I Giovedì sono cinque ragazzi romani che stanno scrivendo una delle storie più promettenti del panorama indie rock capitolino. La formazione – Giulio Tangari alla voce, Simone Zauli e Leonardo Polverari alle chitarre, Luca Guadalupi al basso e Pietro Barneschi alla batteria – affonda le radici tra i banchi del Liceo Giulio Cesare, dove tutto ebbe inizio nel 2018
Dopo quasi un decennio di gavetta, la band ha trovato la sua dimensione attraverso due EP significativi: Troppe (2022) e Bene Veramente (2024). Parallelamente, hanno calcato i palchi di festival importanti come Rock For Life, Limen e, più recentemente, Invincible, rivelandosi gradualmente come una delle realtà più interessanti del sottobosco indie romano.
Settembre segnerà un punto di svolta per i Giovedì con la pubblicazione di Effetto Florida, il loro primo album completo, prodotto in totale indipendenza. Dopo il lancio del primo singolo Ci Pensi Mai lo scorso maggio, il 12 giugno debutterà Supermacchina, un brano che abbiamo avuto il privilegio di ascoltare in anteprima e che si profila come una delle punte di diamante di questo nuovo capitolo musicale.
Supermacchina colpisce dal primo ascolto. In poco più di due minuti, i Giovedì confezionano un concentrato di power pop che funziona su più livelli. Il riff di chitarra che apre il pezzo – leggermente distorto, ipnotico nella sua semplicità – richiama immediatamente i classici: i Kinks di Picture Book, i Jam di In The City. La genialità, tuttavia, sta nell’equilibrio: la ruvidezza punk viene addolcita da una linea di basso melodica e cristallina che profuma di New Wave – pensate all’Elvis Costello di (I Don’t Want To Go To) Chelsea. La voce di Tangari completa il quadro: pulita, diretta, senza fronzoli, più vicina a Tom Sanders dei Teleman che ai riferimenti classici come Ray Davies o Paul Weller. Il risultato? Un chorus dalla ballabilità irresistibile che conquista anche chi non mastica abitualmente indie rock.
Qui risiede forse il valore stilistico più originale dei Giovedì: la capacità di prendere riferimenti consolidati e renderli contemporanei, aprendo le porte del power pop a un pubblico potenzialmente vastissimo. Non si tratta di semplice nostalgia, ma di una reinterpretazione intelligente che mantiene intatta l’energia originaria. Se Effetto Florida riuscirà a mantenere le promesse intraviste in Supermacchina, ci troveremo probabilmente di fronte a una delle uscite più interessanti del panorama indie italiano del 2025. Al momento, i Giovedì sembrano avere tutte le carte in regola per compiere questo passo.
A cura di Emanuele Podda
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