Old Lions Still Roar, Phil Campbell [Recensione]

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Phil Campbell ha pubblicato il suo primo album solista dal titoloOld Lions Still Roar su Nuclear Blast

I vecchi leoni non smettono di ruggire: eh come dargli torto. Phil ‘Wizzo’ Campbell, terminata la lunga avventura al fianco di Lemmy (r.i.p.), si è rimesso in pista con ritrovato vigore, evidentemente il tempo per appendere la chitarra al muro è ancora lontano. Dopo l’album di famiglia (‘The Age Of Absurdity’), progetto costruito intorno le mura casalinghe con il contributo dei figli (che per l’occasione si ritrovano, nuovamente, accanto al padre), l’ex Motorhead ha chiamato a sé un stuolo di amici di rinomata fama (Mick Mars, Mark King, Ray Luzier, Matt Sorum ed altri ancora), per una chiamata alle armi in nome del rock sonico. Lo stile ruvido e sporco di Campbell è inconfondibile e si riflette in tutte le composizioni dal riffing nervoso ed abrasivo, suonato a tutto volume. Al microfono si alternano calibri da 90 (Rob Halford, Alice Cooper, Dee Snider, Whitfield Crane, Ben Ward e Nick Olivieri in copia con Danko Jones), oltre al vocalist country Nev MacDonald e Benji Webbe dei ragga-punk-metaller Skindred: l’eterogeneità dei cantanti rappresenta una fonte di ricchezza per ‘Old Lions Still Roar’.

phil campbell old lions still roar recensione

La malinconica ‘Rocking Chair’ apre le danze avvolta in un’atmosfera notturna, pizzicata dalla chitarra acustica, è interpretata da Leon Stanford (frontman degli alternative rocker The People The Poet), fa da preludio alla sveltina ‘Straight Up’ (primo singolo) con Halford sugli scudi. Dal cilindro Wizzo estrapola il grandioso sludge di ‘Faith In Fire’ dal groove doom alla Trouble e Corrosion Of Conformity, mentre il buon zio Alice Cooper rende indelebile con la sua voce ‘Swing It’, una track galoppante e divertente alla quale fa eco il battagliero Dee Snider: sempre sul pezzo quando c’è da suonare del buon rock’n’roll (‘These Old Boots’). Nella parte centrale ‘Old Lions Still Roar’ vive la sua parte migliore, grazie all’intensa ballad ‘Left For Dead’ interpretata magistralmente da MacDonald, chiamata a reggere l’onda d’urto di ‘Walk The Talk’: una colata di cemento metallizzato alla Pantera con Olivieri a dir poco stralunato. Campbell si rileva un autore sopraffine con la ballad per piano ‘Dead Roses’ ma, soprattutto, azzeccata è la scelta di assegnarla alla voce sensibile di Webbe: ma è Satriani a chiudere i battenti con un arpeggio per chitarra (‘Tears From A Glass Eye’) come solo un campione dello strumento come lui può fare.

Se Wizzo riuscisse a portare in tour ‘Old Lions Still Roar’, accompagnato da un cavallo di razza come Dee Snider, ne vedremmo e sentiremmo delle belle. Una perfetta accoppiata in grado di regalare emozioni e sano divertimento.

Titletrack di Old Lions Still Roar di Phil Campbell

  1. Rocking Chair (feat. Leon Stanford)
  2. Straight Up (feat. Rob Halford)
  3. Faith In Fire (feat. Ben Ward)
  4. Swing It (feat. Alice Cooper)
  5. Left For Dead (feat. Nev MacDonald)
  6. Walk The Talk (feat. Danko Jones & Nick Oliveri)
  7. These Old Boots (feat. Dee Snider)
  8. Dancing Dogs (Love Survives) (feat. Whitfield Crane)
  9. Dead Roses (feat. Benji Webbe)
  10. Tears From A Glass Eye (feat. Joe Satriani)

Di Stefano Giacometti

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