Venerdì 13 gennaio 2023 è il giorno dello Shortcutz Amsterdam International Audience Award al Multicinema Arca di Spoltore, che farà tappa alle ore 21:00 per l’unico appuntamento italiano.
Una manifestazione imperdibile per tutti gli appassionati di cinema che avranno la possibilità non solo di guardare i sette cortometraggi olandesi di grande spessore artistico in concorso, ma anche di votarli. Lo Shortcutz Amsterdam è un evento nato dal gemellaggio con l’Adriatic Film Festival, il cui direttore artistico è Guido Casale. Una serata che sarà mediata e presentata dal critico cinematografico Francesco Di Brigida. Ho visto e recensito i 7 corti in anteprima che quest’anno hanno una spiccata accezione sociale e comunicativa.
Shortcutz Amsterdam: i 7 corti
Cage di Rumi Kaul
È il live action più psicologico, dove i protagonisti della storia sono Omar e suo fratello minore Abdul. La sceneggiatura racconta quanto lo sviluppo della personalità e dell’identità di un individuo dipendano fortemente dall’interazione e dall’atteggiamento con gli altri. Abdul, da ragazzino docile diventa aggressivo dietro l’osservazione degli atteggiamenti del gruppo con il quale interagisce il fratello. La recitazione è un po’ acerba, ma l’opera merita.
Funkele di Nicole Jachmann
È la storia dell’amicizia tra la quindicenne Robin e la sua migliore amica Merel con la quale condivide tutto, o quasi. Un interessante studio del personaggio che si avvicina alla scoperta della sessualità. Un corto solido, immediato ed elegante.
In Between Glass and Walls di Razan Hassan
Documentario forte sull’accettazione e l’elaborazione nel crescere un figlio con la sindrome di Down. È la storia di Anne che chiede aiuto al teatro e a Sara, una donna affetta dalla stessa patologia del figlio. Per lei è un modo per conoscere da vicino un mondo che guardava con distacco. Un messaggio potente.
Science Arond us di Ariv
È una storia profonda tra un padre, che ha rifiutato le cure mediche, ed il figlio Budi che proverà in tutti i modi a convincere suo padre che si trova in Indonesia ad accettare i consigli medici. Ho amato molto la fotografia di Tobias Smeets.
Spotless di Emma Branderhorst
Una storia che ci mette davanti ad una triste verità: i prodotti per le mestruazioni sono considerati un bene di lusso anche in quei paesi in cui la tassa è stata gentilmente ridotta. Il corto di Branderhorst segue intimamente la storia di Ruby, la cui vulnerabilità permea ogni fotogramma mentre lotta per affrontare il suo periodo nella consapevolezza che non ci sono soldi per permettersi gli assorbenti. Bello.
The Smile di Erik van Schaaik
Un corto di animazione in stop-motion nella quale viene narrata la cruda storia di Knud Dendermonde come attore di film horror. Uno spettacolo nel quale si seguono tutte le fasi della turbolenta vita di Knud: dalla sua nascita a Rotterdam Blijdorp alla sua drammatica caduta. Ci sono interviste, trailer di film, clip e filmati unici girati nel backstage.
What Killer Timmy Benson di Nick Cremers
Un bellissimo spettacolo ambientato in un villaggio tranquillo e quieto. È qui che vive Timmy, un giovane spensierato che ad un certo punto prova a scoprire che cosa è successo alla sua amica Ylja scomparsa e finisce per dover affrontare una forza minacciosa che proviene dal passato. È tra le storie più interessanti, oltre che inquietante e spaventoso. Il regista ha giocato bene tra immagini e suono.
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