Ryan Gosling è considerato una delle star di Hollywood più amate della sua generazione. In pochi sanno che l’attore ha alle spalle grandi prove di recitazione e una lunga storia musicale
Grande mese quello di novembre. Se ieri nella mia rubrica Red Carpet ho avuto il piacere di parlarvi di Leonardo DiCaprio, oggi su Shockwave Magazine è arrivato il turno di raccontarvi un altro mio “punto debole”: Ryan Gosling, forse il più talentuoso della sua generazione – per me sicuramente – destinato a scrivere le pagine più importanti della settima arte.
Nella cornice di una Los Angeles in wide-screen e colori vivacissimi, di una accogliente The City of Stars edulcorata, fatta di jazz club, sale audizioni, moli e murales coi divi di Hollywood, Ryan Gosling ha fatto emergere il suo lato da musicista. Una carriera musicale iniziata anni fa e che ha avuto il pregio di arricchirla durante la preparazione di La La Land, la pellicola di Damien Chazelle. Che altro non è che un film per i sognatori, quelli pazzi, quelli innamorati, quelli ambiziosi, quelli che sperano sempre. Un’opera dedicata all’arte e alla creatività, dove ho amato Sebastian – il personaggio interpretato da Gosling – e Mia – che ha avuto il volto di Emma Stone, ormai sua partner di set per eccellenza.
Sinceramente mi fa sorridere quando dicono che ‘ho imparato’ la musica per La La Land. Io sono nato musicista prima che attore. Per questo nostro amatissimo film, vissuto con gioia da tutta la troupe, ho lavorato con un grande maestro di pianoforte perché volevo una precisione assoluta in ogni mio movimento, ma la musica è da sempre il leit motiv della mia vita. Conosco e continuo a studiare jazz, musica pop, composizioni classiche, amo Brahms quanto Philip Glass, e adoro per la ricchezza del suo minimalismo John Adams. Ho passato ore e ore a parlare con i compositori del sound del film, in primis Justin Hurwitz, ma anche Benj Pasek e Justin Paul senza dimenticare Randy Kerber , il jazzista che prima , in fase di produzione, ha registrato tutti i brani che io eseguo nel film, in modo da farmi arrivare preparatissimo sul set e senza un gesto sbagliato al pianoforte.
Ryan Gosling un talento a 360 gradi
Era molto giovane quando Ryan Gosling era un cantante e ballerino di talento. Ha mostrato queste sue abilità artistiche in diversi spettacoli teatrali. All’età di 12 anni, Gosling è stato scelto come un Mouseketeer del programma di Disney Channel, The Mickey Mouse Club, insieme ad altri giovani talenti notevoli come Britney Spears, Christina Aguilera, Justin Timberlake e JC Chasez. Nello show, Gosling ha perfezionato le sue competenze nel canto, nella danza e nella recitazione.
Gosling ha trascorso la maggior parte dei primi anni 2000 concentrandosi sulla costruzione del suo portfolio di recitazione, con ruoli da protagonista in “The Notebook – Le pagine della nostra vita” – quanto ho amato, ed amo questo film – e “Half Nelson”, quest’ultimo che gli ha assegnato una nomination all’Oscar come miglior attore. Tuttavia, Gosling non ne voleva sapere di abbandonare il suo amore per le sette note, mantenendo vivo il suo interesse sia per la musica che per la recitazione. Infatti, lo troviamo spesso in ruoli cinematografici che comportano una sue esibizione canora, come il film decisamente stravagante del 2007 “Lars and the Real Girl”.
Tra “Lars and the Real Girl” e “Blue Valentine” uscito nel 2010, Ryan Gosling si è preso una pausa dalle macchine da presa per pubblicare un album con il suo amico Zach Shields. Insieme, formarono un gruppo chiamato Dead Man’s Bones, e il loro omonimo album fu una collaborazione con il Silverlake Conservatory Children’s Choir. Gosling cantava e suonava la chitarra, il piano e il basso. I Dead Man’s Bones hanno fatto anche un tour nel 2009 e nel 2010 e si è esibito anche al FYF Festival di Los Angeles nel 2010. La band non è stata attiva dal 2012, ma molti sperano ancora in ulteriori musiche di Gosling e Shields.
In “Blu Valentine” – dove ha conosciuto (ahimè) la sua attuale compagna, Eva Mendes – Ryan ha continuato a portare le sue capacità musicali sullo schermo dove in una scena suona l’ukulele. Così è stato anche nel film del 2012 “The Place Beyond the Pines” quando canta persino in spagnolo. Poi lo abbiamo ritrovato da artista completo in “La La Land” e in “Song to Song” del 2017, dove la sua recitazione viene interrotta dalla musica.
“Ho contribuito alle colonne sonore di alcuni miei film, ho composto due motivi per Blue Valentine e con la mia band sono stato in giro per l’America e il Canada senza contare che ho preso parte a diversi video musicali. Posso anche aggiungere che sono un uomo romantico e che, quindi, per me la musica è necessaria”.
Quello che di certo posso dire è che Ryan Gosling è tra coloro che hanno saputo reinventare e stravolgere il proprio destino. Con ruoli sempre più difficili, impegnativi, slegati dal proprio vissuto personale e lontani dal mainstream, Ryan ha saputo conquistarmi interpretazione dopo interpretazione, mostrandosi sempre ambizioso, camalentico, coerente ed audace, allontanandosi dall’immagine disneyana e capace di diventare uno dei volti più importanti e riconosciuti del cinema internazionale contemporaneo.
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