Il 18 giugno sbarcherà su Netflix la quarta stagione di Élite, il dramma adolescenziale presenta una nuova famiglia che altera totalmente gli equilibri degli studenti dell’istituto privato Las Encinas. Abbiamo visto e recensito il nuovo capitolo della serie tv in anteprima.
L’annuncio che molti protagonisti della serie spagnola – ideata da Carlos Montana e Dario Madrona – non ci sarebbero stati, ha gelato l’attesa di Élite 4. Tuttavia, nonostante gran parte dei personaggi principali ha lasciato la scuola privata, il nuovo contesto in cui gli studenti di Las Encinas sono stati catapultati è più interessante di quello che potevo immaginare, segno di come i teen drama, nel corso del tempo, da semplice “fenomeno pop” si siano evoluti e maturati.
La nuova storia è completamente slegata da quella raccontata nelle prime tre stagioni, che erano connesse da una sorta di fil rouge. In Élite 4, questo filo è stato definitivamente spezzato, e il quarto capitolo della serie rivendica una natura tutta sua, facendoci chiudere con la narrazione di Marina, considerata, ormai, il passato. Questo è dovuto grazie anche all’arrivo dei nuovi personaggi che sono andati a mettere pepe nelle relazioni e a sconvolgere la vita degli studenti dell’istituto spagnolo.
Per i ragazzi di Las Encinas si sono riaperte le porte del nuovo anno scolastico. Tra i banchi dell’istituto ritroviamo Ander (Arón Piper) che, guarito dal cancro, si dedica alla sua relazione con Omar (Omar Ayuso). Quest’ultimo, dopo essersi rifiutato di andare a New York con la sorella Nadia (Mina El Hammani), vuole superare l’esame per essere ammesso alla scuola privata del suo fidanzato e iniziare un nuovo anno insieme.
A dover superare l’esame per confermare la borsa di studio e, quindi, sperare di poter rimanere nella scuola è anche Samuel (Itzan Escamilla) che, dopo l’amore finito con Carla, è pronto a nuove avventure, ma questa volta accanto a lui c’è l’amico Guzmàn (Miguel Bernardeau), quest’ultimo alle prese con la relazione a distanza con Nadia e nel tentativo di far rimanere in piedi un rapporto che sembra scivolare via.
Come già era stato anticipato dal finale della terza stagione, in Élite 4 ritroviamo anche Rebeca (Claudia Salas), delusa dal rifiuto di Samuel che le ha preferito Carla, è intenta a recuperare il suo rapporto con la madre; inoltre c’è anche Cayetana (Georgina Amorós) che, smascherata dal fatto di non essere benestante, adesso fa le pulizie a Las Encinas ma ha l’occasione di coltivare il suo sogno di diventare una stilista.
Ma, a sconvolgere gli equilibri dei ragazzi è l’arrivo del nuovo direttore della scuola Benjamin (Diego Martín), uno degli uomini più potenti d’Europa che è pronto e preparato a prendersi il carico dell’educazione scolastica degli studenti dell’istituto. Tuttavia, l’uomo non arriva da solo. Infatti, con sé porta i suoi tre figli: Ari (Martina Cariddi), Mencía (Carla Díaz) e Patrick (Manu Rios).
A ribaltare i piani e le relazioni dei ragazzi ci penseranno anche Philippe (Pol Granch), un nuovo e regale studente di Las Encinas dal passato misterioso che, stando a cosa si dice, non è come sembra. Tra le new entry abbiamo Armando (Andrés Velencoso), un uomo ricco che ha degli intrecci importanti con alcuni protagonisti, apparentemente sembra ininfluente alla storia, ma poi si farà protagonista di un plot twist.
Così come siamo stati abituati a vedere nelle prime tre stagioni, anche in Élite 4 ci saranno un mucchio di adolescenti abituati a fare quello che vogliono e a mettere a repentaglio il loro futuro e i loro rapporti d’amore e di amicizia.
L’arrivo dei nuovi ragazzi suscita polemiche e curiosità nei “veterani” dell’istituto, dove al centro delle vicende c’è lo scontro tra il vecchio mondo, fatto di un gruppo solido, cementato dal tempo e dalle esperienze comuni, con il nuovo mondo che si presenta con le loro abitudini e un passato che si rivelerà poco a poco durante tutti gli otto episodi della stagione.
Nella quarta stagione del thriller spagnolo, siamo immersi in un vortice di sesso, potere, privilegi, segreti, amicizie, amori, alleanze e collisioni che finiranno per esplodere, provocando una tragedia che genera, di conseguenza, una vittima ed un misterioso responsabile di cui bisognerà scoprire l’identità che si rivelerà solo nell’episodio finale.
Ma, la parte più interessante di Élite 4 non è tanto trovare chi è stato a causare l’incidente, con la classica struttura che ormai conosciamo bene – flashback, interrogatorio, delitto, suspense e soluzione – ma è lo sviluppo e l’evoluzione dei personaggi in sé, il loro rapporto di amicizia e di amore, le dinamiche tra fratelli e la rappresentazione del conflitto di classe.
Infatti, quello che ho sempre apprezzato della serie spagnola è quello di aver portato sul piccolo schermo non solo relazioni omosessuali e questioni razziali e religiose, ma anche l’aver raccontato in modo tanto esplicito quanto fastidioso la divisione di classe, esplorando i molti modi in cui la società emargina determinati individui, costringendo lo spettatore a schierarsi dall’una o dall’altra parte, ribaltando continuamente, durante la stagione, il proprio pensiero iniziale.
Nel corso delle puntate, il citato divario di classe sociale, causa di numerosi contrasti interni agli studenti, si andrà ad appiattire via via nel corso degli episodi, generando interessanti ed inaspettate intese che, presumibilmente, si sveleranno e andranno ad evolversi in una quinta stagione. Inoltre, in Élite 4 si sfiora anche un altro tema delicato, quello dell’abuso sessuale, che sicuramente troverà uno spazio più ampio all’interno della prossima stagione.
La parte interessante, adesso, sarà vedere come i creatori della serie svilupperanno i rapporti tra i personaggi e le questioni irrisolte che, in barba a qualsiasi aspettativa, hanno creato dinamiche curiose ed un’alchimia che potrebbe avere spunti succulenti. Questo è anche grazie ad una narrazione veloce e fluida, capace di reggere l’intera macchina, non annoiare e mantenere alta l’attenzione per tutti gli episodi, cosa non scontata. Nonostante alcune scene di Élite 4 sembrano più un “copia ed incolla” delle altre stagioni.
Non ci resta che attendere e vedere cosa si nasconde dentro il pentolone Carlos Montana e Dario Madrona.
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