Reacher 2 è su Amazon Prime dal 15 dicembre

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Reacher ritorna con una seconda stagione su Amazon Prime a partire dal 15 dicembre con uscita settimanale ogni venerdì. Basato su Vendetta a freddo, undicesimo romanzo della serie best-seller mondiale di Lee, quest’opera riporta sullo schermo il protagonista interpretato da Alan Ritchson. Maria Sten, Serinda Swan e Shaun Sipos interpretano i componenti dell’Unità Speciale di Investigazione del 110°. Completano il cast Ferdinand Kingsley nel ruolo di A.M., Robert Patrick come Shane Langston e Domenick Lombardozzi nel ruolo del duro detective della polizia di New York Guy Russo.

Reacher

La seconda stagione di Reacher ci pone davanti ad un nuovo caso.

La seconda stagione di Reacher inizia quando l’ex investigatore della polizia militare Jack Reacher (Alan Ritchson) riceve un messaggio in codice che lo informa che i membri della sua ex unità dell’Esercito, l’Unità Speciale di Investigazione del 110° MP, hanno bisogno di lui. 

Reacher scopre che gli ex membri della sua unità sono in pericolo e decide di intervenire e scoprire chi li sta prendendo di mira. Ritrova alcuni dei suoi ex commilitoni: Frances Neagley (Maria Sten), Karla Dixon (Serinda Swan), contabile forense per la quale Reacher ha da tempo un debole; e David O’Donnell (Shaun Sipos), padre di famiglia dalla parlantina veloce e dal coltello a serramanico.

Così incomincia un’indagine senza esclusioni di colpi, con i militari decisi a salvare gli altri compagni ed a dare la caccia a chiunque abbia deciso di mettersi contro il 110°. La vendetta sembra essere parte fondamentale di questa stagione e sicuramente Reacher non ha intenzione di fermarsi finchè giustizia non sarà fatta.

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I primi tre episodi di Reacher ci mostrano passato e presente per raccontarci del 110°.

La stagione inizia subito con un problema che costringe il protagonista a riunirsi con la sua vecchia squadra per salvare la sua vita e quella degli altri membri. Questi tre episodi mostrano sempre lo stesso Reacher della scorsa stagione: metodico, freddo, calcolatore e incline alla violenza se crede di poter fare del bene.

Rispetto alla prima stagione qui abbiamo un cast decisamente più corale, i secondari sono presenti praticamente da subito e si uniscono a Reacher senza esitazione essendo suoi ex commilitoni. Sono tutti investigatori esperti e ben addestrati e tutti risultano decisamente ostici da uccidere.

Con i flashback ci viene mostrata la creazione della squadra d’investigazione ad opera di Reacher stesso, con tutti i membri che imparano a convivere e a lavorare come un vero team. Nel presente invece abbiamo i membri impegnati nell’inseguire delle tracce senza sapere veramente a cosa li stia portando, se non mettersi ulteriormente in pericolo.

Così come nella prima stagione, anche qui c’è la presenza di un detective che si occuperà della scia di morte e distruzione lasciata dagli investigatori speciali: Guy russo, poliziotto italo-americano dai modi rudi ma dalla forte morale.

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Tecnicamente questi primi tre episodi di Reacher 2 sono ben confezionati e godibili.

Dal punto di vista tecnico questi primi tre episodi sono molto ben fatti: il ritmo scorre bene ed è ben serrato come in ogni crime d’azione che si rispetti. La trama sembra essere ben scritta anche se non presenta ancora nessun colpo di scena, con l’investigazione che procede ad un buon ritmo senza risultare estremamente avventata.

Per quanto riguarda l’azione questa seconda stagione si dimostra al pari della prima: scene di combattimento ben coreografate con la giusta dose di violenza. Gli inseguimenti e gli scontri sono molto godibili per via di un montaggio semplice ma godibile: nessun guizzo particolare ma comunque un buon lavoro che rende il tutto scorrevole e chiaro.

La recitazione del cast è tutto sommato buona, sicuramente in linea con la scrittura dei personaggi: Reacher stesso ad esempio non è un personaggio solito mostrare troppo le proprie emozioni, così allo stesso modo la performance di Alan Ritchson è molto controllata e più votata all’azione.

In conclusione questi primi tre episodi sembrano essere un buon inizio per questa seconda stagione, decisamente consigliati a chi ha apprezzato la prima uscita diversi anni fa. Non posso esprimere pareri sulla fedeltà rispetto al romanzo poiché non l’ho mai letto.

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Gianmarco Mei
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