“Mio fratello rincorre i dinosauri”: Giò, il supereroe con un cromosoma in più

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Mio fratello rincorre i dinosauri” è un film che affronta il tema delle differenze in modo leggero, divertente e profondo al tempo stesso. La storia è quella della famiglia Mazzariol, la cui vita cambia con l’arrivo del quarto figlio, che nasce con la Sindrome di Down.

Tratto dal romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol (il cognome che viene attribuito alla famiglia protagonista della pellicola), è il primo film di Stefano Cipani. Un esordio alla regia non indifferente, visto che Mio fratello rincorre i dinosauri è il miglior incasso italiano della stagione.

Mio fratello rincorre i dinosauri

Trama

Il film comincia con una riunione della famiglia Mazzariol nel solito parcheggio del supermercato del paese. I genitori, interpretati da Alessandro Gassman e Isabella Ragonese, informano i tre figli dell’arrivo di un nuovo fratellino, che nasce con la Sindrome di Down

I capi famiglia non sanno come spiegare ai bambini dei problemi di Gio (Lorenzo Sisto), per cui decidono di raccontare una bugia: si inventano che il nuovo arrivato è un supereroe, un “super down”, come lo definisce papà Gassman, talmente speciale che ha un cromosoma in più. 

Il film si concentra in particolare sul rapporto tra Gio e il terzo fratello, il narratore della storia. Jack da piccolo (interpretato da Luca Morello, che ha partecipato nel 2016 allo Zecchino d’Oro ed è stato protagonista di diversi spot pubblicitari) è un sognatore, un bambino simpatico, sempre sorridente, affascinato dal fratello-supereroe, anche se ancora non ha ben capito quali siano i suoi poteri.

Passano gli anni e i bambini diventano adolescenti (cambiano infatti gli attori che interpretavano i quattro figli). I tre grandi capiscono che quella raccontata dai genitori era una menzogna per nascondere i problemi del fratello: Gio non ha i poteri, è solo un bambino con dei seri problemi.

Jack (interpretato nella seconda parte da Francesco Ghenghi, che seppur giovanissimo si è distinto dagli altri attori coetanei) è il più triste e deluso da questa amara rivelazione. Quando inizia il liceo si innamora di Arianna, una sua compagna di classe. Non ha il coraggio di dirle che suo fratello è down, per cui si inventa la morte di Gio.

Temi affrontati

Mio fratello rincorre i dinosauri è un capolavoro. 

Il tema delle differenze viene affrontato dal primo all’ultimo minuto in modo leggero, divertente e profondo al tempo stesso. Il regista Stefano Cipani racconta quanta ignoranza e quanti pregiudizi ci siano nei confronti della disabilità: dopo la nascita di Gio, il padre riceve le “condoglianze” da parte di un amico che era venuto a sapere dei problemi del figlio.

Lo spettatore vive insieme ai Mazzariol le difficoltà economiche di una famiglia che, oltre a mantenere quattro figli, deve pagare le cure e le visite per il figlio disabile

L’adolescenza è un altro tema centrale in Mio fratello rincorre i dinosauri, che viene affrontato in tutte le sue sfaccettature. L’amore ai tempi del liceo, la paura di essere giudicati, la passione per la musica e la voglia di suonare in una band, la voglia di far parte nel gruppo dei più “fighi” della scuola… Nel film viviamo tutto questo insieme a Jack e al suo amico di sempre, Vitto.

Alla fine dei 100 minuti della pellicola siamo tutti consapevoli di quanti problemi e disagi abbia comportato per i Mazzariol la disabilità di Gio, ma allo stesso tempo viene raccontato come quest’ultimo abbia insegnato agli altri componenti della famiglia ad amare in modo puro e sincero, senza egoismo, e il valore delle piccole cose. “Gio è uno che quando si trova nei corridoi corre, perché nei corridoi si corre. Gio è uno che ogni mattina si sveglia e ti chiede se fuori c’è il sole e ogni mattina si sveglia e porta dei fiori alle sue sorelle”, recita Jack, per far comprendere agli altri ma soprattutto a se stesso, quanto suo fratello sia speciale.

Come ormai tanti film italiani di altissimo livello, Mio fratello rincorre i dinosauri è un film leggero e divertente, i cui temi alla base sono estremamente dolorosi e impegnativi. 

La visione non è consigliata, ma obbligatoria!

Claudia Pasquini
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