Oggi spegne 91 candeline Clint Eastwood, una delle figure più celebri e rappresentative della cinematografia mondiale.
Vincitore due volte del Premio Oscar per la miglior regia, uno alla memoria Irving G. Thalberg e due come miglior film, 1 Premio César, 6 Golden Globe e 4 David di Donatello, Clint Eastwood può vantare di aver interpretato oltre 60 film, nella sua carriera di attore, regista, produttore e compositore.
Debutta sul grande schermo nel 1955 partecipando in ruoli secondari a numerose pellicole, mentre il primo ruolo da protagonista assoluto arriverà nel 1959 sul set della serie televisiva Gli uomini della prateria; la vera popolarità tuttavia nascerà anni dopo in Italia, quando Sergio Leone lo scelse come protagonista della trilogia del dollaro, capostipite del genere spaghetti-western di cui Clint Eastwood divenne l’interprete principale, col ruolo del freddo Uomo senza nome.
Clint Eastwood conquisterà poi il Premio Oscar per il Miglior film e per il Miglior regista sia per Gli Spietati, film western in cui un anziano pistolero, il suo ex partner e un giovane avventuriero si mettono sulle tracce di alcuni uomini, e per Million Dollar Baby, film dedicato al mondo della boxe in cui il regista interpreta un allenatore che trasformerà una giovane e talentuosa ragazza in un’atleta da competizione.
J. Edgar, 2011
Il film, interpretato da un cast corale che vede tra gli altri, Leonardo DiCaprio, Armie Hammer, Naomi Watts, Ed Westwick, Jeffrey Donovan e Judi Dench, racconta la carriera del direttore dell’FBI J. Edgar Hoover a partire dagli attentati di matrice anarco-comunista nel 1919 fino al giorno della sua morte nel 1972, affronta anche la vita privata e la presunta omosessualità di Hoover.
Nel 1924, a soli ventinove anni, Hoover viene nominato direttore generale dell’FBI con la missione di riorganizzare l’istituzione. Ammirato ed odiato, ossessionato da pericoli reali e fittizi, l’uomo diventa l’anima segreta degli Stati Uniti.
American Sniper, 2014
Il film, che ha per protagonista Bradley Cooper, accanto a Sienna Miller, Luke Grimes, Kyle Gallner e Sam Jaeger, ha ricevuto 6 nomination agli Oscar 2015, vincendo il Premio Oscar per il Miglior montaggio sonoro e ha scosso Hollywood non appena ha varcato la soglia delle sale cinematografiche.
Diretto da Clint Eastwood, American Sniper è la storia vera del cecchino Chris Kyle, diventato la “leggenda” all’interno dell’esercito americano e tra le file nemiche per aver ucciso centinaia, precisamente 160, di persone. Tiratore scelto arruolato nei Navy SEAL, una volta completato l’addestramento militare, l’uomo viene inviato in missione a Falluja, in Iraq, dove viene impiegato come cecchino per proteggere i suoi commilitoni. Grazie alla sua abilità, diventa il soldato più letale nella storia delle forze armate statunitensi.
Il film è una denuncia alla guerra in Iraq, che ha succhiato vite e petrolio per dare vita ad altri orrori ben più gravi. Il regista si prende la responsabilità di raccontare l’incoerenza della guerra in Iraq attraverso la magistrale interpretazione di Bradley Cooper, prototipo di soldato che credeva e confidava negli ideali che hanno mosso la guerra.
Sully, 2016
Non se ne è mai parlato come un film da Oscar, ma il solo fatto che il protagonista sia Tom Hanks, che interpreta uno dei personaggi che gli riesce meglio: un uomo comune che diventa un eroe, e che il film sia diretto da Clint Eastwood, alla sua 35esima prova come regista, sono due motivi validi per guardarlo.
Il film infatti racconta la storia di uno dei più straordinari eventi di salvataggio che si siano mai visti nella storia, quella dell’ammaraggio sul fiume Hudson.
Un Airbus A320-214 della Us Airway è appena decollato dall’aeroporto La Guardia di New York, diretto a Charlotte, nel North Carolina. Sono le ore 15 e 25 del 15 gennaio 2009. Chelsey “Sully” Sullenberger è il pilota, con ormai 40 anni di esperienza alle spalle e conosce i cieli meglio di chiunque altro. Nel volo viene affiancato da Jeffrey Skiles, interpretato da Aaron Eckhart, a cui viene affidato il compito di effettuare le manovre del decollo per fare esperienza.
Andò tutto liscio per due minuti circa. Poi ci fu un bird strike: nient’altro che uno scontro con uno stormo di uccelli. A quel punto Sully riprese il controllo del velivolo dopo che alcuni finirono nei due motori e l’aereo cominciò a perdere quota.
L’unica opzione possibile era quella di tornare indietro, ma probabilmente non ci sarebbe stato il tempo per raggiungere la pista, e l’aereo, di proporzioni enormi, avrebbe causato troppi danni. Così Sully lo fece ammarare sulle acque dell’Hudson, dove furono avviate le operazioni di salvataggio dei 155 passeggeri, grazie ad alcuni battelli che prestarono soccorso.
La pellicola è estremamente realista, tutti gli eventi finora narrati sono stati ricostruiti con un’accuratezza sorprendente a detta delle persone che vissero il miracolo. Dopodiché ebbe luogo l’indagine da parte della NTSB per capire come mai l’ammaraggio si rese necessario, come venne svolto e se venne fatto tutto nel modo corretto.
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