Approvato l’emendamento che finanzia l’Indennità di Discontinuità

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Giornata storica per il settore dello spettacolo. Dopo tante battaglie i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo hanno ottenuto l’approvazione dell’emendamento che finanzia l’Indennità di Discontinuità, misura approvata con la legge delega di riforma dello spettacolo dello scorso 13 luglio.

A darne notizia sono state le Associazione UnitaLa Musica Che Gira sui loro canali social.

indennitò di discontinuità

“GIORNATA STORICA. Dopo l’approvazione dell’indennità di discontinuità – che ha reso legge dello Stato il riconoscimento dell’essenza del lavoro nel settore dello spettacolo – con l’approvazione dell’emendamento che finanzia la misura, finalmente il percorso per tutelare le specificità di chi lavora nel settore dello spettacolo può iniziare in tempi brevi. Una giornata storica, frutto di un lavoro di confronto con le istituzioni che è durato quasi tre anni. Ringraziamo tutte le persone e le realtà che hanno contribuito a vario titolo a questo importantissimo risultato!”; con queste parole, le due associazioni del settore manifestano tutta la loro soddisfazione per il risultato storico raggiunto.

Per “Indennità di discontinuità” si intende un riconoscimento di un reddito che lo Stato garantisce al lavoratore dello spettacolo per il periodo in cui non lavora, come quello tra due progetti o prestazioni artistiche, a patto che l’artista abbia lavorato almeno 51 giornate (di versamenti nel F.L.P.S.) nell’anno precedente la richiesta. L’indennità giornaliera sarà pari all’80% della media del reddito percepito nei due anni precedenti (85% se si è lavorato 80 giornate o più).

È facile intuire l’importanza di questa misura, dato che il lavoro all’interno del settore dello spettacolo è per natura precario. Pertanto, con l’indennità di discontinuità si andrà a garantire il versamento dei contributi pensionistici anche per i giorni di non lavoro effettivo.

Con questo importante passo il settore creativo, dello spettacolo e delle arti performative ottiene un riconoscimento legale ed economico che permette, soprattutto ai lavoratori e lavoratrici indipendenti, un sostentamento importante.

Oggi la cultura ha vinto una battaglia!

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