I dieci anni di Primitivi del futuro dei Tre Allegri Ragazzi Morti

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Primitivi del futuro dei Tre Allegri Ragazzi Morti compie dieci anni e la band di Pordenone lo celebra con una ristampa in vinile in edizione limitata.

Il titolo, a leggerlo in questi giorni di pandemie risuona tremendamente profetico come sempre succede ai lavori scritti bene che si dimostrano lungimiranti. Questo album, oltre che per il titolo però è stato un vero e proprio spartiacque per la carriera del gruppo di Toffolo e soci. Si perché con questo album il loro sound ha subito una vera e propria svolta che poi nel corso degli anni successivi sarebbe stata la base su cui costruire altri cambi di pelle.

La leggenda narra che Enrico Molteni abbia deciso questa svolta durante un viaggio negli Stati Uniti insieme a Vasco Brondi. Fu così che la band punk rock virò verso il dub ed il reggae, sempre però alla maniera dei Tre Allegri.

L’iconografia che questa band si porta dietro e che è stata capace di costruirsi nel corso della loro lunghissima carriera è uno dei punti di forza di tutto l’immaginario TARM. I protagonisti delle canzoni sono sempre gli stessi, anime perse, facce buie, personaggi da fumetto capaci di esorcizzare le nostre paure e i nostri lati più nascosti. Una band che con la sua musica ha cantato l’adolescenza e la maturità di tutti quelli di età tremendamente trasversali che affollano i loro concerti.

Ad un live dei Tre Allegri ragazzi morti l’età è un corollario, la maschera è un modo di essere. Non c’è distinzione tra essere ed apparire. La musica di Davide Toffolo e soci ha questa potenza che non è facile trovare in molti altri gruppi italiani.

tre allegri ragazzi morti primitivi del futuro recensione

L’album, ristampato su un vinile da collezione in sole 500 copie, ha al suo interno canzoni che sono diventate subito classici della band: Puoi dirlo a tutti, la faccia della luna, Codalunga, tre dei brani che hanno completamente ridefinito il sound della band a partire da questo album in poi.

Quando si parla di spartiacque non lo si fa a caso. Primitivi del Futuro è stato l’album che ha portato  la band di Pordenone fuori dagli anni dieci affrancandoli dal ruolo di vecchia gloria. Questo album ha dimostrato come si possa cambiare pelle mantenendo la propria identità , anzi rafforzandola, non a caso fu seguito da un’edizione remixata in chiave completamente dub (Primitivi del dub).

Oggi che compie dieci anni gli si vuole bene come dopo il primo ascolto.

Raffaele Calvanese
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