E’ Roberto Benigni il primo ad alzare il Leone d’Oro a Venezia 78. Un premio alla carriera celebrato con Nicoletta Braschi.
“È il premio più bello e lucente che si possa avere in Italia e nel mondo”, così esordisce Roberto Benigni a Venezia 78 che l’ha omaggiato con il Leone d’Oro alla Carriera. Per lui la platea è in piedi, compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – accolto con una standing ovation – e Pedro Almodovar, Penelope Cruz e il presidente della Biennale Roberto Cicutto.
Il primo ringraziamento dell’attore e regista italiano è per Mattarella “per il suo amore per l’arte, ho la soddisfazione di essere un suo contemporaneo, la vorrei abbracciare, in questi anni ci ha aiutato tanto, lei è un presidente straordinario, rimanga per la prossima Mostra, rimanga con noi magari fino ai mondiali di calcio in Qatar perché porta fortuna, porta bene. Presidente, deve rimanere qualche anno in più”.
Poi ringrazia Alberto Barbera, il presidente della Biennale, e gli artisti che lo hanno influenzato in questi anni: Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami, e poi ancora Ferreri e Fellini, Renzo Arbore e Massimo Troisi, Woody Allen, Jim Jarmusch e Matteo Garrone.
“Io meritavo un gattino, un micino, ma un Leone d’Oro alla carriera qui a Venezia è veramente il premio più prestigioso più bello, più lucente, più luminoso che si possa sognare in Italia e nel mondo”.
Roberto Benigni
Ma il ringraziamento più bello, emozionante, romantico e poetico non poteva andare alla donna che gli sta accanto da tutta una vita: Nicoletta Braschi. “Il mio modo di misurare il tempo è con te e senza di te, facciamo tutto insieme da quarant’anni, questo premio ti appartiene, lo dedicherai tu a chi vorrai”. Poi Roberto Benigni ricorda “l’importanza di amare e di innamorarsi ogni giorno, quest’anima innocente che ci disarma e ci riporta al parco giochi della nostra infanzia”.
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