Brunori Sas live al Palapartenope di Napoli – Report & Gallery

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Il Palapartenope di Napoli ha accolto, mercoledì 26 marzo 2025, una delle tappe più attese del tour di Brunori Sas, dedicato al suo ultimo album L’albero delle noci e non solo. Il cantautore calabrese ha regalato al pubblico una serata intensa, tra emozioni, poesia e grande musica, confermandosi uno degli artisti più amati del panorama italiano.

Sin dalle prime note di Il Pugile, eseguita con solo voce e chitarra acustica, si è percepita l’atmosfera raccolta e vibrante che avrebbe accompagnato tutto il concerto. La scaletta ha alternato brani storici del repertorio di Brunori a pezzi del nuovo album, offrendo un perfetto equilibrio tra nostalgia e novità. Il Morso di Tyson e La Ghigliottina hanno scaldato il pubblico con il loro piglio deciso, mentre L’uomo nero e La vita com’è hanno scatenato cori e applausi.

Un momento particolarmente toccante è arrivato con Pomeriggi Catastrofici, suonata al pianoforte, che ha trasportato il pubblico in un’atmosfera intima e malinconica. Non da meno Per due che come noi, che ha fatto brillare le luci degli smartphone in sala, trasformando il Palapartenope in un mare di stelle.

Tra i momenti più energici della serata, spiccano Lamezia Milano e Più acqua che fuoco, che hanno fatto vibrare la platea con la loro potenza sonora. Il gran finale, prima del bis, ha visto Brunori interpretare Canzone contro la paura, con il pubblico a intonare ogni parola in un’unione perfetta tra artista e spettatori.

Il bis ha regalato ancora emozioni forti: Guardia ’82, inizialmente solo con chitarra e voce, ha poi visto l’ingresso graduale della band, fino a un crescendo entusiasmante. Il colpo di grazia emotivo è arrivato con La Verità, eseguita con passione e partecipazione collettiva, per poi chiudere la serata con L’albero delle noci, il brano che dà il titolo all’ultimo album, lasciando un segno indelebile nei cuori dei presenti.

Brunori Sas ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di raccontare la vita con sincerità e ironia, intrecciando riflessioni profonde e melodie che arrivano dritte all’anima. Il suo concerto a Napoli è stato un viaggio emotivo indimenticabile, un abbraccio collettivo che ha reso ogni spettatore parte di qualcosa di più grande della semplice musica: un’esperienza di pura poesia.

Lorenzo Scuotto
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