An Evening of New York Songs and Stories, Suzanne Vega: recensione

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An Evening of  New York Songs and Stories è il nuovo album, di Suzanne Vega in uscita l’11 Settembre 2020 per Cooking Vinyl/Egea Music/The Orchard.

Il disco contiene i brani più noti del vasto repertorio di Suzanne Vega riproposti in veste live, da ‘Luka’ a ‘Tom’s Diner’ e tracce precedentemente scartate tra cui ‘Frank and Ava’ e ‘Ludlow Street’. L’album è la testimonianza di un concerto live tenuto agli inizi del 2019 dall’artista al famoso Cafè Carlyle a New York.

It is always a pleasure to play at the Café Carlyle in New York City, where this album was recorded. It is a small exclusive club that has hosted legends from Eartha Kitt to Judy Collins, and is also known to be the place where Jackie Kennedy met Audrey Hepburn. I love it for its bohemian old-world glamour!”

Questo album è l’occasione per ripercorrere la carriera di una delle cantautrici americane più conosciute nel mondo e che ha saputo costruire una carriera quarantennale grazie alla sensibilità della sua scrittura capace di cogliere risvolti delicati e fragili delle esistenze che ogni giorno ci troviamo ad incrociare distrattamente nelle nostre città. Tra le artiste più rappresentative del panorama musicale del cantautorato al femminile, Suzanne Vega emerge dal sobborgo della folk-music agli inizi degli anni ’80. Dalla pubblicazione dell’omonimo acclamato debutto, nel 1985, Suzanne Vega fino ai giorni nostri con questa recente pubblicazione che riassume gran parte della sua produzione.

Il disco si apre con una coppia di successi che hanno reso la cantautrice americana conosciuta in tutto il mondo: ‘Marlene on the Wall’ e ‘Luka’, ma c’è anche un’altra trama che lega tutte le canzoni, New York, non a caso New York is a Woman è il brano con cui durante il concerto la cantautrice rompe il ghiaccio col pubblico.

Suzanne Vega - An Evening of New York Songs and Stories recensione

Sul palco insieme a Suzanne Vega, i collaboratori di lunga data Gerry Leonard alla chitarra, Jeff Allen al basso e Jamie Edwards alle tastiere. Il disco è stato prodotto da Gerry Leonard, mixato da Kevin Killen e masterizzato da Bob Ludwig.

Lungo la playlist troviamo un’altra sorpresa che ci riporta alla vita newyorkese, la prima anticipazione tratta dall’album, la sua rivisitazione del celebre brano di Lou Reed Walk on the Wild Side.

“I included songs that were inspired by New York City or for which New York provided the backdrop, and also one by my late, great friend, Lou Reed, – “Walk on the Wild Side” – a song I rarely heard him sing himself.”  afferma Suzanne Vega.

L’elenco del disco continua con altre perle fino a Tom’s Diner che chiude il cerchio di un cammino che ha accompagnato i suoi fan ma anche gli ascoltatori più distratti in tutti questi anni. La musica di Suzanne Vega spogliata di produzioni da studio appare in tutta la sua forza, con la chitarra a fare da partner principale alla voce della cantautrice californiana che continua a sembrare forte come il primo giorno.

Raffaele Calvanese
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