Tratta da una storia vera, Doc – Nelle tue mani, si ispira alle vicende di un medico, Pierdante Piccioni, ad oggi primario del Pronto Soccorso di Codogno, impegnato in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. Una storia di coraggio, intraprendenza e umiltà. Noi di Shockwave Magazine ve la raccontiamo.
La televisione è uno dei mezzi più potenti che esistano per veicolare un messaggio positivo, di speranza, di forza, che in questi giorni di emergenza è più importante che mai. L’esempio del dott. Piccioni fa da faro per tanti giovani medici e non solo. Rimase vittima di un orribile incidente stradale in cui perse la memoria degli ultimi 12 anni della sua vita. Da medico diventò quindi un paziente, e la sua forza d’animo gli permise di rimettersi in carreggiata partendo da zero, rimettendosi sui libri e con tanto impegno tornare ad essere il medico geniale di prima.
Doc ci ha fatto compagnia fino a metà aprile con 4 puntate e rispettivamente 8 episodi, ma il finale vedrà la luce in autunno. La produzione infatti si è vista momentaneamente costretta a sospendere le riprese a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus. Vediamo cos’è successo.
I medical drama stanno vivendo una fase tutta in salita, e così dopo grandi successi americani del calibro di E.R., Grey’s Anatomy, Dr. House e le più giovani leve di The Resident, New Amsterdam e The Good Doctor, finalmente anche noi italiani possiamo approfittare di una serie che non ha niente da invidiare ai colleghi di oltreoceano.
Doc dimostra di avere tutte le carte in regola per diventare una fiction di successo anche grazie al ricco cast che comprende giovani promesse della recitazione e volti già consacrati, vediamoli insieme:
Luca Argentero, è il protagonista della serie. Interpreta Andrea Fanti, padre, marito e primario di medicina interna in un ospedale fittizio. Cinico, severo, ma brillante
Giovanni Scifoni, attore, scrittore, regista, insomma un artista versatile. Interpreta Enrico Sandri specialista in neuropsichiatria e amico di Andrea.
Sara Lazzaro, nel ruolo di Agnese Tiberi, direttrice sanitaria dell’ospedale e ex moglie di Andrea.
Matilde Gioli, attrice e modella, interpreta Giulia Giordano, l’assistente del prof. Fanti.
Gianmarco Saurino, giovanissimo ma già forte di diverse esperienze televisive e teatrali, nel ruolo di Lorenzo Lazzarini.
Simona Tabasco (già vista in I Bastardi di Pizzofalcone) nel ruolo di Elisa Russo, una degli specializzandi.
Pierpaolo Spollon interpreta invece Riccardo Bonvegna. A coloro che hanno visto L’Allieva è già un volto familiare, interpretava infatti il fratello della protagonista Alice Allevi (Alessandra Mastronardi): è anche lui uno specializzando.
Silvia Mazzieri, nei panni di Alba Patrizi, specializzanda dal carattere tranquillo. Sua madre è una chirurga nello stesso ospedale.
Alberto Malachino, apparso di recente nella dodicesima stagione di Don Matteo, è Gabriel Kidane, uno degli specializzandi.
Beatrice Grannò, nei panni della figlia di Andrea e Agnese, Carolina Fanti: è una studentessa universitaria di medicina.
Episodio 1 – Meno 12
È l’episodio pilota in cui conosciamo i protagonisti. Andrea Fanti è lo straordinario primario di Medicina Interna, reparto dove non è permesso commettere errori, né la fretta, né tanto meno la calma. Severo, freddo e diretto con i suoi specializzandi, non si fa coinvolgere dai pazienti tanto da utilizzare il numero della stanza per riferirsi ad uno di loro.
“Io sono il medico, tu il paziente. Io decido, e tu fai quello che dico io”
Una delle sue frasi celebri.
È separato dalla moglie, Agnese, che è anche la direttrice dell’ospedale. Da qualche mese ha intrecciato una relazione segreta con Giulia, la sua determinata e fiera assistente, che gli somiglia molto nel metodo che utilizza per approcciarsi ai pazienti. L’ospedale in cui lavora è coinvolto in un’inchiesta a causa della morte di uno sei suoi pazienti, Giovanni Pavesi. A questo proposito un giorno si accorge di un caso di omonimia e negli archivi dell’ospedale scopre che un suo collega, Marco Sardoni (Raffaele Esposito) ha insabbiato la vicenda, falsificando il certificato di morte. Così Andrea è pronto a raccontare la verità quando il padre del ragazzo lo aggredisce con un colpo di pistola alla testa.
Andrea sopravvive grazie all’intervento tempestivo dei suoi colleghi, ma ha perso la memoria degli ultimi 12 anni. Di fronte alla notizia si vede crollare il mondo addosso, e non solo. Appena sveglio deve metabolizzare la separazione dalla moglie, la perdita di un figlio a causa di un arresto cardiaco, e la perdita dei ricordi della sua straordinaria carriera come medico.
Non potendo più ricoprire la carica di primario, il posto viene offerto al dott. Sardoni che si vede offerta la soluzione ai propri problemi su un piatto d’argento.
Venti giorni dopo, Andrea inizia la terapia consigliatagli da Enrico per tentare di recuperare la memoria, con un iniziale insuccesso.
Episodio 2 – Selfie
“Mai fidarsi dei pazienti”.
Ricoverato in ospedale, il cambiamento di Andrea si nota fin da subito. È molto più disponibile e compassionevole, riuscendo ad aiutare il suo compagno di stanza, un giovane ragazzo di nome Jacopo. Jacopo vive una vita spericolata: è infatti un footrooper, un pericoloso fenomeno di moda che consiste nello scattarsi dei selfie da grandi altezze. Jacopo lo fa per mettere da parte dei soldi ed aiutare la sua fidanzata in procinto di partorire, ma comincia a avere una serie di crisi epilettiche.
Intanto Andrea vive una vita che non sente sua, non si riconosce nell’uomo che vede allo specchio e per un attimo perde le speranze. Cerca di trovare un senso a tutto questo, ma ciò diventa ancora più difficile quando le persone ti nascondono una parte della verità o ti mentono spudoratamente. Sarà però lo stesso Jacopo a dargli un motivo per vivere, essere un medico grandioso, e a dimostrarlo il fatto che un’intuizione brillante li salverà la vita e gli darà coraggio nel prendere il posto che gli spetta come padre. Ritrovata la fiducia in sé stesso che considerava persa, Andrea rifiuta le dimissioni ed è pronto a rimettersi in gioco, con l’aiuto dei suoi leali colleghi e degli specializzandi del suo reparto.
Episodio 3 – Niente di personale
Andrea torna a lavorare nel reparto come aiutante, a cui viene chiesto di non stabilire alcun tipo di contatto con i pazienti, e gli vengono assegnati compiti banali: rimettere in ordine le cartelle cliniche, dare la sua opinione che però non viene mai considerata e viene denigrato dal primario. L’unica concessione è quella di inserire i moduli di indice di gradimento dei pazienti. Giulia intanto stenta a riconoscerlo e cerca di mantenere la lucidità.
Andrea ha però una conversione con un paziente a cui rivela il suo segreto e che gli fornisce informazioni vitali per stabilire la diagnosi, grazie alla quale il paziente viene curato. Intanto si guadagna il soprannome di Doc.
Andrea continua a cercare un legame con la ex moglie, e una sera si ritrova davanti la loro vecchia casa, dove scopre che Agnese ha una relazione con un altro uomo e il giorno dopo si sfoga con Enrico, che ne era a conoscenza.
Gli specializzandi si trovano a curare un anziano e arzillo paziente affetto da un tumore particolarmente aggressivo al cervello. Alba si lascia travolgere dai sentimenti, e viene rimproverata da Lazzarini e Kidane. Ma quest’ultimo, capendo la gravità della malattia, gli concede un ultimo momento di umanità: passare la sua ultima notte con la moglie.
Episodio 4 – Una cosa buona che fa male
Andrea tenta di accedere alla sua posta elettronica per tentare di conoscere qualcosa in più sugli ultimi 12 anni. Intanto in ospedale arriva il fratello di Giulia, con cui lei non ha un buon rapporto poiché lo incolpa di averla lasciata da sola a prendersi cura della madre drogata. Fabio è già affetto da una prostatite che però si è aggravata e che gli causa sintomi più seri, tra cui allucinazioni e perdita temporanea della vista. La diagnosi è più grave del previsto: sclerosi multipla.
Giulia decide così di seguire il consiglio di Lorenzo e di prendersi cura del fratello e di rivelare ad Andrea che i due avevano una storia.
Carolina continua a mantenere le distanze dal padre, che durante una conversazione con Giulia ricorda la password dell’email e scopre che a causa di un suo errore di giudizio, suo figlio gli è morto tra le braccia. Così chiede perdono ad Agnese dopo aver accettato di lasciarla in pace e di voler lasciare l’ospedale.
Episodio 5 – L’errore
Un’anziana attrice arriva in ospedale e chiede di essere visitata soltanto dal dottor Fanti non sapendo della sua situazione. Così Giulia gli chiede di aiutarla, e Doc ritorna in reparto fingendo di essere ancora il primario. Pur avendo problemi alla tiroide, la diagnosi è di fibrosi polmonare, e l’attrice accetta di prendersi una pausa dal cinema con l’aiuto di Alba.
Intanto una giovane paziente viene portata in reparto dal pronto soccorso con dei forti dolori alla pancia dopo aver tentato il suicidio. Così Andrea le somministra un antidolorifico, ma non sa che questo è stato ritirato dal mercato perché tossico. Così rischia di uccidere la paziente che ha un attacco epilettico e di esporre l’ospedale ad una causa milionaria. Si scopre poi che la ragazza è affetta da endometriosi e che dovrà farsi asportare l’apparato riproduttore.
La giovane si confida con Andrea, rivelando che sopporta i dolori da quando aveva 13 anni e di aver avuto delle avance dal marito della sorella, suo datore di lavoro. Ha un nuovo episodio critico e i medici decidono di operarla di urgenza. Andrea però analizza le reazioni allergiche del medicinale che le ha somministrato e capisce che la giovane è affetta da porfiria, una malattia curabile e senza necessità di fare un intervento inutile, salvando la ragazza per aver creduto in lei quando tutti la ritenevano pazza.
Agnese quindi gli dà di nuovo fiducia e rigetta le sue dimissioni.
Alba rivela ai suoi colleghi di essere la figlia della dottoressa Martelli, il primario di Chirurgia, e Riccardo la accusa di essere meschina. Più tardi però i due amici chiariscono e Alba gli racconta di non avere un buon rapporto con la madre che ha messo il lavoro prima di lei fin da quando era piccola e di averla rincorsa fino al policlinico dove però la madre le ha vietato di lavorare nel suo reparto. Con l’aiuto di Riccardo però trova il coraggio di tenere testa a sua madre.
Episodio 6 – Come eravamo
Torniamo a 10 anni prima, quando Doc era in lizza per diventare primario e la rivalità con Sardoni è sempre più evidente. Sapendo di essere osservato, Andrea inizia a trascurare la sua famiglia per dedicarsi ad un caso difficile da interpretare di un ragazzo, Riccardo, caduto dagli scogli. Intanto ad Agnese vengono diagnosticati quattro fibromi all’utero e sotto consiglio di Andrea tenta la terapia prima dell’intervento, ma non riceve il suo supporto.
Sardoni conosce quella sarebbe diventata sua moglie e in ospedale arriva la nuova specializzanda, Giulia Giordano. Riccardo ha una serie di arresti cardiaci senza saperne la ragione. Finché Maria, la figlia del compagno della madre di cui Riccardo è innamorato, rivela che i due hanno fatto un’immersione subacquea mentre erano in vacanza prima di prendere l’aereo per tornare in Italia.
Andrea capisce che Riccardo soffre di una malattia di decompressione e nota che una gamba di Riccardo è in necrosi: si vedono quindi costretti ad amputarla. Maria, che si sente in colpa, decide di partire il giorno dopo per Berlino per studi, ed Agnese chiede ad un Andrea neo primario di volersi operare e di trovare una scusa per portare i figli fuori città. Riviviamo così la scena della morte del figlio Mattia e torniamo al presente per scoprire che il giovane Riccardo non è altro che uno degli specializzandi del reparto di Andrea.
Episodio 7 – Like
In ospedale arriva Carolina, la figlia di Andrea e Agnese, dopo essere svenuta. In ospedale comincia a tossire e a sputare sangue, così Giulia procede con una gastroscopia, da cui emerge un danno piuttosto serio all’esofago, ma la biopsia esclude un tumore. Intanto entrando in camera sua scoprono che fa uso di ansiolitici, prescritti dallo stesso padre per aiutarla a studiare. Le condizioni di Carolina peggiorano.
La svolta arriva quando Andrea trova alcune buste di dolcetti nella spazzatura e dei lassativi nel suo zaino che collegati agli altri sintomi lasciano intendere che Carolina è bulimica. Inoltre, Carolina rivela a genitori che il giorno del loro viaggio a Disneyland, Mattia aveva ingerito una fila di liquido di una sigaretta elettronica, cosa che aveva procurato l’arresto cardiaco del figlio.
Contemporaneamente arriva anche un influencer, che attira l’attenzione degli specializzandi maschi. I sintomi che presenta alle caviglie, dolore, gonfiore e calore, derivano da un impianto di chirurgia plastica al seno di scarsa qualità, al quale decide di rinunciare pur di non avere altre complicazioni.
Episodio 8 – Il giuramento di Ippocrate
Un signore originario della Libia viene ricoverato per uno svenimento e assegnato ad Alba e Gabriel, ma quest’ultimo sembra avere un conto in sospeso con il paziente. Sfrutta infatti una sua allergia al paracetamolo per ucciderlo, ma Alba lo salva. Gabriel si confida con Doc e gli rivela che si tratta di un trafficante di esseri umani, ed Andrea gli consiglia di intraprendere la strada della giustizia.
Matilde, una giovane ragazza appena ammessa al programma spaziale dell’ESA, sembra avere tutti i valori nella norma, ma Elisa con un’acuta osservazione capisce che soffre di attacchi di panico ormai da anni che potrebbero causare incidenti nello spazio. Proprio quando la ragazza sta per essere dimessa comincia a vedere doppio e ad avere un irrigidimento del collo. La diagnosi è meningoencefalite, una malattia curabile che però non risolverebbe il problema degli attacchi di panico. Così la ragazza sceglie di rinunciare al suo sogno di diventare un astronauta e di fare l’istruttrice in onore di suo padre.
Doc è il tributo che gli attori, il regista, i tecnici, la Rai intera ha voluto dare ai veri medici che lottano tutti i giorni da più di un mese per la propria vita, per quella dei propri pazienti, e dei propri cari. Impegnati in turni massacranti, sono l’esercito esausto, provato e coraggioso di cui l’Italia ha bisogno per vincere questa guerra contro un nemico invisibile.
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è tutto mostruoso eppure fanno una seconda serie …. è inguardabile da tutti i punti di vista…… nell’ era del covid …. con questa “falsa” fiction abbiamo toccato il fondo di un sistema italia, che premia gli incapaci ….. la meritocrazia , con i 5 stelle , con questa fiction e con il covid….è stata definitivamente buttata nel cesso …