La scelta di Anne – L’événement ha vinto il Leone d’Oro alla 78° Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato presentato in anteprima mondiale. La seconda opera della regista Audrey Divan parla di un aborto clandestino nella Francia degli anni Sessanta.
Tratto dal romanzo omonimo e autobiografico di Annie Ernaux, La scelta di Anne – L’événement è un dramma lacerante e necessario diretto splendidamente da una poco più che esordiente Audrey Divan. Un film che segue le vicende di una giovane studentessa alle prese con uno degli eventi più devastanti nella vita di una donna: l’aborto clandestino.
Ci troviamo nella Francia agli inizi degli anni Sessanta, prima della rivoluzione sessuale che sconvolse l’Europa intera. Siamo immersi totalmente nella vita dell’ambiziosa studentessa di lettere Anne (Anamaria Vartolomei), una ragazza di origini modeste cui vede nella cultura e nell’istruzione l’unica speranza che ha di uscire dal circolo vizioso dell’ambiente umile e sacrificato della famiglia.
La sua vita, ad un certo punto, le crolla addosso quando rimane accidentalmente incinta. Appresa la notizia, la sua reazione istantanea è quella di vedere i suoi sogni scivolare via. I suoi progetti iniziano a crollare come se fossero castelli di sabbia: cosa ne sarà di lei? Ed è proprio pensando ai sacrifici e ai desideri da realizzare che Anne cerca disperatamente di porre fine alla sua gravidanza, mentre in Francia l’aborto è severamente proibito (sarà legalizzato nel 1975 con il Velo Legge).
Vuole trovare il coraggio di parlarne, di sfogarsi, di trovare qualcuno che l’aiuti e la sostenga in questo disperato viaggio. Ma a chi confidare quel suo dolore? Come riuscire a trovare una persona “amica” in una società bigotta è arretrata che non prevede quello che vuole fare? Anne è consapevole che chiunque l’aiuti potrebbe affrontare ripercussioni legali severe. Ed è in tutta questa vertigine di paura e coraggio che si vede la capacità della giovane donna di “inghiottire” la sua angoscia in un silenzio travolgente.
Dietro la storia ed il percorso tumultuoso di questa ragazza diventata donna, si delinea la storia della Francia degli anni Sessanta, di una società che condanna il desiderio delle donne, e il sesso in generale. Una storia raccontata in modo semplice, senza giudizio, che delinea il percorso di chi ha deciso di agire contro la legge per un proprio diritto, ancora non riconosciuto.
La scelta di Anne – L’événement non ha la presunzione di schierarsi tra pro o contro aborto. Non si tratta di un film politicamente polemico, ma di un’opera sulla vita in tutti i sensi che fa riflettere alla luce delle libertà attuali strappate alle donne in tutto il mondo da legislatori fondamentalisti e fanatici.
Anamaria Vartolomei fa un’interpretazione straordinaria nel ruolo di Anne, una giovane studentessa di lettere vivace e temeraria che sogna di diventare un’insegnante. Meravigliose le scene quando è a casa con la madre (Sandrine Bonnaire), momenti che rafforzano l’idea quanto le donne desiderino naturalmente il meglio per i loro figli, e vogliono che abbiano opportunità migliori rispetto a quelle che le sono state offerte a loro.
Anne ama questa visione della famiglia, protettiva e lungimirante, ma sa perfettamente che se dovesse partorire ora, non sarebbe in grado di offrire ciò che vorrebbe al proprio figlio e che probabilmente riverserebbe su di lui tutto il risentimento per averle rovinato la vita. E’ anche per questo motivo che La scelta di Anne – L’événement è un film sapientemente grafico, perché mette lo spettatore davanti una presa di coscienza mentre presenta una realtà tanto scomoda quanto tragicamente attuale.
Gli uomini ne La scelta di Anne – L’événement sono figure per lo più inefficaci, anche se Divan non li presenta mai come “mostri” indifferenti e del tutto apatici. Sono più personaggi in cui si trovano in uno stato di totale sconcerto, non sanno proprio come accettare e tantomeno affrontare la gravidanza di Anne. La regista Audrey Diwan utilizza ambientazioni naturali, primi piani del volto di Anne e un montaggio eloquente che permettono al film di scorrere velocemente. Il tutto impostato su una colonna sonora orchestrata con parsimonia.
È importante aggiungere che questo film non rifugge dal tabù. Ci sono scene e rappresentazioni di tentativi di aborto che potrebbero apparire davvero difficili da digerire per un pubblico tradizionale. La rappresentazione di queste scene sono gestite da inquadrature intense e valide, dando validità alla storia e alla questione che si sta raccontando. Alcune di queste scene sono traumatiche ma alla fine realistiche, così come la difficile situazione affrontata da Anne nel film.
Sebbene La scelta di Anne – L’événement affermi la sua posizione con incrollabile chiarezza ed efficacia, la domanda cui ci poniamo è una ed una sola: il prezzo della libertà dovrebbe davvero essere così alto? Perché una donna per affermarsi deve rinunciare ad un figlio? Difficile pensare a un film più necessario in questo momento dove sempre più donne sono costrette, anche senza volerlo, a scegliere tra carriera e famiglia, perché le istituzioni sono miopi e assenti mentre la società è ostile e reietta.
Un’opera cruda e analitica che racconta la forza e la solitudine di una donna nell’andare ostinatamente in direzione contraria, di affermare la propria libertà, assumendosene i rischi fisici e giuridici. L’événement è un film che ci ricorda la necessità di tenere a mente le tappe delle conquiste delle donne, che un diritto non è un privilegio, ma che è necessario fare di tutto per preservarlo, perché occorre non perdere il bisogno di vigilare sulle conquiste già maturate.
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