Enola Holmes: la storia della sorella minore del famoso detective che si trova a fronteggiare un mondo che non è decisamente preparato ad una donna che si rifiuta di stare al suo posto.
Film uscito il 23 settembre del 2020 sulla piattaforma streaming Netflix, diretto da Harry Bradbeer, è l’adattamento della serie di romanzi The Enola Holmes Mysteries, con protagonista la talentuosissima Millie Bobby Brown nei panni dell’appena sedicenne sorella del famoso Sherlock Holmes (interpretato da Henry Cavill).
La storia su cui ruota il film è essenzialmente un grande mistero, iniziato con la scomparsa della madre (Helena Bonham Carter) della protagonista che si troverà a dover affrontare un mondo per il quale non è preparata. La giovane Holmes si getterà quindi a capofitto in un’avventura che la porterà dalla sua casa di campagna fino a Londra con lo scopo di risolvere l’enigma celato dietro la scomparsa della madre, andando però ad immischiarsi in fatti che non la riguardano con lo scopo di proteggere un giovane ragazzo in pericolo di vita.
Un film che vuole mettere in scena la storia di una ragazza che si trova in un mondo misogino e che però non vuole affatto adeguarsi a quest’ultimo, anzi ha tutte le intenzioni di scrivere lei il proprio destino.
L’ambientazione della storia di Enola Holmes è la Londra del diciannovesimo secolo, una società in cui le donne erano in secondo piano e la voce grossa la facevano soltanto gli uomini (come l’odioso fratello maggiore Mycroft). La giovane detective però è tutto fuorchè pienamente calata nella sua epoca, è una ragazza che non sa stare al suo posto, o meglio a quello che la società gli impone.
Si perché questa storia potrebbe essere vista come la classica avventura che grida al girlpower,il tema trattato è sicuramente molto caro ed abusato nel cinema moderno ma qui viene rivisitato anche attraverso un confronto tra generazioni, non è soltanto donne contro uomini ma anche giovani contro adulti.
Gli adulti infatti qui hanno tutti un ruolo secondario o marginale, anche il famoso Sherlock Holmes è poco più che una comparsa nella durata dell’intero film. La protagonista totale dell’opera è la giovane Enola ed il suo percorso personale di crescita, ed al contrario del più classico dei cliché cinematografici, non sarà lei la damigella in pericolo bensì sarà lei che avrà il compito di dover salvare un giovane ragazzo che rischia la morte.
Millie Bobby Brown è divenuta una vera e propria star mondiale grazie al suo ruolo di Eleven in Stranger Things, ma qui presenta un nuovo spirito dando sfogo a tutto il talento che dimostra di avere interpretando la più giovane della famiglia Holmes.
Chi ha visto la serie targata Netflix è sicuramente consapevole che la giovane attrice (classe 2004) è una vera fuoriclasse, ma qui la ragazza dà prova del suo sconfinato talento attoriale regalandoci una performance che tiene incollati allo schermo per tutta la durata del film (123 min).
Effettivamente la giovane Holmes non abbandona mai lo schermo, anzi non solo è protagonista della storia ma ne è anche la narratrice, Enola infatti spesso guarda direttamente nella camera per dialogare effettivamente con lo spettatore, mettendolo a conoscenza dei suoi pensieri e ponendo anche delle domande.
Questo, che rischierebbe di spezzare il ritmo della narrazione, invece finisce col sortire l’effetto opposto: dona compattezza e linearità usando l’espediente dello “sfondare la quarta parete”; ci permette di venire a conoscenza in maniera diretta di dettagli e storie, che avrebbero sicuramento inficiato sulla scorrevolezza della pellicola, direttamente dalla bocca della protagonista.
Visivamente il film risulta nel complesso piacevole e ben strutturato, giusto qualche problemuccio con gli sfondi in computer grafica ma nulla di veramente grave.
Ma d’altronde questo non è il tipo di film che fa degli effetti speciali la vera attrazione, la fotografia è molto pulita e lineare e rende bene sia i momenti più scanzonati del film quanto quelli drammatici. I temi trattati sono i più disparati: teen romance, azione, dramma e come si rispetti in un film che riguarda la famiglia Holmes: un caso da risolvere.
Nonostante il film non si inventi nulla che non si sia già visto, riesce comunque a risultare poco banale e scontato, d’altronde sono proprio i film semplici e diretti al grande pubblico che riescono meglio degli altri a diffondere un messaggio ben chiaro: le donne non sono in nulla meno degli uomini, anzi come si dice spesso: “Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna“.
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Molto interessante, ora sono davvero curioso di vedere il film 🕵🏻♀️