28 luglio, l’Arena dei Templi di Paestum si trasforma in un palcoscenico incantato per ospitare l’ultima data del “Relax Summer Tour” di Calcutta, uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano, che si esibisce davanti a un pubblico di 20.000 persone tra le antiche rovine del sito archeologico.
Un’Esperienza Condivisa e Corale
Fin dall’inizio, l’energia del pubblico è palpabile. Ogni canzone viene accolta con un entusiasmo contagioso, con fan che cantano a squarciagola ogni parola, trasformando il concerto in un’esperienza collettiva e corale, proprio come l’intro della canzone “Coro” ci suggerisce. L’importanza dell’evento è evidente non solo per la location suggestiva, ma anche per il significato di essere l’ultima data di un tour che ha toccato il cuore di migliaia di persone in tutta Italia.
La Performance di Calcutta
Calcutta appare un po’ provato, forse a causa della stanchezza accumulata durante il tour ma ci regala comunque un esperienza “canora” più che godibile; si sentono, col passare degli anni, i grandi passi avanti tecnici e non solo.
Lo spettacolo
La band di Calcutta si dimostra impeccabile, offrendo arrangiamenti live che, nella maggior parte della scaletta, arricchiscono ulteriormente le canzoni. Ogni brano viene eseguito con precisione e passione, dimostrando una professionalità e un talento che elevano l’esperienza del concerto. Le grafiche sugli schermi, seppur creative e simpatiche, non sempre favoriscono una buona visibilità per chi si trova più indietro e un’illuminazione superiore sui musicisti avrebbe potuto migliorare ulteriormente l’esperienza visiva del concerto.
Una Scaletta Completa
La scaletta del concerto è stata, come in tutto il tour, una delle più complete mai eseguite da Calcutta, coprendo interamente gli album “Relax” e “Mainstream”, peccato solo che il primo “Forse…” sia stato dimenticato e messo ormai totalmente da parte. Il concerto dopo “Coro” si apre con “2minuti“, creando subito una connessione intensa con il pubblico. Seguono “Cosa mi manchi a fare” e “Controtempo” seguite da “Orgasmo” e “Milano“, che suscitano ovazioni. Brani come “Limonata” e “Hübner” portano una vena più introspettiva, mentre canzoni come “Giro con te” e “Loneliness” riaccendono l’energia, in un’alternanza tra i due registri molto equilibrata.
“Ghiaccioli” e “Intermezzo 3” preparano il terreno per “Le barche” e anche se la nuova versione live di “Oroscopo” non risulta memorabile, “Sorriso (Milano Dateo)” e “Kiwi” mantengono alta la partecipazione del pubblico. “Nuda nudissima” e “Gaetano” sono momenti di pura poesia musicale, seguiti da “Preoccuparmi” e da “Frosinone” e “Del verde” che evocano ricordi e emozioni di qualche anno fa.
Il finale della scaletta ritorna introspettivo con “SSD” seguita però con un outro per nulla “soft” e quasi tecno, che lascia un po’ straniti alcuni presenti, data la natura intima della canzone. Il pubblico non si lascia però scoraggiare e partecipa con ancora più entusiasmo agli encore: “Allegria…“, “Paracetamolo“, “Pesto” e “Tutti“. Quest’ultima, in particolare, risuona come un inno generazionale, iconico e indimenticabile.
La serata si chiude con “Saliva“, lasciando tutti con la sensazione di aver partecipato a qualcosa di speciale. Calcutta, nonostante la visibile stanchezza, dimostra ancora una volta di aver messo un segno indelebile nella storia della musica italiana, capace di unire e emozionare con la sua arte semplice ma profondamente toccante.
L’Importanza dell’Evento
L’ultima data del tour di Calcutta all’Arena dei Templi di Paestum non è solo un concerto, ma una celebrazione di tutto un tour di successo. La scelta della location, con le sue suggestive rovine antiche, aggiunge un elemento di fascino e di storia, rendendo l’evento ancora più significativo e la partecipazione di 20.000 fan testimonia l’impatto profondo che la musica di Calcutta abbia avuto su diverse generazioni, lasciando e confermando Edoardo nell’olimpo dei grandi della musica italiana.
A cura di Stefano STRE Crispino
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