Giovedì 30 maggio LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, ha ospitato al Teatro Franco Parenti “NANDA E IO”, lo spettacolo tra musica e parole di PAOLA TURCI e ENRICO ROTELLI, dedicato alla scrittrice, traduttrice, giornalista FERNANDA PIVANO, a 15 anni dalla scomparsa
Qui le foto di Massimiliano Di Stefano:



























È con dolcezza e riconoscenza che Enrico Rotelli racconta Fernanda Pivano: lo fa in qualità di suo assistente – lo è stato dal 2004 – ma soprattutto con la veemenza di un giovane non ancora trentenne che, di fronte a un futuro incerto, sognava l’avventura della rivoluzione e della letteratura.
Su quegli anni ha scritto “Nanda e io: i miei anni con Fernanda Pivano” (La nave di Teseo, 2023), un memoir che ha il sapore di un romanzo di formazione.
Ora la rivive sul palco accanto a Paola Turci in uno spettacolo omonimo in cui racconta i viaggi, le insicurezze, le gratificazioni e gli incontri con i migliori geni di un’epoca passata e non per questo perduta. Patti Smith, Fabrizio De André, Lou Reed, Bob Dylan e le loro canzoni, ma anche le poesie di Spoon River, gli insegnamenti di Cesare Pavese e la scoperta dell’America, da “Il grande Gatsby“, che entrambi hanno tradotto, agli autori di maggior talento che Rotelli oggi porta in Italia sulla scia del lavoro imparato da Nanda, una delle figure più autentiche e dirompenti della cultura italiana.
Quest’anno La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, festeggia 25 anni con un’edizione straordinaria che dal 20 maggio attraversa l’Italia concludendosiil 9 agosto a St. Moritz in Svizzera, unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.
Il tema del 2024 è LA TIMIDEZZA (e i suoi contrari), l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione. La Timidezza ama la pace, una chimera in un mondo dominato dalle Guerre. Il secondo argomento portante è il rapporto con la Natura, e in particolare con l’Acqua.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno arrossisce con grazia in aderenza al tema portante, rielaborata da Franco Achilli.
Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi:
Premio Rosa d’oro de La Milanesiana ad Anne Carson e a Laura Morante
Premio SIAE / La Milanesiana a Paolo Fresu
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Mathieu Belezi
Premio Omaggio al Maestro ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella
Premio Regas / La Milanesiana “Artisti dell’innovazione” ad Andrea Moro
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