, qui al suo esordio nel lungometraggio. Anche sceneggiatore, Leo ha dato ampio spazio all’improvvisazione degli attori: con O’Neill, il corpulento Tony Pitts e l’esilissimo Harry Trevaldwyn.

UROTCITE NA BLAGA (BLAGA’S LESSONS) di Stephan Komandarev, Bulgaria, Germania, 2023, 114’
Cast: Eli Skorcheva, Gerasim Georgiev – Gero, Rozalia Abgarian, Ivan Barnev, Stefan Denolyubov, Ivaylo Hristov
Blaga, insegnante di settant’anni appena rimasta vedova, ha accumulato il piccolo capitale necessario per acquistare la tomba doppia nella quale prima o poi raggiungerà il marito. Non si fida delle banche, tiene tutto in casa e, quando resta vittima di una spettacolare truffa agli anziani, è costretta a inventarsi qualcosa. Comincia con un copertone abbandonato sul ciglio di una strada, di notte, con dentro una busta, e prosegue con un ostinato pedinamento della sua protagonista: la straordinaria Eli Skorcheva, assente dagli schermi da trent’anni, costantemente sotto l’occhio della macchina da presa. Tra acido studio sociale e thriller, con tocchi di humor nero, diretto da Stephan Komandarev, candidato all’Oscar® nel 2008 con The World Is Big and Salvation Lurks Around the Corner, e in concorso a Cannes nel 2017 con Directions.

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