Ci sono colonne sonore capaci di fare la storia del genere, partendo dal mondo del cinema e finendo in quello dei videogame. Ecco come questi generi si mescolano tra loro rinnovandosi a vicenda.
Quando gli amanti del cinema, ma anche i semplici appassionati, leggono la parola “Titanic” il sottofondo della loro mente sarà sicuramente “My Heart Will Go On”, il singolo della cantante canadese Celine Dion che è il tema principale del film che nel 1998 fece strage di Premi Oscar. Stessa cosa avviene nel mondo dei videogame: chi ha giocato a “Fifa” almeno una volta nella sua vita avrà impressa nel cuore e nella testa la musichetta di sottofondo della schermata principale. Ad esempio a noi, in questo momento, è tornata in mente la mitica “Stop The Rock” degli Apollo 440, che apriva l’edizione del 2000.
L’unione tra musica e videogame, infatti, è un binomio di grande successo ed è in grado di consegnare alla storia alcune colonne sonore e di dare nuova vita a film e videogame.
L’esempio di Harry Potter
Per capire in che modo avviene l’unione e la commistione tra questi generi abbiamo scelto un nome che può essere preso come esempio anche del passaggio da libri a film, dalle pagine scritte alle schermate di un videogame. Stiamo parlando di Harry Potter, best seller della Rowling e poi pellicola apprezzatissima firmata Chris Columbus. Un successo che forse non ci sarebbe stato o sicuramente non sarebbe stato lo stesso senza la colonna sonora, firmata dal compositore e direttore d’orchestra John Williams, che con questo lavoro venne candidato agli Oscar del 2022. Una musica soave, classica, elegante, perfettamente sposata con lo sfondo fantastico del maghetto più famoso della storia. Un ritmo e un tema che oggi trovano nuova fortuna nei videogame e soprattutto nelle slot machine online dedicate a questa figura.
Commistione di generi e personalizzazione
Ma perché le software house di gaming o i registi danno così tanta attenzione alla musica? Perché le colonne sonore sono così fondamentali nei videogame, nei film, nelle slot? Come si legge su Gaming Report, la risposta almeno per quanto riguarda il settore del gioco è da ricercare nel concetto di personalizzazione del contenuto, che deve essere sempre più vicino alle passioni e alle preferenze individuali dell’utente. Se un brano ci è entrato nel cuore dopo aver visto il film, ritrovarlo in un videogame o in una piattaforma sarà una bellissima sorpresa.
Leggi anche
- CLARA: inizio col botto per il “PRIMO” TOUR - Ottobre 8, 2024
- Parthenope di Paolo Sorrentino: recensione in anteprima - Ottobre 5, 2024
- Sun Kil Moon torna live in Italia - Ottobre 4, 2024