Il 4 luglio, noto anche come Independence Day, è una delle feste più importanti negli Stati Uniti. Un patriottismo di cui la settima arte si è fatta portavoce, portando sul grande schermo la rivoluzione americana
Come per noi il 25 aprile – anche se ultimamente vogliono farci perdere il senso e l’importanza storica di questa festività – e il 2 giugno, per gli statunitensi il 4 luglio non è mai stato un giorno come un altro. Perché l‘Independence Day è il giorno dedicato allo spirito indomito di una nazione che ha gettato le sue fondamenta della sua mitologia proprio sulle seconde opportunità e sulla forza di creare la propria strada da sé, in totale autonomia dai poteri forti centrali. In sostanza, il famigerato “sogno Americano” è proprio questo, quell’individualismo necessario che si fa collaborazione per forgiare un destino comune di democrazia.
Nell’arco degli anni, il cinema ha saputo reinterpretare questa importante pagina di storia attraverso film che sono entrati nell’immaginario comune.
1776 di Peter H. Hunt (1972)
E’ un adattamento cinematografico della commedia di Broadway del 1969. E’ un musical divertente che gioca con la storia ed i padri fondatori degli Stati Uniti d’America. Nonostante gli eventi non siano fedeli alla storia, il film è pregevole per il mondo in cui il regista ha voluto raccontare la Dichiarazione d’Indipendenza. Da sottolineare anche il ruolo dinamico che viene dato alla donna. Il lirismo è particolarmente potente e la musica è maestosa.
Revolution di Hugh Hudson (1989)
E’ la storia di un uomo e del suo giovane figlio che, travolti da mille vicende e affrontando enormi peripezie, si perdono per poi ritrovarsi, negli anni delle insurrezioni che preludono alla Guerra d’Indipendenza americana, in cui i coloni nordamericani si rivoltano contro le Giubbe Rosse. Nonostante Al Pacino sia lontano dall’interpretazione dei suoi più classici personaggi, la sua recitazione è di altissimo livello. A rendere il tutto ancora più interessante è l’uso della fotografia, magistrale nel dipingere quadri dai colori sfumati e nel conferire alle scene di battaglia un tocco di modernità.
Nato il 4 Luglio di Oliver Stone (1989)
E’ un film che narra un’altra vicenda storica a cuore per gli statunitensi, ovvero la guerra del Vietnam che indirettamente si intreccia con la rivoluzione americana avvenuta due secoli prima. Un’opera ematica, intensa e profondamente umana. E’ intima, cruda ed emozionante, capace di impressionare, commuovere e stimolare riflessioni. Tom Cruise, nel suo primo ruolo drammatico, è convincente nel passarci il dramma di un reduce paralitico.
Independance Day di Roland Emmerich (1996)
E’ considerato pioniere di un nuovo modo di realizzare un prodotto mainstream, dai connotati più mastodontici e spettacolari. Un disaster-movie con gli extraterrestri, in cui gli umani si trovano a dover difendere la propria terra e gli Stati Uniti dagli invasori alieni, proprio alla vigilia dei festeggiamenti del 4 luglio. Il film segna l’inizio della carriera cinematografica di Will Smith.
Il Patriota di Roland Emmerich (2000)
E’ senza dubbio uno dei migliori film di sempre. Un colossal storico perfetto, che non scade mai nel banale o nella retorica. Mel Gibson si fa autore di una performance riuscitissima e convincente, nei panni dell’inizialmente pacifico poi assolutamente letale ex veterano della guerre franco-indiane. Non c’è un racconto documentaristico, ma un vero e proprio coinvolgimento in un revenge-movie, concepito ad hoc per regalare un perfetto blockbuster.
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