Da Baby a Mediaset – Quando Netflix si fa italiana

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Sono giorni molto intensi per i legami tra Netflix e l’Italia. Non solo per l’arrivo della seconda stagione di Baby, ma anche per gli accordi stretti tra la piattaforma di streaming statunitense e il colosso televisivo italiano Mediaset, accordi che vedranno la coproduzione di diversi film da esportare e proporre in tutto il mondo. Ma andiamo con ordine.

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Baby, la serie che narra le vicende di un gruppo di giovani appartenenti all’alta borghesia romana, non è stata la prima serie italiana prodotta da Netflix: ad aprire le danze fu Suburra, la serie prequel del film e ugualmente tratta dagli eventi narrati nell’omonimo libro. Eppure Baby ha rappresentato un vero e proprio fenomeno di costume, soprattutto per la delicatezza degli argomenti trattati, tra cui il triste quanto famoso fenomeno delle “baby squillo”, scandalo di cronaca da cui la serie ha tratto libera ispirazione. Alla prima stagione, uscita lo scorso anno, ha fatto seguito la seconda, uscita proprio nella giornata di ieri, pubblicata direttamente con tutte le puntate, come ormai da tradizione Netflix, favorendo il binge-watching.

Non solo le serie tv della piattaforma hanno tratto spunto dalla cronaca italiana: grande successo ha ottenuto Sulla mia pelle, il film su Stefano Cucchi, interpretato magistralmente da Alessandro Borghi. Tanti i riconoscimenti, anche da parte della critica, da Venezia ai David di Donatello, oltre alla risonanza mediatica davvero necessaria per un caso che non può e non deve essere dimenticato.

Da Baby a Mediaset - Quando Netflix si fa italiana 1

Tra alti e bassi sono proseguite le produzioni italiane, fino all’annuncio dei giorni scorsi, con cui Mediaset e Netflix hanno ufficializzato un accordo di produzione e distribuzione di diversi film, che saranno presenti inizialmente sulla piattaforma per poi essere distribuiti anche sui canali del gruppo Mediaset. Sono previsti per ora cinque film, diversi per genere e target, tra cui spicca una pellicola dedicata a Roberto Baggio, dall’iconico titolo Il Divin Codino, il celebre soprannome del campione del calcio nostrano, protagonista di momenti che i tifosi difficilmente sapranno dimenticare.

A fargli compagna saranno due film adolescenziali, seppur caratterialmente differenti (Sotto il sole di Riccione e Sulla stessa onda), una pellicola ambientata negli anni ’50, con Riccardo Scamarcio (L’Ultimo Paradiso), e un altro film a sfondo sportivo, seppur dal punto di vista dei tifosi (Al di là del risultato).

Andrea Prosperi
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