Martedì 24 maggio Gazzelle ha riempito per la terza volta nella sua carriera il PalaPartenope di Napoli: vi raccontiamo com’è andata!
Febbraio 2020, Gazzelle si esibisce al Palapartenope di Napoli in occasione di uno degli ultimi concerti pre-pandemia; maggio 2022, il cantautore romano torna a calcare il palco dello stesso palazzetto in uno dei primi veri e propri live post-incubo.
Oltre due anni di stop, durante i quali, però, l’affetto dei fan nei confronti di Flavio Pardini è rimasto stabile: quello di ieri è stato già il suo terzo appuntamento in questa prestigiosa venue, anche stavolta con un grandissimo colpo d’occhio.
In questo lasso di tempo, Gazzelle ha rilasciato un album tutto nuovo di zecca – “OK” (Maciste Dischi/Artist First, 2020) – e svariati singoli che, in seguito, si sono andati ad aggiungere alla riedizione dello stesso disco.
La scaletta del concerto napoletano, dunque, è un cocktail che presenta un mix di (quasi) tutte le migliori canzoni tratte da ciascuno degli album che ha pubblicato l’artista romano, a partire da quel “Superbattito” che nell’ormai lontano 2017 gli ha letteralmente spianato la strada.
Quasi, perché purtroppo mancano all’appello sia pezzi un po’ più datati, come “Martelli” o “Stelle filanti”, ma allo stesso tempo anche importanti successi, su tutti “Polynesia“. Queste le uniche pecche di un live che funziona.
L’apertura è affidata alla travolgente “Zucchero filato“, seguita dalla hit “Meglio così“: partenza col botto, è già delirio tra il pubblico. Dopo alcune delle sue più simboliche ballad, Gazzelle regala ai suoi fan un momento acustico.
Accompagnato alla chitarra dall’inossidabile Claudio Bruno (nel capoluogo campano già da domenica scorsa per il tour di Fulminacci), Flavio interpreta “Sayonara“, “Greta” e “Ora che ti guardo bene” in un medley.
Si riparte e si balla con il tormentone “Sopra” e la punkeggiante “Fottuta canzone“, prima di fare doveroso ritorno ai grandi classici, tra cui le immancabili “Nero“, “Coprimi le spalle“, “Nmrpm” e “Quella te“.
Il bis non poteva che essere dedicato a quelle che probabilmente rappresentano in qualche modo le canzoni-chiave di ogni disco: l’intramontabile “Non sei tu“, la ballata “Tutta la vita” e l’attesissima “Destri“.
Gazzelle si conferma una garanzia, è tra i personaggi più amati della nuova scena musicale italiana e il fatto che il pubblico conosca a memoria ogni sua frase ne è la lampante dimostrazione!
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