Cominciamo con una doverosa premessa: per chi non lo sapesse Spider-Man non fa soltanto parte del Marvel Cinematic Universe ma anche del Sony’s Spider-Man Universe (abbreviato in SSU), e proprio su quest’ultimo in questi giorni sono emerse delle importanti indiscrezioni.
Sony’s Spider-Man Universe, che cos’è e come è nato.
A settembre del 2019 viene annunciata l’uscita di Spider-Man dall’universo Marvel, questo scatena una vera a propria rivolta dei fan. Introdotto poco addietro con il volto di Tom Holland ed immediatamente amato dal pubblico, “l’arrampicamuri” si ritrova di nuovo lontano da tutti i supereroi con cui condivide invece l’universo cartaceo.
La Sony non si scompone, annuncia che inizieranno un loro universo cinematografico su Peter Parker e che non hanno bisogno degli altri supereroi Marvel per fare film su Spider-Man, d’altronde era uscito da poco Venom che nonostante la critica ha comunque incassato molto bene ed è piaciuto al pubblico, quindi di materiale ce n’era.
Tutto questo polverone però si risolve a ottobre dello stesso anno: viene annunciato un nuovo accordo tra Sony e Disney e viene rivelato che un terzo film su Spider-Man è ufficialmente in lavorazione, i fan tirano un sospiro di sollievo e la voce dell’universo Sony passa in secondo piano.
Il Sony’s Spider-Man Universe però non è morto e continua il suo percorso con film come Venom 2 e il più recente Morbius. Sempre secondo delle indiscrezioni c’è un Uomo-Ragno in questo universo e Sony lo presenterà presto.
I film del SSU: top o flop?
I film sull’universo di Spider-Man targati Sony hanno una storia molto travagliata, non voglio però soffermarmi sulla trilogia di Sam Raimi o sugli Amazing Spider-Man con protagonista Garfield, ma tratterò soltanto quelli che sono in rapporto di simbiosi con i film dell’MCU.
Tralasciando Spider-Man: Into the Spider-Verse, che merita un discorso a sé stante, vorrei iniziare parlando del primo vero film del moderno Sony’s Spider-Man Universe: Venom. La pellicola con protagonista Tom Hardy esce al cinema nel 2018 e porta subito ad una spaccatura tra critica e pubblico.
Nonostante gli evidenti difetti che il film presenta, si rivela un ottimo successo al botteghino, incassando intorno agli 850 milioni di dollari. La critica lo trova banale e scontato, salvando giusto la performance di Hardy (personalmente neanche così ispirata in realtà), ma il pubblico ama questa versione più simpatica e meno violenta di Venom.
Nel 2021 esce quindi il sequel Venom – La furia di Carnage, che oltre al ritorno di Hardy nei panni del protagonista vede anche quelli di Woody Harrelson nel villain Carnage. Questa nuova pellicola è leggermente migliore della prima, la critica stessa ne esalta la comicità e sempre la performance del protagonista, gli incassi globali sono di 500 milioni (decisamente tanto in periodo di pandemia).
Il Sony’s Spider-Man Universe prosegue quindi il percorso di far uscire dei film su alcuni cattivi/antieroi dell’universo di Spidey, infatti il primo aprile del 2022 esce al cinema Morbius, che per chi non avesse visto il film parla di un dottore che afflitto da una malattia incurabile diventa un vampiro per poter continuare a vivere.
Il film con protagonista Jared Leto si rivela il flop più sonoro in tutta l’era dei cinecomic moderni: distrutto dalla critica sotto ogni punto di vista e con un incasso di soli 157 milioni di dollari (che probabilmente coprono a malapena i costi del film tra produzione e distribuzione).
Come già detto a parte è il discorso per la pellicola animata del 2018 Spider-Man: Into the Spider-Verse per due motivi: per prima cosa questo prodotto si distacca dal mondo dei live action e non contiene citazioni o cameo degli attori del MCU, inoltre il team al lavoro dietro e l’idea artistica è tutt’altra rispetto agli altri film del Sony’s Spider-Man Universe che invece si pongono come un’alternativa contemporanea all’universo Marvel.
Inoltre questo film animato si rivela un vero capolavoro di genere, andando perfino a vincere l’Oscar nel 2019 come miglior film d’animazione con il suo stile innovativo che viene poi brevettato come un’assoluta novità ed una nuova tecnica vera e propria (un qualcosa da recuperare insomma se lo si è perso per qualche motivo).
Il futuro del Sony’s Spider-Man Universe.
Ci sono vari progetti attualmente in sviluppo presso gli studi Sony: i sequel di Spider-Man: Into the Spider-Verse e le pellicole live-action per continuare il trend di Venom e Morbius.
Attendo con trepidazione i sequel dell’opera animata su Spidey, che sono ben due: Spider-Man: Across the Spider-Verse, e Spider-Man: Beyond The Spider-Verse che usciranno rispettivamente nel 2023 e nel 2024.
Diverso invece il discorso per i film live-action annunciati: Madame Web, The Sinister Six, Nightwatch, Jackpot, El Muerto, Venom 3 e Kraven The Hunter (attualmente nella fase delle riprese, previsto per il 2023 con Aaron Taylor-Johnson nei panni del protagonista).
Togliendo Venom ed il film sui Sinistri Sei, ciò che rimane è secondo me il primo difetto del Sony’s Spider-Man Universe: la voglia incontrollata di prendere personaggi secondari se non terziari e volerli approfondire dandogli una pellicola solo per loro.
Sì perché, al netto di gusti personali o conoscenze dei fumetti, alcuni protagonisti di queste pellicole sono letteralmente sconosciuti anche per chi conosce veramente bene i personaggi. I questa categoria rientra l’ultimo film annunciato: El Muerto, un wrestler messicano che nei fumetti deve provare la sua forza alla divinità del wrestling sconfiggendo Spider-Man.
Sì perché tolta l’effettiva capacità di rendere un personaggio piatto e banale interessante (che è ancora da provare in un film Sony), alcuni personaggi rimangono comunque veramente inutili ai fini della storia di Spider-Man.
Da qui secondo me si fa largo l’altro grande difetto dell’SSU: l’assenza totale dell’Uomo-Ragno. È vero che è stata vociferata la sua presenza in questo universo ma rimane il fatto che per ora tutti i film senza Peter Parker sono risultati abbastanza piatti e senza mordente, come se mancasse sempre e comunque il vero motivo del film.
Io mi chiedo che senso abbia avere un universo che si chiama Sony’s Spider-Man Universe e non usare mai il personaggio in nessun modo, neanche nominandolo o citandolo in qualche film (se non con pubblicità ingannevole come nel trailer di Morbius), ovviamente non posso parlare per i film che devono uscire ma la direzione intrapresa fino ad ora non mi sembra troppo lungimirante.
Insomma il Sony’s Spider-Man Universe non ha una direzione ben chiara neanche ai piani alti della stessa casa produttrice, di materiale ce n’è veramente tantissimo ed è molto interessante ma per ora non sembrano in grado di trattarlo a dovere o di capire quali sono i personaggi veramente interessanti del mondo dell’Uomo-Ragno. Speriamo in un futuro più radioso per l’universo del buon “lancia-ragnatele”.
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