La preapertura di Venezia 78 è una speciale dedica e riflessione su quell’esperienza storica che è stata la Mostra del 2020, su cosa abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo come spettatori, come cittadini.
“La Biennale di Venezia: il Cinema al tempo del Covid”, un diario filmato da Andrea Segre, prodotto dalla Biennale di Venezia con Rai Cinema e Istituto Luce-Cinecittà, è il racconto per immagini originali e magnifici filmati d’archivio del “dietro le quinte” dell’edizione 2020 della Mostra del Cinema di Venezia, svoltasi con le limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza dovuti alla pandemia da Covid-19.
La “prima” per una manifestazione internazionale di cinema come Venezia 78 a confronto con un evento e in condizioni straordinarie. Un successo coronato dalla semplice normalità di portare a termine un appuntamento, delle proiezioni, dei premi, e soprattutto l’ingresso del pubblico dentro una sala cinematografica.
Una straordinaria normalità che Andrea Segre racconta riprendendo quanto e chi sta dietro la macchina grandiosa e articolata di un festival: gli operatori (dalle “maschere” agli addetti alle pulizie e alle sanificazioni – una funzione delicata come non mai – ai fotografi), un gruppo di giovani giornalisti e critici, gli spettatori abituali della Mostra.
Il tutto accompagnato dall’altro speciale racconto, quello dei dietro le quinte della storia del festival, con strepitosi repertori filmici provenienti dall’Archivio storico delle Arti Contemporanee – ASAC della Biennale di Venezia e dall’Archivio storico Luce. Immagini da cui si percepisce una ritualità – del pubblico, dei luoghi, delle abitudini festivaliere – che ha reso Venezia un luogo mitologico, una capitale dell’immaginario cinematografico e una repubblica degli spettatori, e che nel 2020 per la prima volta ha dovuto cambiare, ridefinendosi tra distanziamenti e controlli, ma riuscendo a resistere.
“L’anno scorso – dichiara Andrea Segre – la Biennale mi ha chiesto di documentare un’edizione forse unica, forse storica (ancora la domanda è aperta) della Mostra del Cinema, quella organizzata nel cuore di una pandemia globale. Ero impegnato in un altro lavoro e avevo pochi giorni a disposizione, ma la sfida era bella e l’ho accettata. Ne è nato un piccolo diario filmato, non posso chiamarlo film, sono appunti in presa diretta di un pezzo inatteso della storia della Mostra e del Cinema, sono semplicemente uomini e donne incontrate nel cuore della Mostra, che riflettono su quanto stanno e stiamo vivendo”.
Venezia 78, chi è Andrea Segre
Andrea Segre (Dolo, Italia, 1976) è regista di film e documentari. “Il pianeta in mare” (2019) è stato presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2019. Il suo primo lungometraggio di finzione, “Io sono Li” (2011), è stato presentato a Venezia alle Giornate degli Autori, “La prima neve” (2013) ha partecipato alla sezione competitiva Orizzonti alla Mostra di Venezia, “L’ordine delle cose” (2017) è stato presentato alla Mostra come Proiezione Speciale.
Tra i documentari, ha realizzato “Lo sterminio dei popoli zingari” (1998, film d’esordio), “Marghera Canale Nord” (2003, Proiezione Speciale a Venezia), “Come un uomo sulla terra” (2008), “Il sangue verde” (2010, presentato alle Giornate degli Autori), “Mare Chiuso” (co-diretto con Stefano Liberti, 2012, Evento Collaterale del Consiglio d’Europa a Venezia) e “I sogni del lago salato” (2015, Progetto Speciale alle Giornate degli Autori). Nel 2020 ha realizzato il documentario “Molecole” (68′), girato nella Venezia chiusa per il Coronavirus, presentato in preapertura della 77. Mostra di Venezia.
La Biennale di Venezia: il Cinema al tempo del Covid
Un diario filmato da Andrea Segre a Venezia 78. Una produzione La Biennale di Venezia con Rai Cinema e Istituto Luce-Cinecittà. Con Aurora Rossetti, Pietro Carosio, Bianca Cavallotti, Andrea Pattaro, Andrea Avezzù, Beatrice Rainer, Debora D’Antonio, Arianna Cabianca, Chiara Levorato, Giuliano Gallini, Alberto Salvagno, Annette Nielsen, Nicola Falcinella, Giovanna Barreca, Vittoria Scarpa, Razieh Mansouri, Filippo Gazzetta, Carolina Quintavalle.
Riprese effettuate da ZaLab Film srl. Post-produzione e sonorizzazione Istituto Luce-Cinecittà. Immagini di repertorio: La Biennale di Venezia – Archivio storico delle Arti Contemporanee – ASAC; Archivio storico Luce. (Italia 2021, colore e b/n / riprese e repertori, 43′)
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