Harlequin, Lady Gaga| Nella mente di Harley “Lee” Quinn

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Stefani Joanne Angelina Germanotta (Lady Gaga per gli amici, mia nonna, mia madre, metà del mio albero genealogico per me) ha fatto uscire a sorpresa il suo concept album, Harlequin, ispirato al personaggio che ha portato sul grande schermo (interpreta infatti Harley Quinn, co-protagonista di Joker: Folie a Deux, in cui incontra il già famoso e delirante Joker di Joaquin Phoenix). Non è la colonna sonora del film, badate bene, ma è un piccolo omaggio ad Harley e a ciò che c’è nella sua testa secondo Gaga: e cosa può esserci, nella mente di un Arlecchino con istinti omicidi e una lievissima ossessione per un pluriomicida?

Lady Gaga già da anni sta cavalcando l’onda della recitazione, affiancando una carriera nel grande e piccolo schermo a quella musicale. Basti pensare a A star is born, che le è valso un Oscar nel 2019 per la miglior canzone (Shallow, sì, esatto, quel duetto costantemente massacrato ai karaoke), ma andando più indietro nel tempo (al 2015-16, per l’esattezza) mi riferisco anche ad American Horror Story Hotel, la quinta stagione della serie horror antologica più famosa degli ultimi anni, ispirata (anche) al noto hotel degli orrori di H.H.Holmes. Qui Gaga interpretava la Contessa, una vampira centenaria che viveva nell’hotel coi suoi pargoli inquietanti e coi suoi amanti fatti con lo stampino (non si può dire che non avesse un tipo di uomo…): ai tempi molti avevano storto il naso, perché Hotel sarebbe stata la prima stagione di AHS senza Jessica Lange, ma Gaga ha saputo tutto sommato tenere testa a colei che l’aveva preceduta come icona della serie (poi oh, la Lange è la Lange, e la sua interpretazione della suora in AHS Asylum non me la toglierà mai nessuno dalla testa).

Credo che però sia il momento di parlare di musica. Iniziamo?

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Il folle mondo di Harley Quinn raccontato da Lady Gaga

Al primo ascolto il concept album di Lady Gaga evoca sonorità vintage, melodie che rimandano agli anni ’30 e con pezzi popolari come Good Morning (direttamente da una pubblicità di cereali) e Oh, When The Saints (direttamente dal mio saggio del coro di quinta elementare). Non sembra un album di Gaga, o meglio, sembra del periodo in cui lei collaborava con Tony Bennet (riposi in pace) e cantava jazz sui grandi palchi: di sicuro non dovete aspettarvi qualcosa alla The Fame Monster (colonna sonora della mia infanzia, quanto sono vecchia) o alla Chromatica (l’ultima impresa musicale di Gaga in termini di album di inediti, una sperimentazione elettro-pop che non è che mi abbia fatta proprio impazzire). È un lavoro di pancia, quasi ai livelli di Joanne (motivo per cui voglio ancora oggi comprare un cappello rosa e cantare canzoni simil country e Perfect Illusion).

Le cover sono tante, quasi tutte, in realtà: pezzi che spaziano nella storia della musica che sono dei veri e propri classici, come Oh When The Saints e Good Morning!. A spiccare però sono i due inediti, Folie a Deux, un valzer in cui Harley “Lee” emerge e canta insieme a voci che sembrano provenire dal fondo della sua mente, e Happy Mistake (che è anche la mia preferita dell’album, sorry not sorry) in cui vorrebbe rimettere insieme i pezzi dello specchio rotto nella sua testa per potersi sentire meglio (“If I could fix the broken pieces / Then I’d have a happy mistake“): l’ho spesso vista interpretata come una “ballad delle ragazze interrotte”, ma è anche il grido disperato di qualcuno che non ne fa mai una giusta, che vorrebbe riuscire a sistemare anche solo una piccola cosa per tirare un sospiro di sollievo e avere un po’ di quiete nella testa.

La copertina dell’album rispecchia perfettamente l’animo di Lady Gaga, ma anche quello di Harley Queen: non aspettatevi il vestito bianco e rosso e nero da giullare e il martellone alla DC, ma sì, ha quelle vibes da Arkham Asylum… e anche un po’ di Applause, decisamente. Il nome dell’album scritto con il “rossetto”, poi, è un tocco di classe. Quello che davvero fa più effetto sono le espressioni di Gaga, perché fa trasparire la follia di Harley anche solo con gli occhi.

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Joker: Folie a Deux è stato un flop, questo lo sappiamo bene, ma credo che questo album meriti comunque un ascolto: non urlo al capolavoro (quello è il nuovo singolo di Gaga, Disease), ma per apprezzare un pochino di più la sua Harley Quinn gli darei una chance.
Che poi per apprezzare il film bisognerebbe vederlo con occhi e orecchie tappati è un altro discorso.


Che voto diamo a Lady Gaga? Direi un dieci per l’impegno e un otto per la performance: tutto molto bello, ma c’era proprio bisogno di fare questo album? In ogni caso, potete ascoltarvelo su Spotify e sulle altre piattaforme di streaming musicale.

[Fonte immagini: Instagram, Youtube]

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