Su Sky Arte è andato in onda, ed è ancora disponibile on demand il docufilm “Il sistema Sanità – Le pietre scartate” di Andrea De Rosa e Mario Pistolese – prodotto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Apulia Film Commission nell’ambito del Social Film Fund Con il Sud.

“Il sistema sanità”, che si muova all’interno dei vicoli del rione di Napoli reso famoso dal titolo della commedia di Edoardo De Filippo, racconta un piccolo miracolo nato da una visione costruttiva del territorio: quello del riscatto del Rione Sanità a Napoli grazie all’intuizione di Don Antonio Loffredo, che con il supporto di Ernesto Albanese ha stimolato e sostenuto la nascita di un vero e proprio sistema circolare e corale di Associazioni, per fare dell’umanità, della cultura e della bellezza artistica le leve di un riscatto economico, sociale ed etico.
Viaggiando sul doppio binario della narrazione documentaristica e del racconto teatrale, di cui Napoli è palcoscenico naturale i registi Andrea De Rosa e Mario Pistolese dipingono una storia emozionante. Fra le armi di questo racconto una fotografia spesso pittorica che evidenzia anche moltissimi aspetti della street art nata nei vicoli ed una colonna sonora fatta di artisti prodotti da uno dei progetti culturali nati nel Rione, sempre attenta a star fuori dai cliché della retorica.

Proprio la colonna sonora rappresenta una delle parti più interessanti dopo le storie. Perché anche i musicisti coinvolti rappresentano un pezzo di quelle storie. Artisti cresciuti tra i vicoli, che hanno fatto le ossa nei locali del centro storico e che anche grazie ad etichette radicate sul territorio come Apogeo Records hanno saputo partorire dischi e racconti musicali capaci di rappresentare non solo Napoli ma tutto il mondo. È il caso di Manco che col suo approccio blues ha rinverdito una tradizione musicale che ha sempre unito Napoli e gli Stati Uniti.
Poi ritorna in auge con questo documentario anche il bellissimo album di Giglio Mamma Quartieri, di fianco a lui Alessio Arena musicista napoletano ma cittadino del mondo che oltre alla chitarra padroneggia bene anche la penna essendo anche un apprezzato autore della scuderia Fandangolibiri. Gli Azul, band che raggruppa alcuni dei migliori musicisti napoletani della nuova generazione, col loro sound a metà tra fado e canzone napoletana senza contare gli Alfabeto Runico, splendida realtà musicale partenopea.
Il documentario è disponibile anche su Now Tv e permette anche a chi è lontano migliaia di chilometri di scoprire come la Sanità e Napoli sappiano mettere in piedi circoli virtuosi in grado di invertire il flusso della storia che vorrebbe determinate zone condannate al loro destino che, in questo caso invece, è ancora da scrivere come diceva Joe Strummer.
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